Teatro del Segno: “Chi c’è? Mommotti!!”
Teatro del Segno: “Chi c’è? Mommotti!!” Viaggio nel regno della fantasia tra favole e filastrocche, racconti e canzoni, per affrontare temi importanti come la giustizia e la tutela dell’ambiente e riscoprire antichi miti e leggende dell’Isola conTeatro e Marmellata, la rassegna dedicata ai giovanissimi e alla famiglie e organizzata dal Teatro del Segno con la direzione artistica di Stefano Ledda al TsE di via Quintino Sella, nel cuore di Is Mirrionis a Cagliari, nell’ambito del progetto pluriennale Teatro Senza Quartiere / per un quartiere senza teatro (2017-2026). Sei titoli in cartellone dal 23 maggio al 27 giugno, rigorosamente di giovedì pomeriggio alle 17.30, a partire da “Chi c’è? Mommotti!!” ovvero “I mostri della Sardegna vanno in scena”, ideato, scritto e interpretato da Teresa Porcella, apprezzata autrice, editor e traduttrice di libri per l’infanzia, che divide il palco con Stefano Ledda, per una immaginifica anteprima impreziosita dalle illustrazioni di Ignazio Fulghesu, tra atmosfere “gotiche” e ricordi della sua fanciullezza. Omaggio al celebre scrittore con il coinvolgente “Rodari… per l’Estate” con Alessandra Leo e Stefano Ledda sulle note del contrabbasso di Tancredi Ermanno Emmi, e ancora “Filastrocche’n’Roll” con due moderni “cantastorie” come Renzo Cugis e Gianfranco Liori, “Terra Madre” di e con Paolo Cattaneo con i suoi burattini da tavolo, sul rispetto della natura e sulla biodiversità, poi un poetico e divertente racconto senza parole con “Lulù e le sue valigie magiche” di e con Maurizio Giordo e infine “E se i topolini scoprissero i tombini?” di e con Marta Proietti Orzella, una favola ecologica ispirata a “La Topastra” di Stefano Benni.
Teatro e Marmellata 2024 – dopo le anteprime con le matinées per le scuole del quartiere di Is Mirrionis, da “Rodari… per le Feste” del Teatro del Segno martedì 16 gennaio a “Arlecchino e il Furto d’Amore” di e con Paolo Cattaneo, martedì 26 marzo, e ancora “Io, Andersen”, ideato, scritto, diretto e illustrato da Marco Nateri, in scena con Anna Paola Marturano, mercoledì 17 aprile alle 19 al TsE di Cagliari (oltre alle matinées per le scuole) – entra nel vivo con sei spettacoliin programma nello spazio ritrovato nel quartiere ai piedi del Colle di San Michele per altrettanti pomeriggi da trascorrere in compagnia di personaggi fantastici e stravaganti, tra burattini e clowns, ragazzini curiosi e animali parlanti, per vivere favolose avventure. Tra parole, suoni e visioni, la rassegna spazia tra differenti generi e stili, dal Teatro di Narrazione al Teatro di Figura, dal Teatro-Canzone a misura di bambine e bambini alle Arti Circensi, tra mimo e clownerie per condurre gli spettatori, come in un sogno ad occhi aperti, alla scoperta della magia e dell’incanto… nel meraviglioso mondo del teatro. In scena artisti e compagnie del panorama isolano e non solo: Abaco Teatro e Gurdulù Teatro, Lybis, oltre ai “padroni di casa”, ovvero il Teatro del Segno, Scioglilibroe Il Baracco / Teatro dei Burattini per comporre un cartellone ricco e variegato, partendo dall’idea di una merenda “spettacolare” per “nutrire” la mente e far volare l’immaginazione, tra il fascino delle storie e il gusto dello stupore, come suggerisce il titolo Teatro e Marmellata, per la gioia e il divertimento di grandi e piccini.
