AES – Il Festival “Mediterranea. Culture, scambi, passaggi” torna ad Alghero dall’11 al 16 luglio
Quattordici eventi in sei serate dall’11 al 16 luglio, insieme a una Summer School di alta formazione sono le tappe dell’edizione 2024 del festival letterario “Mediterranea. Culture, scambi, passaggi”, ideato e organizzato per il quarto anno dall’AES – Associazione Editori Sardi ad Alghero, con la direzione artistica di Simonetta Castia.
Un viaggio lungo un’onda sospinta dal passato che racconta il mondo di oggi attraverso storie di comunità e di frontiera, miti, geografie immaginarie e reali che trovano nel mare nostrum il proprio spazio e un elemento comune. Nato nel 2021, il festival si conferma come un prezioso evento di nicchia che sfida i venti contrari di una società frettolosa e troppo spesso priva di saggezza, in piena stagione estiva.
AES – Il Festival “Mediterranea. Culture, scambi, passaggi” torna ad Alghero dall’11 al 16 luglio
La traversata, nella sua dimensione intima ma non minimale, partirà dall’ex Mercato Civico per spostarsi alla Villa Romana di Sant’Imbenia e a Villa Mosca per approdare in conclusione al Nuraghe Palmavera. Gli eventi si apriranno e chiuderanno nel segno della poesia in lingua catalana, declinata nelle sue varianti, a ricordare come il Mediterraneo unisce sponde diverse ma spesso molto simili tra loro.
Il Festival è organizzato con il sostegno di Regione Sardegna, Fondazione di Sardegna, Camera di commercio di Sassari attraverso il programma Salude&Trigu, Comune di Alghero e Fondazione Alghero, con il patrocinio e in partenariato con l’Azienda Speciale Parco Naturale Regionale di Porto Conte e un ampio parterre di istituzioni e privati.
Il programma
Giovedì 11 luglio all’ex Mercato di via Sassari, dopo l’inaugurazione, alle 20 il festival si aprirà con il dialogo tra il giornalista Costantino Cossu e Martino Manca, curatore di Sguardi dal Mediterraneo (Mesogea), raccolta di saggi intorno al tema della “frontiera mediterranea”, frutto del percorso di ricerca interdisciplinare intrapreso dai giovani studiose e studiosi del gruppo Encrucijada, nato a Torino nel 2019 in seno a un corso universitario di filosofia e letteratura. Seguirà lo spettacolo Miques de mirall, omaggio a Francesc Manunta, poeta e sacerdote algherese, con l’artista Franca Masu accompagnata alla chitarra da Luca Falomi, in vista delle celebrazioni per i trent’anni dalla scomparsa di un uomo di grande cultura, autore in lingua catalana e primo presidente dell’Omnium Cultural de l’Alguer.
Venerdì 12, ancora all’ex Mercato, dalle 20 Elias Vacca presenta il primo romanzo di Alessandro Serra, Vita di Arturo Amavìs (Il Maestrale), ambientato tra Alghero e Fertilia nei primi anni ’90 del Novecento, un percorso biografico sul cui sfondo si incrociano la Guerra civile spagnola e l’esilio in Sardegna dei profughi giuliani. A seguire, Roberta Morosini, docente dell’Università L’Orientale di Napoli, dialoga con il geografo e viaggiatore Emmanuel Ruben, autore di Le Mediterranee (Astarte), libro vincitore del “Prix du roman historique 2022” e incentrato sull’incrocio di culture di cui il mare nostrum è la casa, patria degli esuli di ieri e di oggi. “La vida fin finala”, “la vita in poche parole”, concerto dell’ultimo erede dei trovatori occitani Renat Sette e del chitarrista Gianluca Dessì, concluderà la serata.
