Presentato il calendario nella sede del Consorzio Turistico “Due Giare” a Baressa
Le “Due Giare” si promuovono: 36 eventi in un calendario unico. Il presidente Zedda: “Abbiamo mobilitato le comunità”
Trentasei appuntamenti, sino alla fine dell’anno, per un territorio, che si presenta ancora in maniera unitaria.
Perché anche per feste popolari, sagre, musica e cultura la parola d’ordine rimane: un patto di ferro fra 13 Comuni.
Il Consorzio Turistico Due Giare ha presentato il nuovo calendario unico degli eventi per il 2024 nella sua sede, a Baressa.
E’ stato il presidente del Consorzio, Lino Zedda, a illustrare il calendario, rinnovato dal punto di vista grafico e in formato tascabile, ai colleghi amministratori e alle Pro loco dei 13 Comuni delle Due Giare.
“Per il secondo anno consecutivo una bella scommessa”, ha esordito il presidente Zedda.
I CONTENUTI Un calendario ricco sino al prossimo dicembre. Ci sono feste religiose, sagre ed eventi enogastronomici, iniziative ambientali, festival, rassegne letterarie e culturali, momenti di aggregazione e socializzazione. “Nel calendario è presente anche un Qr-Code, che rimanda al sito del nostro Consorzio”, ha spiegato sempre il presidente Zedda, “dove, evento dopo evento, saranno pubblicati tutti gli aggiornamenti: programmi dettagliati ed anche eventuali cambi di data”.
LA FILOSOFIA “Proseguiamo così il percorso iniziato lo scorso anno”, ha dichiarato il numero uno delle Due Giare, “la presentazione unitaria intende dare maggiore visibilità a ogni singolo evento. Una delle mission principali del nostro Consorzio rimane proprio comunicare il patrimonio dei nostri Comuni, un patrimonio fatto anche di eventi, tradizioni, saperi e sapori. In questo caso parliamo di un patrimonio culturale, fatto di azioni ed attività di vario tipo”.
UN TERRITORIO VIVO Trentasei eventi, che testimoniano anche la vitalità di un territorio. “Uno dei risultati più importanti ottenuti dal nostro Consorzio è stato proprio quello di aver mobilitato le comunità”, ha sottolineato Zedda, “le abbiamo rese consapevoli sulla reale possibilità di valorizzazione del loro patrimonio identitario, organizzandosi da soli. In questo percorso è fondamentale l’apporto dei Comuni, ma anche di tanti volontari e associazioni, come le Pro loco. “Sono davvero importanti”, ha chiuso il presidente, “in comunità come le nostre, dove il calo demografico si fa sentire, trovare un gruppo di persone, che dedica il suo tempo gratuitamente a promuovere le specialità di quel Comune è davvero un grande risultato. Le amministrazioni sono orgogliose e quando possono sostengono il lavoro di queste associazioni”.