Autonomia Differenziata: Todde eviti opposizione sterile
È sorprendente che la Todde si opponga a una maggiore autonomia regionale voluta dal governo Meloni. Anziché rispolverare il solito armamentario retorico della sinistra estrema, dovrebbe impegnarsi e approfittare dell’opportunità che la riforma rappresenta.
L’Autonomia differenziata voluta dal centrodestra occorre per poter richiedere che maggiori risorse rimangano in Sardegna, risorse da impiegare per rendere competitiva la nostra regione sia sul piano fiscale che degli investimenti per infrastrutture e trasporti. Certo, costituirà anche una sfida per chi amministra le regioni e, come tale richiederà competenza e impegno.
Come giustamente ricordato dal deputato di Fratelli d’Italia, Salvatore Deidda, le attuali difficoltà della Sardegna in sanità e trasporti sono il risultato di accordi firmati dai governatori di sinistra, oggi alleati della Presidente Todde.
Autonomia Differenziata: Todde eviti opposizione sterile
La legge sull’autonomia differenziata non creerà ulteriori squilibri o sperequazioni tra le regioni, ma garantirà un trattamento adeguato e personalizzato per ogni territorio, inclusa la definizione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP) per i diritti civili e sociali, con particolare attenzione alle specificità delle isole e in linea con il sacrosanto principio per cui ogni territorio deve essere messo nelle condizioni di svilupparsi secondo le proprie caratteristiche e le proprie peculiarità. