Amsi-Umem-Uniti per Unire e medici cinesi
Amsi-Umem-Uniti per Unire e medici cinesi. “Il Ponte fra Medicina Occidentale e Medicina Tradizionale Cinese”. Convegno-dibattito internazionale sull’agopuntura con specialisti provenienti da oltre 15 paesi del mondo, presso l’Aula Magna della Clinica Ortopedica dell’Università Sapienza di Roma.
Tra i relatori il Prof. Foadi Aodi con la presentazione del suo “Metodo Aodi”.Foad e Nadir Aodi: «Siamo di fronte ad un metodo dalla comprovata efficacia, con oltre il 90% degli esiti positivi finalizzati ad evitare l’intervento chirurgico, dietro il quale si cela un trattamento multiplo, una volta ovviamente fatta la diagnosi precisa.
Dott.ssa Giada Zhao: «Il convegno ha rappresentato un’eccezionale opportunità per esplorare le sinergie tra due tradizioni mediche millenarie e le loro innovazioni moderne, promuovendo una visione olistica della salute. Alla base della crescita della sanità mondiale c’è il dialogo e la collaborazione tra professionisti sanitari».
ROMA 10 GIUGNO – Provenienti da svariati paesi del mondo (oltre 15), numerosi specialisti dell’agopuntura, punto di forza della medicina cinese, con una storia millenaria alle spalle, si sono incontrati e confrontati nella due giorni che si è tenuta presso l’Aula Magna della Clinica Ortopedica dell’Università Sapienza di Roma, nelle giornate dell’8 e del 9 giugno, nel corso di un convegno medico-scientifico che ha voluto rappresentare un concreto percorso di avvicinamento tra la cultura medica orientale e quella occidentale, erroneamente considerati distanti, ma oggi più che mai vicini dal momento che, il dibattito lo ha dimostrato ampiamente, oltre ad essere riconosciuta dal Sistema Sanitario Italiano, l’agopuntura, così come altre pratiche di scuola cinese, sono costantemente applicate da professionisti italiani, alcuni dei quali sono anche luminari del settore.
Molti di essi erano ospiti di questo appuntamento dal titolo assai significativo, ovvero “Il Ponte fra Medicina Occidentale e Medicina Tradizionale Cinese”.
Questo atteso Convegno Internazionale sulla Medicina Occidentale e la Medicina Tradizionale Cinese ha rappresentato un evento di grande importanza storica e scientifica con la finalità di costruire, appunto, un “ponte” di comprensione e di approfondimento fra la medicina occidentale e la medicina cinese. Il convegno ha rappresentato un’eccezionale opportunità per esplorare le sinergie tra due tradizioni mediche millenarie e le loro innovazioni moderne, promuovendo una visione olistica della salute.
Ponendosi l’obiettivo di approfondire il dialogo tra la medicina occidentale e quella tradizionale cinese, il Convegno ha puntato a mettere in luce i benefici di un approccio integrato alla cura della salute e naturalmente ha evidenziato, più che mai, come nel 2024, con la crisi sanitaria mondiale, solo la collaborazione inteprofessionale può rappresentare la via di uscita per superare gli ostacoli che ogni giorno la medicina a tutti i livelli deve affrontare.
Gli esperti presenti hanno avuto l’occasione di condividere a pieno gli ultimi risultati della ricerca e l’esperienza clinica dei rispettivi campi.
I rappresentanti della Facoltà di Medicina Riabilitativa dell’Università La Sapienza di Roma, nella quale il Prof. Dott. Marco Paoloni è il Primario, hanno illustrato le loro tecnologie avanzate negli infortuni sportivi e nella riabilitazione neurologica, mentre gli esperti dell’Istituto Riabilitativa dell’Università della Medicina Tradizionale Cinese di Guangzhou, nel quale il Prof. Dott. Liu ChunLong e la Prof.ssa e dott.ssa Zhang Zheng sono i direttori e il Prof. Dott. Yu Jin è il professore responsabile del convegno, hanno introdotto i vantaggi unici dell’agopuntura nell’alleviare il dolore cronico e promuovere il recupero funzionale.
Vi è stata come detto la partecipazione di specialisti, professori, medici e studenti di ben 5 università: l’Università La Sapienza di Roma, l’Università MTC Guang Zhou, l’Università Foreign Economy Education Guang Zhou, l’Università degli studi di Genova e lo Students Union of Cambridge University.
Tra le relazioni più importanti che hanno lasciato il segno, oltre a quella della Dott.Giada Zhao, vanno in particolar modo menzionati i lavori offerti da specialisti quali:
– Dott. Mohammad Natour, Presidente dell’associazione “Amal” Liguria e membro di Uniti per Uniti, con la relazione dal titolo “Diagnosi costituzionale semplice e veloce e terapia con agopuntura con effetto immediato”.
– Prof. Dott. Lucio Sotte / Dott.ssa Valeria Sotte. Il primo Consigliere del comitato “European CTM Forum” / Responsabile per la pubblicazione della collana “Medicina naturale Integrativa e Cinese. La seconda Medico agopuntore / Oncologo presso il dipartimento di oncologia dell’ ospedale di Macerata. Il titolo del loro intervento era: “Trattamento integrato della fibromialgia in agopuntura tradizionale, addominopuntura e fitoterapia cinese”
– Prof. Dott. Franco Menichelli, Presidente A.I.A italiano/ Vicepresidente della federazione mondiale di medicina cinese WFCMS, con “La terapia di agopuntura: dall’effetto antinfiammatorio a Bioenergia ricostituente”.
Prof. Dott. Foad Aodi, Presidente AMSI e UMEM / Docente a contratto presso le università Tor Vergata e La Sapienza, Direttore Sanitario del centro Medico Iris Italia con “L’importanza della riabilitazione e la salute globale nella cura interdisciplinare e la presentazione del Metodo Aodi per la riabilitazione “.
C’è stata anche l’occasione di un breve forum, tenuto in videoconferenza a margine della scaletta degli interventi, da parte di un giornalista esperto di tematiche di sanità, nel corso del quale sono state rivolte domande mirate ad alcuni dei relatori.
Nell’ordine sono intervenuti la Dott.Ssa Giada Zhao, direttrice generale di numerosi convegni internazionali e autrice di libri e articoli sulla filosofia e medicina tradizionale cinese, tra i principali organizzatori del Convegno.
La Zhao è responsabile dei corsi di MTC a Hong Kong e Guang Zhou, presidente dell’associazione “Dao e Salute”, presidente di “Estovest Horizon”, direttore dell’associazione nazionale italiana di medicina tradizionale cinese, direttore di numerosi eventi culturali e corsi di medicina tradizionale cinese, autore di vari articoli e libri di filosofia e di storia della Medicina Tradizionale Cinese e dei libri pubblicati in lingua italiana “La spada senza catena”, e “Medicina Naturale Integrativa e Cinese”.
Nel corso del breve forum, la Dott.ssa Zhao ha condiviso con la stampa e con i colleghi la forza globale del progetto che porta avanti da anni, che è diffuso in tutto il mondo e che coinvolge valenti università del pianeta. Non a caso la Zhao ha ricordato, e non è la prima volta, che la sua attività di medico, ricercatrice, scrittrice, la porta in tutto il mondo, da Hong Kong agli Stati Uniti, arrivando fino alla prestigiosa collaborazione con la Cambridge University dove è previsto un nuovo prestigioso appuntamento prima del prossimo Natale.
La Dott.ssa Zhao ha anche presentato i numerosi studenti presenti, dimostrando come sono le nuove generazioni a dover ricevere l’istruzione, la formazione, gli stimoli, per diventare i punti di forza della sanità globale del domani.
Sempre nel corso del Forum con la stampa specializzata, sono state poste domande al Prof. Dott. Franco Menichelli e al Prof. Dott. Lucio Sette.
Così il Prof. Menichelli alla stampa specializzata: «Storicamente la medicina occidentale e la medicina tradizionale cinese hanno seguito percorsi paralleli distanti, sviluppando conoscenze e pratiche uniche basate sulle rispettive culture e filosofie. Questo convegno segna un momento storico di convergenza, dove il rigore scientifico della medicina occidentale incontra la saggezza millenaria della medicina tradizionale cinese, riscoprendo una volta per tutte le loro connessioni e affinità. L’uso delle erbe medicinali, dell’agopuntura, della fitoterapia, della farmacologia moderna e la medicina integrata oggi sono una realtà delle cure del mondo occidentale ed europeo e sono in costante evoluzione.
La riabilitazione della medicina tradizionale cinese si concentra sul condizionamento generale; regolazione del qi, del sangue, dello yin e dello yang del corpo attraverso l’agopuntura, il massaggio, la fitoterapia e altri metodi per raggiungere lo scopo di ripristinare la salute. La riabilitazione della medicina occidentale si basa sulla tecnologia moderna per fornire un trattamento mirato per malattie e lesioni specifiche basato sulla terapia fisica e su trattamenti manuali e riabilitativi basati sull’anatomia, la chinesiologia e la neurofisiologia.
Oggi abbiamo specialisti italiani ed europei che si sono formati, dal punto di vista universitario, con gli studi della medicina tradizionale, ma ad un certo punto del proprio percorso hanno abbracciato quella tradizionale cinese, non rinnegando la prima ma trovando un perfetto equilibrio tra esse».
Ecco invece il passaggio del Prof. Dott. Lucio Sette: «La politica sanitaria italiana negli ultimi anni ha permesso di ottenere una svolta nel riconoscimento della medicina tradizionale cinese, ed è per questo che sono tanti i professionisti di casa nostra che la applicano e sono valenti ricercatori e rappresentanti eccellenti di realtà come l’agopuntura che non è più materia sconosciuta per i pazienti italiani. Tanti, tantissimi sono i convegni, i libri, i documenti di ricerca, le strutture specializzate con strumenti all’avanguardia e i progetti di ricerca che caratterizzano il mondo dell’agopuntura e della medicina cinese alternativa in Italia.
Ricordiamo anche che, con un Decreto del 23 giugno 2023, l’agopuntura è stata inserita nel LEA del Servizio Sanitario Nazionale. Questo significa che oggi il nostro SSN è obbligato a offrire a tutti i cittadini, in tutte le Aziende Sanitarie e Ospedaliero-Universitarie, un servizio che fino a pochi anni fa non era previsto e che riguarda in particolare il trattamento delle patologie dolorose, dove l’Agopuntura trova indicazioni ed evidenze confermate da numerosi comprovati studi.
Tuttavia, molto di più la politica può e deve fare, dal momento che l’agopuntura nel servizio pubblico è prevista soltanto in luoghi d’eccezione e l’offerta delle tecniche di neuro-agopuntura nell’ambito dell’SSN è ancora lontana dall’essere radicata come merita».
Ecco poi il passaggio del Prof. Foad Aodi.
«Sono fiero di essere qui, ha esordito Aodi prima di entrare nei dettagli scientifici del suo intervento, perché, come Presidente di Amsi, Umem e Uniti e per Unire, alla base degli obiettivi con cui sono nate le associazioni che rappresento, porto da sempre avanti il credo dell’importanza della collaborazione e dell’interazione tra specialisti e professionisti sanitari, ricordando che, in Italia come nel mondo, solo l’equilibrio e il dialogo tra medici, scienziati, infermieri, ricercatori, tecnici e tutte le altre figure del Sistema Salute Globale possono permetterci di vincere sempre nuove sfide e di elevare la qualità delle cure, mettendo al centro dell’attenzione il paziente, in particolar modo il soggetto più fragile.
Per questa ragione ancora una volta la mia presenza qui sposa a pieno la nostra missione, ovvero quella di aggregare e unire associazioni mediche e scientifiche con al loro interno valenti professionisti della sanità, allo scopo di una crescita collettiva da cui nessuno di noi può esimersi.
Non esiste nessun soggetto singolo, nella medicina, così come non può esistere nessuna disciplina che da sola può vincere le sfide e le battaglie più ardue, che può permetterci di curare fino in fondo le malattie di tutti i giorni vecchie e nuove. Solo la collaborazione, ognuno nel rispetto del proprio ruolo, con il sostegno solido delle istituzioni, può condurci lontano. Nel lungo percorso svolto fin qui da Amsi, Umem e Uniti per Unire c’è un filo conduttore che unisce centinaia di paesi del mondo con i loro rappresentanti della sanità, dall’Italia a tutta Europa, dai Paesi Arabi, all’Africa, all’Asia, all’America Latina.
Essere qui significa per noi l’ennesimo riconoscimento del nostro impegno, dal momento che sin dalla nostra nascita lavoriamo per tutti e con tutti nel nome della buona sanità, con uno sguardo attento alla formazione, alla ricerca, alla prevenzione, al sostegno della sanità dei Paesi più deboli, alla valorizzazione dei professioni sanitari di tutto il mondo».
Il titolo dell’intervento di Aodi, previsto nella scaletta di sabato 8 giugno, è stato “L’importanza della riabilitazione e la salute globale nella cura interdisciplinare”.
Alla base della sua relazione c’è stata, infatti, la presentazione delle sue peculiarità professionali e la condivisione del suo bagaglio di esperienza.
Molto apprezzata, in tal senso, da parte dei valenti e numerosi professionisti sanitari presenti al convegno, è stata la dettagliata relazione incentrata sul “Metodo Aodi”.
Ricordiamo che siamo di fronte ad un metodo dalla comprovata efficacia, con oltre il 90% degli esiti positivi finalizzati ad evitare l’intervento chirurgico, dietro il quale si cela un trattamento multiplo, una volta ovviamente fatta la diagnosi precisa. Abbiamo davanti un percorso comprovato e attendibile, che ha già ottenuti ampi riconoscimenti dal mondo scientifico nazionale e internazionale, che è in grado di curare tutte le patologie della colonna vertebrale e tutte le patologie articolari-tendinee-muscolari, e ancora le patologie e neuropatie periferiche e le patologie di interesse neurochirurgico, come ernia del disco, stenosi midollare e crollo vertebrale.