IL CARTELLONE
Il sipario di Teatro e Marmellata 2024 si apre – giovedì 23 maggio alle 17.30 – su “Chi c’è? Mommotti!! / I mostri della Sardegna vanno in scena”, uno spettacolo ideato e scritto da Teresa Porcella, che firma anche regia e scenografie ed è protagonista sul palco insieme con Stefano Ledda, con illustrazioni (dal vivo) a cura di Ignazio Fulghesu, disegno luci di Stefano Ledda, nuova produzione del Teatro del Segno e Scioglilibro, in collaborazione con Telos Edizioni. “Chi c’è? Mommotti!!” – dal libro “Janas, Cogas Mommotti e altri esseri fantastici della Sardegna” di Teresa Porcella e Ignazio Fulghesu (Telos Edizioni) – evoca alcune delle «creature misteriose legate alle tradizioni popolari dell’Isola», che diventano quasi “familiari”, così che quando appaiono improvvisamente in un museo o durante una gita, o perfino nella cameretta dei bambini, non sembrano neppure tanto “spaventosi”. Una chiave fantastica per illuminare la notte e mettere in fuga incubi e paure: i “mostri” dell’immaginario si trasformano idealmente nei «personaggi di un film moderno», di ciascuno dei quali i piccoli spettatori «impara a conoscere, come in una sorta di Carta di Identità: nome, dove lo troviamo, quando agisce, come agisce, quant’è “pericoloso”».
Teresa Porcella riparte dalle memorie della sua infanzia: «Il copione è stato questo per anni. Ogni volta che si andava da mia nonna, che abitava di fronte a noi, a Cagliari, in via Manno, papà (che aveva le chiavi) apriva la porta e lei urlava “Chi c’è?”. Il Babbo rispondeva” Mommotti!” (come a dire “chi vuoi che sia mamma!”) e tutti ridevano». Quel dialogo “Chi c’è? Mommotti!!” diventa il titolo di uno spettacolo che schiude per i piccoli spettatori la porta su un universo abitato da creature misteriose, dotate di poteri magici, riflessi di una cultura ancestrale dove naturale e sovranaturale s’incontrano e piccole fatine nascoste nelle fessure della roccia, le Janas, tessono trame preziose, si muovono le pericolose Cogas, le streghe della tradizione sarda e mostri inquietanti… come Mommotti.
Un divertissement metaletterario (e metateatrale) – giovedì 30 maggio alle 17.30 (con una matinée per le scuole sempre giovedì 30 maggio alle 9.45) – con “Rodari… per l’Estate / Viaggio tra le pagine di Gianni Rodari” del Teatro del Segno, con Alessandra Leo e Stefano Ledda (che firma drammaturgia e regia), sulle note del contrabbasso di Tancredi Ermanno Emmi, una divertente e coinvolgente “animazione-spettacolo” ispirata ad alcune delle opere più significative del celebre autore di libri per l’infanzia. In scena due attori che attraverso «l’eterno gioco del saggio e dello sciocco, del capace e dello svampito, accompagnati dalla musica giocosa e complice del contrabbasso di Tancredi Ermanno Emmi» conducono i piccoli spettatori in un itinerario tra le righe de “Il libro degli errori”, alla (ri)scoperta delle “Filastrocche in cielo e in terra” e delle “Favole al telefono”. Tra teatro e letteratura, mimo e clownerie, “Rodari… per l’Estate” è un intrigante e ludico omaggio all’inventore della “Grammatica della fantasia” in cui il pubblico dei giovanissimi diventa protagonista, per un immaginifico viaggio tra favole e filastrocche, scherzi, gags e canzoni…
Viaggio tra parole e note, storie e emozioni – giovedì 6 giugno alle 17.30 – con “Filastrocche’n’Roll”, travolgente spettacolo-concerto ideato e interpretato da Renzo Cugis(fondatore e frontman de L’Armeria dei Briganti) e Gianfranco Liori (bassista e chitarrista, libraio e scrittore), produzione Lybis, in cui «due autori e musicisti con chitarra in spalla e maglietta abbinata si presentano al pubblico di giovanissimi e non per cantare le loro canzoni… dove per “loro” si intende “dei” bambini». Un repertorio variegato con brani originali pensati (o rivisitati) a misura di bambine e bambini che si alternano e fanno da colonna sonora ai racconti: «si passa dalla storia di Riccardo sempre distratto e in ritardo a quella dell’Orangotango dormiglione e ballerino, fino alla piccola Samy che sognava di vedere le stelle da vicino», spiegano i due artisti «E in mezzo? C’è spazio per parlare di surf, di mutande tristi, fino al tanto bistrattato aglio… e tanto altro».“Filastrocche’n’Roll” è «uno spettacolo… un concerto… e viceversa», in cui teatro e musica si intrecciano, fra personaggi simpatici e un po’ stravaganti o stralunati, storie tragicomiche e surreali, tanta ironia per far sorridere e pensare e un pizzico di poesia.
