Secondo gli analisti di Ener2Crowd.com, piattaforma di investimento e risparmio sostenibile numero uno in Italia, quest’anno avremo temperature anche maggiori rispetto a quelle della scorsa estate, che già aveva fatto registrare il record di giorni con maggior stress termico estremo, misurati in termini di temperatura percepita superiore ai 46 gradi.
Le ultime proiezioni per luglio e agosto, indicano che la stagione sarà caratterizzata da anomalie termiche su tutta l’Europa meridionale con scarti di +2°C rispetto alle medie, in particolare su Italia, Spagna e settori balcanici.
«A causa di una maggiore ingerenza dell’anticiclone africano che ormai da tempo ha scalzato la più mite alta pressione delle Azzorre di origine oceanica, dobbiamo aspettarci fiammate di caldo prolungate con punte massime anche oltre i 40°C» commenta Giorgio Mottironi, CSO e co-fondatore della società benefit Ener2Crowd, Chief Analyst del GreenVestingForum, il forum della finanza alternativa verde, nonché Special Assistant to the Secretary-General for Environmental and Scientific Affairs dell’Organizzazione Mondiale per le Relazioni Internazionali (WOIR).
L’estate scorsa abbiamo già sperimentato queste condizioni, con un record di 43°C a Roma e di 48°C in Sicilia e Sardegna. E quest’anno il trend è molto simile: «il cambiamento climatico sta stravolgendo tutte le stagioni» commentano gli specialisti di Ener2Crowd.
Tutto ciò avrà delle conseguenze dirette sul nostro Paese non solo in termini di fiammate africane, ma anche per quanto riguarda gli eventi meteo estremi. Insomma un caldo micidiale, soprattutto per le persone anziane. Senza contare poi gli incendi boschivi estremi, che —spinti dalla crisi climatica— sono in costante aumento a livello planetario.
Nel 2023 hanno devastato 5 mila chilometri quadrati di bosco, un’area estesa quasi quanto la Liguria, includendo l’incendio in Grecia —il più grande mai registrato in Europa—, che ha distrutto un’area di 960 chilometri quadrati.
Secondo gli specialisti di Ener2Crowd, le emissioni inquinanti possono tuttavia essere ridotte del 50% attraverso la finanza alternativa.
«Investendo anche solo il 4,6% della nostra ricchezza finanziaria ogni anno, quindi circa 40 mila euro procapite per un totale di 227 miliardi di euro, in prodotti e soluzioni certificate ESG si può annullare la nostra impronta carbonica e di colpo portare il Paese a traguardare oltre il 50% degli obiettivi di transizione sostenibile al 2030» dicono gli esperti.
Un beneficio collettivo, ma non solo: ci sono anche importanti margini di rendimento. Oggi le imprese sono disposte ad offrire rendimenti che vanno dal 9% al 12% lordo annuo agli investitori intenzionati a sostenere tramite debito, ed in particolare tramite i servizi di crowdinvesting, i loro progetti per la riduzione delle emissioni di CO2.
Per i più ricchi, poi, “investire in modo sostenibile” è l’opportunità di fare la cosa giusta, testimoniando il ruolo positivo che possono avere, anche in relazione ai loro standard di vita ed ai loro stili di consumo.
«Il nostro impegno è verso una transizione energetica giusta, arrivando a coniugare la sfida globale del cambiamento climatico con la generazione di opportunità» conclude Niccolò Sovico, CEO e co-fondatore della società benefit Ener2Crowd specializzata appunto in finanza alternativa.