Foad Aodi nella sua attività ultraventennale base gran parte del suo modus operandi sulla prolificità della collaborazione interprofessionale, oltre che sulla sua lunga esperienza nel settore.
Aodi interagisce anche con il neurochirurgo, con il chirurgo ortopedico, con il gastroenterologo, con l’internista, con il chirurgo vascolare e ancora con l’angiologo per la riabilitazione vascolare. Questo è il metodo Aodi, forte di un percorso di ben 25 anni, presentato nel corso di tanti prestigiosi convegni, tenendo presente che il Prof. Aodi dall’anno 2000 porta anche avanti l’impegno di Amsi, Associazione Medici di Origine Straniera in Italia, accanto ad altre valenti associazioni.
Alla base del Metodo Aodi ci sono tecniche multiple costantemente aggiornate, secondo il principio base di combinazione (mai una sola), con l’uso di strumenti all’avanguardia come mesoterapia a giorni alterni, tecar terapia, laser, chenesi terapia, onde d’urti, per poi entrare nelle fase successive come la riabilitazione posturale, tecniche di manipolazione.
Il principio è quindi quello dell’efficacia della combinazione dei trattamenti.
Il Prof. Aodi ha quindi illustrato nei dettagli, ai relatori presenti, i contenuti di un Protocollo Medico che certamente farà ancora parlare di se e raggiungerà ancora più ampi consensi, alla luce di uno straordinario lavoro di equipe che si cela dietro questo percorso e della continua evoluzione che è un fattore non trascurabile, dal momento che Aodi fa della ricerca e dell’aggiornamento un altro dei suoi punti di forza.
Aodi ricordiamolo, nel campo sanitario-medico-scientifico, ha moderato, organizzato e partecipato a più di 1000 convegni e congressi sulla salute globale anche con ECM.
Ultimamente, anche il giovane valente dottor Nadir Aodi offre il suo valente contributo al Metodo Aodi e alla causa delle citate associazioni. Nadir, già laureato in podologia, porta avanti proficue collaborazioni inter professionali e interdisciplinari coordinando e amministrando il Centro Medico Iris Italia di cui Foad Aodi è Direttore Sanitario e mette a disposizione dei pazienti i suoi studi specialistici nelle patologie del piede come la valutazione postulare podologica.
Il duo Foad-Nadir Aodi, con il loro ruolo all’interno di Amsi, Umem e Uniti per Unire, e nel loro lavoro quotidiano di medici con il Metodo Aodi al Centro Iris Italia, abbracciano “il credo” dell’indispensabile collaborazione tra professionisti della sanità, mettendo al centro dell’attenzione il paziente ed il lavoro di gruppo e la presa di cura del paziente in modo interdisciplinare e mai individuale.
Nel Centro Iris Italia ci sono oltre 50 specialisti tra medici, fisioterapisti, logopedisti, psicologici, dietisti, podologia, al fianco di Foad e Nadir Aodi, come
Non sono mancate, nel corso degli anni, e non mancano tutt’ora, da parte del Metodo Aodi, collaborazioni proficue con altre metodiche quali l’agopuntura e l’omeopatia e l’ozonoterapia, e naturalmente tutte quelle discipline riconosciute come efficaci nell’ambito della riabilitazione. Ed è questo il senso profondo dell’intervento e della presenza del Prof. Aodi, fortemente voluto dalla Dott.ssa Giada Zhao, a questo convegno incentrato tutto sulla relazione tra la medicina tradizionale occidentale e quella alternativa orientale.
La due giorni della Sapienza, come accaduto in passato, ha sancito un nuovo straordinario protocollo di collaborazione internazionale e di intesa, tra Amsi, Umem e Uniti per Unire e tutto il movimento, in particolare modo delle scuole di agopuntura cinesi, che fanno capo all’organizzazione del convegno, con la dimostrazione che ogni evento non è mai fine a sé stesso ma apre sempre la strada ad accordi e a sinergie che avranno di certo un proficuo seguito nel prossimo futuro. Oltre alle associazioni cinesi che fanno parte del progetto, Amsi e Umem hanno anche confermato il protocollo di intesa con l’Associazione Scuola Amal del Prof. Mohammed Natour, membro di Amsi e di Uniti per Unire.
Così il Prof. Così il Prof. Foad Aodi, Esperto in Salute Globale, Presidente di Amsi, Co-Mai e del Movimento Uniti per Unire, nonché Docente di Tor Vergata, membro del Registro Esperti della Fnomceo dal 2002, già 4 volte Consigliere dell’Ordine dei medici di Roma, nonché Direttore Sanitario del Centro Medico Iris Italia e Membro del Comitato Direttivo AISI.