Focus sul rispetto e l’amore per la natura – giovedì 13 giugno alle 17.30 – con “Terra Madre”, uno spettacolo per burattini da tavolo scritto, diretto e animato da Paolo Cattaneo con la consulenza drammaturgica e registica di Stefano Ledda, produzione del Teatro del Segno e Il Baracco / Teatro dei Burattini: «una storia semplice», una moderna favola ecologica che ricorda «l’importanza del rapporto con il tempo, con la terra, con l’acqua, con le colture e le api». Una figura enigmatica e un po’ “inquietante”, un uomo che si ostina a praticare un’agricoltura apparentemente “arcaica” rifiutando le forme di sfruttamento intensivo, l’uso indiscriminato della chimica e il ricorso all’ingegneria genetica, per seguire invece il ciclo delle stagioni, valorizzando e difendendo la biodiversità, risveglia la curiosità dei giovanissimi protagonisti, che dapprima timidamente poi con maggiore confidenza si avvicinano al misterioso vicino. In un ideale dialogo tra generazioni, “Terra Madre” mostra come «la rigenerazione parta dall’invisibile» e spiega che «la sostenibilità non è una diminuzione del presente, ma il moltiplicatore per un futuro migliore».
Il fascino del nouveau cirque tra mimo e clownerie – giovedì 20 giugno alle 17.30 – con “Lulù e le sue valigie magiche” di e con Maurizio Giordo, con costumi di Nadia Imperio, oggetti di scena di Valentina Figoni, tecnico audio Serena Vargiu, foto di scena di Agostino Giannotti e video promo di Alessandro Spanu, produzione Gurdulù Teatro: un poetico racconto senza parole capace di far sognare e divertire grandi e piccini. Sulla scena appare Lulù, un clown timido e gentile, con un prato sotto braccio e con tutte le sue valigie… e inizia a “giocare”: «dalle sue valigie escono altre valigie, ma è dalla più piccola, la più colorata, che sbuca il suo naso rosso. Non sa dove mettere il suo naso! In fronte? Nel mento? Nell’occhio? Per fortuna, con l’aiuto delle immancabili urla dei bambini, “Sul naso!”…. Lulù è pronto!». Il clown si trasforma in mago e in giocoliere, compie acrobazie e fa giochi di prestigio: «tra palloncini sorridenti, ombrelli colorati, yo-yo cinesi, fazzoletti che spariscono e mele che si trasformano e con il prezioso aiuto del pubblico, Lulù si diverte, si incanta e si stupisce… e soprattutto chiede la partecipazione attiva dei piccoli» per dar vita a uno spettacolo interattivo, incantevole e delicato, davvero “magico”.
