2° memorial Fernando Atzori
Il 9 novembre 2020 se n’è andato il concittadino Fernando Atzori, uno dei nostri compaesani capaci di portare, in positivo, il nome di Ales sulle prime pagine della stampa internazionale. Non che ce ne siano tanti, un altro solo, forse, e non c’è neppure bisogno di fare il nome.Questo non per fare paragoni, ma per una riflessione su come si possa porre una comunità complessa, per quanto piccola, come la nostra, nei confronti di chi si è fatto un nome, per ragioni drammatiche, politiche e culturali o anche solo per grandi meriti sportivi.
Ma questo sarà indagato altrove, ora è necessario dare il tributo che merita a Fernando Atzori, osservando che pur essendo lontano dalle scene sportive da tempo, la stampa nazionale italiana e sarda non lo ha dimenticato.
Il suo nome ad Ales era già ricoperto di leggenda; i suoi coetanei narrano dei suoi allenamenti pugilistici di adolescente e dei primi ring in cui incrociava i pugni con gli amici, prima di essere scoperto e trascinato nel panorama agonistico.
Fernando Atzori esce dall’anonimato nel 1963 conquistando il titolo italiano dei pesi mosca e si ripete nel marzo del 1964. Si era da qualche tempo stabilito a Firenze per questioni di lavoro.
Nel mese di settembre del 1964 viene comunicato in forma ufficiale che Atzori farà parte della delegazione pugilistica italiana alle Olimpiadi di Tokio nella categoria dei pesi mosca. L’atleta, che è nato ad Ales il I giugno 1942, aveva ventidue anni.
L’avventura olimpica di Fernando Atzori inizia il 10 ottobre 1964. Batte Mersal (Egitto), Norwood (Australia), Mc Afferty (Irlanda), Carmody (USA) e in finale Olech (Polonia).
Il 23 ottobre 1964 Atzori vince la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Tokio. Ales è in festa, e lo è ancora di più l’8 novembre 1964, quando Atzori vi giunge e si concede a festeggiamenti trionfali, proseguiti nei giorni successivi a Cagliari nel palazzo regionale.
Dopo il suo maggiore trionfo, Atzori diventa professionista, compagno di squadra del campione del mondo Mazzinghi e campione d’Europa per 7 anni nei pesi mosca.
Divenne campione europeo in Francia, nel 1967, contro Rene Libeer e conservò il titolo, salvo una breve parentesi, fino al 1973. Si ritirò dalla boxe nel 1975.
Nel 2015 venne insignito dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), del collare d’oro al merito sportivo.