C’è urgente bisogno di nuovi valori etici e morali per salvare una società sempre più in declino.
Andare contro corrente per arrestare il declino sociale
Immoralità e pornografia; criminalità e abuso di sostanze stupefacenti; mancanza di rispetto di sé e degli altri; irresponsabilità nei confronti dell’ambiente; corruzione nell’amministrazione della cosa pubblica, sono all’origine del declino morale che tutti possiamo osservare.
Paragonato ad un corpo debilitato da una grave malattia che necessita di cure urgenti per riprendere vitalità, anche la società, che sta attraversando una fase di declino etico e morale senza precedenti, ha urgente bisogno di una iniezione di “nuovi” valori fondamentali per farle risalire la china in cui è precipitata.
È ciò che intendono fare i volontari della Fondazione “La Via della Felicità” di L. Ron Hubbard con la distribuzione nelle serate di martedì 18 a Oristano e mercoledì 19 giugno a Cagliari e Olbia, del libretto dal quale prendono il nome, promuovendo e dibattendo con i cittadini sui principi di buon senso in esso contenuti.
Emerge chiaramente dalle conversazioni come il cittadino comune sia nauseato dai cattivi esempi provenienti da chi, per il ruolo pubblico che svolgono, dovrebbero essere un punto di riferimento per tutti noi in quanto a etica, correttezza e spirito di servizio. Prendendo spunto dalle notizie diffuse dei media locali e nazionali, denunciano come questi cattivi esempi, in qualche modo inducono, ma a nostro parere non giustificano, ad atteggiamenti analoghi: “se lo possono fare loro, perché non io?” è il ragionamento che fanno in tanti.
Andare contro corrente quando il fiume in piena non è facile, così come dibattere su certi temi, scomodi ma necessari, se vogliamo uscire da questa situazione.
La necessità del cambiamento è tangibile in tutti i settori della società. A fare da contraltare alla corruzione e alla disonestà ci sono volontari, commercianti, onesti amministratori e semplici cittadini che non ci stanno a chiudere gli occhi facendo finta di niente o, peggio ancora, giustificarsi con: “se lo fanno loro, perché non io”?
“Quello che osserviamo è che l’esercito dei volontari si sta allargando – dichiarano i volontari della Fondazione – sempre più persone si impegnano a divulgare il libro “La Via della Felicità” tra gli amici e i familiari. Commercianti e imprese lo espongono nei loro banchi e uffici mettendoli a disposizione di clienti e dipendenti, diventando portavoce essi stessi dei precetti di buon senso contenuti nel libro”.
Si avvera in questo modo ciò che nell’ultima pagina del suo libro scrive l’autore L. Ron Hubbard: “Non devi fare altro che mettere in circolazione La Via della Felicità nella società. Come un mite olio che si espande nel mare infuriato, la calma si diffonderà dappertutto“.
Un modo per essere tutti protagonisti del cambiamento sociale che tutti auspichiamo.