Sanità, Nursing Up, carenza personale Lombardia
Sanità, Nursing Up, carenza personale Lombardia: occorre seguire tutte le strade possibili per avere in servizio il numero di infermieri necessari.
L’ASST Lariana pronta ad assumere ancora professionisti con il terzo bando in sei mesi.ROMA 22 MAG 2024 – La Regione Lombardia è alle prese con una carenza di infermieri, ben 9mila, che va risolta nel minor tempo possibile. Di fronte a questo problema generalizzato, ci sono aziende sanitarie, come l’ASST Lariana, che ha preso coscienza del grave deficit, e che sta cercando di percorrere tutte le strade possibili per sanare una piaga causata indiscutibilmente dalla sempre costante fuga in Svizzera dei professionisti lombardi, senza dimenticare i disagi legati al caro affitti, con un alloggio che nell’area di Como può arrivare a superare anche i 1000 euro mensili. Soprattutto è questa la ragione che spinge molti professionisti a disertare i concorsi.
Ciò posto, lo sforzo di provare a cambiare le cose per il territorio di Como, seppure non risolutivo a causa della scarsa affluenza di professionisti, va evidenziato: siamo di fronte al terzo bando negli ultimi mesi.
Il primo, a ottobre 2023, bandito per 130 posti, ha visto 109 assunti.
Il secondo a gennaio 2024, bandito per 100 posti, ha visto 90 assunti.
Certo, le assunzioni sono sempre inferiori rispetto ai posti disponibili, e quindi non risolve il problema della carenza di personale, ma aiuta molto.
Ci riferiscono che l’obiettivo è oggi quello di superare il numero di 300 infermieri assunti negli ultimi sei mesi.
Ed è per questo che l’Asst Lariana ha bandito un nuovo concorso per 100 posti, unendo le forze con tutti gli enti sanitari dell’area dell’Ats Insubria, quindi l’Asst Sette Laghi e l’Asst Valle Olona.
Va detto che oltre a queste procedure, la stessa ASL sta tentando ancora altre strade. Ci sono bandi d’assunzione per infermieri a tempo determinato, altri mirati a infermieri specializzati, ad esempio gli infermieri pediatrici. E ancora altre ricerche d’assunzione sono in libera professione.
Insomma, lo sforzo profuso dalla ASL Lariana merita una doverosa attenzione.
Certo tutto questo non risolve a breve termine il problema della scarsa adesione degli infermieri ai bandi e della carenza generalizzata, che dipende da stipendi troppo bassi e contratti poco valorizzanti, ma potrebbe rappresentare lo strumento potenzialmente idoneo ad avere sul campo, tempo per tempo, “il maggior numero possibile di professionisti operativi”, che potrebbero aiutare a consentire, soprattutto in periodi delicati come quello estivo, il rispetto della programmazione delle ferie per i professionisti interessati, oltre a non ridurre i posti letto nelle Unità Operative.