Una visione del mondo “alla rovescia” – giovedì 27 giugno alle 17.30 – con “E se i topolini scoprissero i tombini?”, ovvero “Quando la natura si ribella!!”, uno spettacolo scritto, diretto e interpretato da Marta Proietti Orzella, prodotto da Abaco Teatro e liberamente ispirato a “La Topastra” di Stefano Benni: storia di una rivoluzione “dal basso”, in cui una creatura uscita, letteralmente, dal sottosuolo rivendica la propria dignità e i propri diritti a fronte di secolari soprusi e aggressioni, accuse e pregiudizi. La sorprendente e avvincente storia di una topolina che si ribella e lotta contro il genere umano, capovolge la prospettiva e costringe ad andare oltre i luoghi comuni sui topi, considerati «animali che rosicchiano tutto, sporchi, portatori di malattie», per cui è auspicabile uno «sterminio indiscriminato». La protagonista dimostra il contrario: «sono gli uomini che scaricano nei tubi delle loro case sporchi liquami pieni di schiuma e sostanze tossiche che scorrono poi nelle fogne dove lei vive, assieme alla sua famiglia e ai suoi compaesani, facendoli così ammalare». Uno sguardo differente, ironico ma non troppo, sulla realtà e un’eroina coraggiosa, quasi temeraria, quasi elegante nella sua morbida pelliccetta grigia, che invita a «ristabilire un nuovo equilibrio ecologico basato sul rispetto, che permetta la convivenza tra la specie umana e l’immensa specie dei topolini, topi e toponi e tutti gli animali della terra!».
INVITO A TEATRO: il Teatro del Segno mette a disposizione delle bambine e dei bambini del quartiere di Is Mirrionis venticinque abbonamenti omaggio con l’intento di aprire e rendere quanto più possibile inclusivo il progetto di Teatro e Marmellata, con l’obiettivo di trasformare sempre più il TsE in un punto di riferimento per la vita culturale e un luogo di incontro per gli abitanti delle diverse fasce d’età.
Tra le iniziative, prosegue anche il “biglietto sospeso” ispirato alla tradizione napoletana del “caffè sospeso”: chi lo desidera può acquistare il biglietto per uno spettacolo della rassegna Teatro e Marmellata (come della Stagione di Teatro Senza Quartiere) per regalarlo offrendo e idealmente condividendo così il piacere della visione e rendendo la cultura ancora più “sostenibile” e inclusiva, per un teatro senza barriere.
La rassegna “Teatro e Marmellata” 2024 si inserisce nel progetto pluriennale “TEATRO SENZA QUARTIERE/ per un quartiere senza teatro” 2017-2026 a cura del Teatro del Segno con la direzione artistica di Stefano Ledda – in collaborazione con la Parrocchia di Sant’Eusebio di Cagliari e con il patrocinio e il sostegno dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna e con il contributo della Fondazione di Sardegna.
Fondamentale l’apporto di partner e sponsor privati, a partire dal main sponsor IMOBILIANDO di Roberto Cabras che sostiene l’intero progetto quinquennale, come dell’azienda Fratelli Argiolas carpenteria metallica, grazie alla quale sono stati realizzati alcuni degli adeguamenti tecnici del palcoscenico e del teatro e il partner tecnico DUBS Organizzazione Tecnica per lo Spettacolo di Bruno Usai.
Il progetto “TEATRO SENZA QUARTIERE/ per un quartiere senza teatro” 2017-2026 vede in prima fila, accanto al Teatro del Segno, il Comitato La Casa del Quartiere Is Mirrionis, il CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna, STRAKRASH, la Libreria Tuttestorie, il Teatro Tages, Il Baracco / Teatro dei Burattini, l’Associazione Culturale Musicale Orchestra da Camera “Johann Nepomuk Wendt”, la CDR / Compagnia dei Ragazzini di Cagliari diretta da Monica Zuncheddu, l’Accademia Internazionale della Luce e Intersezioni / rete di festival senza rete.
INFO & PREZZI
Teatro e Marmellata 2024
abbonamento a sei spettacoli
intero: 25 euro – ridotto* 20 euro
biglietti:
intero 6 euro – ridotto* 5 euro
riduzioni: residenti Quartiere Is Mirrionis | under 25 | over 65 | genitore accompagnatore | abbonati CeDAC
per informazioni: [email protected] – cell. 351.6862271 (anche whatsapp)