Sabato 13, terzo e ultimo giorno all’ex mercato, sarà aperto alle 19,45 con il libro di Daniele Congiu Erano gli anni (Arkadia), presentato dallo scrittore Raffaele Sari. Il libro narra della Cagliari dal primo Novecento in poi raccontata con gli occhi di un bambino di dieci anni che crescendo affronta le difficoltà della vita. Con lo scrittore Stefano Resmini dialogherà poi Sebastiano Martini, autore del romanzo Il mare delle illusioni (Arkadia), la misteriosa vicenda di un uomo che vive da oltre un anno in un lussuoso albergo di Viareggio affacciato sul mare. Ancora Raffaele Sari insieme allo scrittore Flavio Soriga saranno protagonisti poi della performance di lettura ad alta voce dedicata a un classico repertorio poetico mediterraneo Odissea del celebre autore greco Nikos Kazantsakis (Crocetti), autore della prosecuzione fantastica dell’epos omerico.
Domenica 14 appuntamento alle 20 alla Villa romana di Sant’Imbenia, dove la presidente AES Simonetta Castia e Roberta Morosini dialogano con Egidio Ivetic e Antonio Musarra, autori rispettivamente di Studiare la storia del Mediterraneo e L’isola che non c’è. Geografie immaginarie fra Mediterraneo e Atlantico (Il Mulino), per discutere di “Isole Fortunate” e di tutti i «luoghi simbolici e fantastici che per secoli hanno attratto gli uomini del Mediterraneo animati dal desiderio di dare forma alla propria immaginazione». La serata nella suggestiva location a pochi chilometri da Alghero si concluderà con lo spettacolo di Alessia Tondo “Sita” – voce, tamburello, chirarra e live electronics –, rituali di guarigione di un Salento arcaico e moderno.
Lunedì 15 per la prima volta la splendida Villa Mosca apre le porte a Mediterranea, ospitando dalle 20 la presentazione di Perché il vento era nero (Il Maestrale) con Elias Vacca e l’autrice Savina Dolores Massa, ambientato in una Aristànis fuori dalla collocazione storica, negli anni ’70 del Novecento, con la partecipazione della stessa giudicessa Eleonora d’Arborea.
Martedì 16 il festival si chiuderà ai piedi del Nuraghe Palmavera, con una serata dedicata al Pais Valencià in partenariato con l’AEPV, l’Associazione degli editori valenzani. Dalle 19,30 Veronica Cantó, presidente dell’Acadèmia Valenciana de la Llengua e l’accademica Carmen Manuel presenteranno l’istituzione creata nel 1998 dal Parlamento valenciano per elaborare e armonizzare le norme linguistiche della lingua. Verrà poi ricordata la figura di Vicent Andrés Estellés, giornalista e poeta, considerato uno dei principali esponenti e innovatori della poesia valenzana, a cent’anni della nascita. L’incontro, cui parteciperanno la presidente di AEPV Africa Ramirez Olmos insieme ai poeti Susanna Liberós, Francesc Rodrigo, Antoni Coronzu ed Elias Adell, con le letture di Franca Masu, conclude idealmente il percorso avviato il primo giorno del festival, unendo Alghero e il País Valencià nel segno della poesia in lingua. A chiudere la serata, il concerto del musicista spagnolo fortemente impegnato nella valorizzazione di Estellés Pau Alabajos “La paraula viva i amarga”.
La Summer School
Al denso programma di Mediterranea si affianca anche quest’anno la Summer School “Leggere Mediterranea”, dal tema “Arcipelaghi”, in collaborazione con l’Università L’Orientale di Napoli, nel Parco di Porto Conte dall’11 al 13 luglio. Lungo le tre giornate si alterneranno Augusto Guarino e Roberta Morosini (Università L’Orientale di Napoli), Akash Kumar (Università della California – Berkeley), Bruno Pinchard (Université Jean Moulin), John Dagenais (Università della California – Los Angeles), Giampaolo Salice (Università di Cagliari), Egidio Ivetic (Università di Padova) e Antonio Musarra (Università La Sapienza di Roma).