L’ONG Osservatorio Antiplagio anticipa i dati 2024 sul mercato dell’occulto in Sardegna
In un contesto sociale caratterizzato da costanti incertezze, dove il vivere quotidiano continuamente inciampa su disagi economici, psicologici e mancanza di saldi punti di riferimento, l’esercito dei maghi si frega le mani, giocando sempre più pericolosamente con le debolezze collettive. E anche la Sardegna risulta terreno fertile per il moltiplicarsi di veggenti, operatori esoterici o semplici cartomanti che tra rituali propiziatori, divinazioni e incantesimi promettono soluzioni per risolvere sofferenze d’amore, problemi familiari e di salute, conflitti lavorativi o drammi esistenziali a botte di migliaia di euro: un fiume di denaro, quasi tutto rigorosamente non tracciato.
Le prime anticipazioni sulla Sardegna indicano che, tra le regioni italiane, la nostra Isola si colloca al quindicesimo posto per la spesa pro capite e per il numero degli operatori dell’occulto. Ovvero i sardi sborsano 88 milioni di euro all’anno per farsi predire il futuro e per risolvere le angosce che li attanagliano: 8 milioni di euro li spendono direttamente negli studi dei maghi e oltre 80 milioni di euro nei consulti online o telefonici.
Tantissimi soldi che nel 98% dei casi risultano incassi in nero rivelando la più alta evasione fiscale in assoluto rispetto a qualsiasi altra attività. Solo il 2% dei clienti, infatti, afferma di aver ricevuto un documento attestante il pagamento.
La Sardegna
La Sardegna, antica terra costellata di ancestrali rituali legati a culti per lo più di matrice rurale, anch’essa ha ceduto rovinosamente all’avvento dei maghi contemporanei, pericolosi e manipolatori influencer che nei nuovi mezzi di comunicazione hanno trovato una straordinaria cassa di risonanza. Nell’isola sono 165.000 i clienti degli operatori dell’occulto: di questi ultimi, 200 ricevono le persone in studio e 2.000 operano a distanza da tutta Italia. La spesa media di ogni sardo coinvolto è di 500 euro all’anno. E non ci sono santi che tengono perché magia, religione e spiritualità si intrecciano saldamente considerato che il 99% di coloro che si affidano ai maghi afferma di essere cattolico e l’1% rimanente è composto da Ortodossi, Protestanti, Testimoni di Geova e Musulmani, nonostante l’incompatibilità delle religioni monoteistiche con i contenuti proposti dai ciarlatani dell’occulto.
Difficile tratteggiare l’identikit delle vittime dei maghi
Il 68% delle persone che cadono nelle trappole esoteriche sono donne, percentuale assolutamente trasversale a ceti sociali, condizioni economiche, età o livello culturale. La debolezza e la disperazione nei momenti difficili è l’unico comune denominatore che lega tristemente questa fitta schiera di umanità che davanti a truffe, raggiri e soprusi di ogni genere, abusi sessuali inclusi, raramente denuncia, solo il 3%, sopraffatta dal senso di vergogna o paura di ritorsioni, minacce e ricatti.
Inoltre anche in Sardegna purtroppo, secondo il report dell’Osservatorio Antiplagio, la dipendenza dagli occultisti va a braccetto con altri devastanti fenomeni che compongono un quadro sociale dove la razionalità e il radicamento lasciano il passo alla fiducia negli impostori. Situazioni e disagi da monitorare ed affrontare con molta attenzione dato che determinano spese superiori, e di molto, a quelle per i generi alimentari. Infatti i sardi dipendenti dalle pratiche magiche e dalla superstizione lo sono pure, per loro stessa ammissione, da: alcolici 31%, allucinogeni 15%, ludopatie 42%, pornografia online 30%, psicotropi legali 14%, social 65%.
“Uno spaccato che dovrebbe far seriamente e con urgenza riflettere i nostri governanti – conclude Giovanni Panunzio – affinchè si adottino concretamente tutele nei confronti dei più deboli e invisibili che cadono nelle subdole reti degli occultisti”. E aggiunge Alfredo Barrago presidente dell’ONG Osservatorio Antiplagio: “La conferenza stampa nazionale di Torino è una preziosa opportunità per tracciare un’esatta mappatura del fenomeno trattato, a cui inevitabilmente si dovranno interfacciare interventi giuridico politici per debellare questa piaga che da Nord a Sud percorre il nostro Paese con drammatiche conseguenze”.
All’incontro con la stampa nazionale Alfredo Barrago, noto negli ambienti scientifici come il “disillusionista”, mostrerà inoltre ai giornalisti alcune repliche di fenomeni impropriamente spacciati per paranormali.