“Di Nolfo è in mala fede, o è mal informato”: replica della Coalizione di Centrodestra sardista e civica al consigliere regionale Valdo di Nolfo
“Di Nolfo è in mala fede, o è mal informato o preferisce non analizzare i fatti nella loro concretezza e realtà, continuando a parlare esclusivamente per slogan”, replica la Coalizione di Centrodestra sardista e civica al consigliere regionale che a fini elettorali rispolvera lo stantio tormentone della “mare gialla”. Dati alla mano possiamo affermare e documentare quanto la marea gialla sia una condizione dovuta al dirottamento, improprio nei mesi caldi, delle acque del depuratore verso il Calich, e quanto sia proprio il centrosinistra ad averne creato le condizioni. E che questo depuratore di terza generazione ha una qualità delle acque reflue che vengono certificate da anni come migliori delle acque grezze del Cuga. Che possono essere utilizzate per combattere l’emergenza idrica delle campagne e, in futuro, per irrigare i campi da golf.
L’impianto di depurazione delle acque è stato progettato durante la giunta Tedde, con la condivisione della Regione, della Provincia e di circa 20 enti ed istituzioni, per il riutilizzo delle acque a fini irrigui. Con questo intento era stato stilato un Piano di Gestione delle Acque reflue condiviso con Abbanoa e con il Consorzio. Il progetto, in linea con le rigorose normative europee, nazionali e regionali, è finalizzato a sfruttare le acque reflue del depuratore per l’irrigazione dell’agro. La precondizione è sempre stata la gestione del depuratore da parte di Abbanoa in modo corretto, cosa che non sempre è accaduta.
Fu proprio la Giunta Soru nel 2008 ad approvare la Direttiva per il riutilizzo delle acque reflue depurate, inserendo il depuratore di Alghero fra gli impianti prioritari da destinare al riutilizzo a fini irrigui.
Con una delibera del 2011 la Giunta Cappellacci, sulla base dell’accordo con l’amministrazione Tedde, stanziò 850.000 euro per il 4° sedimentatore che serve per potenziare ulteriormente la struttura. Le vasche di polmonazione, realizzate dalla Giunta Tedde e non sempre sfruttate in conformità, servivano e servono tutt’ora per evitare lo scarico a mare dei reflui, ma per troppi anni gli stessi sono stati dirottati verso il Calich, con spreco della risorsa idrica e conseguenze cromatiche negative sul bacino impropriamente strumentalizzate e definite “marea gialla”.
A giugno 2023 Marco Tedde è intervenuto in consiglio regionale per denunciare la sospensione, da parte del Consorzio di Bonifica della Nurra, del conferimento delle acque trattate dal depuratore di San Marco, perché non è stato aggiornato il Piano di gestione dell’utilizzo delle acque reflue. L’uovo di colombo è utilizzare il depuratore in conformità al suo progetto, irrigando le produzioni agricole nei 27 mila ettari del Consorzio di bonifica della Nurra. È evidente che la verità scientifica è in grado di spazzare con un colpo di scopa le strumentalizzazioni di certa politica.
A qualcuno la marea gialla fa ancora gioco.