Si è chiusa a Roma in Luiss la terza Edizione dell’evento Common Home “REGENERATION NOW”: la comunità al centro nel futuro sostenibile
Questione di metodo
In quest’ottica, da Gaetano De Vito, presidente di Assoholding, un chiarimento di metodo nell’approccio alla governance d’impresa. “L’attività di rigenerazione della governance aziendale passa dalla pianificazione di un programma di ricerca e sviluppo. Come Assoholding abbiamo preso il rischio d’impresa per generare una nuova governance e l’abbiamo applicata alla nostra realtà. L’approccio top-down non tiene in considerazione il complesso degli stakeholder, una mentalità rivolta in modo privilegiato agli azionisti. Passando ad un approccio bottom up abbiamo valorizzato un sistema di organizzazione strutturato su team indipendenti basati su una leadership rigenerativa in grado di sviluppare percorsi d’innovazione. Tale approccio, definibile come ‘delega rovesciata’, accresce la responsabilità dell’intera organizzazione e favorisce meccanismi di consultazione interna. Oggi il perimetro e il concetto stesso d’impresa coinvolge in modo diretto l’intera filiale, dai fornitori alle comunità locali. Per tale ragione vogliamo diffondere questo modello culturale anche a livello legislativo, in particolare per il potenziamento dello strumento degli ‘steering committee’ nei codici normativi attuali. Con tale approccio l’impresa non è più rivolta al solo profitto, ma la sua azione appartiene all’intera comunità”.
Neologismi
Come facciamo a cambiare il mondo? Se lo chiede Edoardo De Vito, presidente Delta e Head of International Affairs Assoholding: “Dobbiamo definire un nuovo linguaggio per le imprese che sia in grado di attuare un processo di cambiamento e che porterà ad una reale rigenerazione. Un nuovo mondo richiede nuove parole e il linguaggio delle imprese non è ancora capace di rendere conto della rigenerazione, e per tale ragione la rigenerazione è impedita linguisticamente. Il linguaggio aziendale di oggi è ostacolato dalla mancanza di parole che lascino spazio alle agende rigenerative per emergere”. “Le start-up – ha detto ancora Edoardo De Vito – sono nate negli anni ’70. Anche prima esistevano aziende tecnologiche con una grande capacità di crescita rapida, ma quando è stato coniato il termine molte società si sono identificate nella parola. Oggi, vogliamo introdurre una nuova parola per una nuova specie di impresa: SKYLE UP. Queste sono organizzazioni rigenerative fondate sulla bellezza e mosse da cause finali, aziende fedeli alla loro vocazione, società che non hanno l’obiettivo di un exit strategico, ma restano fedeli alla loro missione di creare un impatto positivo. Nel passato Leonardo e Michelangelo hanno cambiato il mondo con il loro genio, la loro visione, il loro mestiere, la lor0 arte. Oggi cambiamo il mondo con l’impresa, con le SKYLEUPS”.
Un’etica per la vita
Il punto sul significato di “rigenerazione” con Lorenzo Echeoni, Executive Director Assoholding e co-CEO G2R. “Se ad un certo punto abbiamo iniziato a parlare di sostenibilità, è perché qualcosa è andato storto, la vita è in pericolo, sia nella sua espressione biologica che vocazionale, di una vita viva, piena realizzata. Il tema della sostenibilità è la vita. Questa civiltà, questo mondo estrae più vita più di quanto la vita riesca a produrne. Come dice Einstein non si possono risolvere i problemi allo stesso livello in cui sono stati creati, per cui ogni risposta tecnica, razionale, normativa, etica al tema della sostenibilità non arriva a bersaglio. Dico anche etica, perché oggi l’etica non è più Eudaimonia come era per Aristotele: non ha più come fine la felicità o lo sviluppo integrale della persona, l’etica era naturale, collegata alla vita. Oggi l’etica è compliance, conformità, le regole su cui si fonda non sono costruite sulla natura umana, le regole oggi sono organizzate per gestire i conflitti o il controllo sociale, e rispettando quelle regole non abbiamo la vita come effetto. L’etica come compliance è come quel medico che dice: l’intervento è riuscito ma il paziente è morto. Siccome oggi si muore di compliance bisogna ripensare le strutture sulle quali si fonda questa civiltà. Rigenerazione significa fondare una civiltà sulla vita anziché sulla ragione che ha un’ontologia sterile”.
Soluzioni, ri-generative, che meritano un premio
Nel corso dell’evento premiati, attraverso l’incubatore LUISS X-Labs, alcuni progetti ri-generativi delle start-up ad alto valore tecnologico elaborate dagli studenti. X-Labs è infatti un progetto che coinvolge gli studenti del corso di Laurea Magistrale “Law, Digital Innovation and Sustainability” dell’Università Luiss in sfide che riguardano la transizione sostenibile legata alla società e all’economia. Un percorso mission-oriented, collaborativo e dall’anima sperimentale, in nove moduli, che trasforma i progetti migliori premiati da Assoholding in start-up innovative. Ecco i premiati quest’anno: Terzo posto: Waste2energy (Bartolotti Greta, Di Stefano Elena, Garibaldi Simone, Lasschuijt Sander, Loparco Valerio, Pfeiffer Lara Zoe, Tosto Flaminia, Tufarelli Luca); Secondo posto: Ecolibris (De Sanctis Giulio Aldo, Galizzi Gideon Godfred Gaisie, Guntav Melike, Mere Bani Gadi Arsene, Paparisto Josefin, Pochon Cassendre); Primo posto: Hydrosoy (Segattini Lucia, Carta Francesca Maria Cecilia, Di Dino Lorenzo, Grassi Federica, Plebani Beatrice, Abitova Altanay, Tiozzo Caenazzo Sara, Villevieille Bideri Matilede).
Un approccio tanti interventi
Hanno portato il loro contributo di idee alla kermesse anche: Guido Palazzo, Professor of Business Ethics University of Lausanne, Flavia Filippi, Founder and President Seconda Chance, Enrico Foglia, Director and Co-Founder Regenerative Marketing Institute, Stefania Greta, Segretario Generale Fondazione Human Age Institute by Manpower Group, Panos Chamakiotis, Regional Director EMEA-S Managing Director and CEO COMPO EXPERT SPAIN & HELLA. Caroline Nevejan, City Science Officer of Amsterdam and Professor University of Amsterdam, Luca Virdia, Founder and CEO Bloom, Kenneth Amaeshi, Professor – Chair in Sustainable Finance, Alessandro Thellung de Courtelary, Co-fondatore Impact Food.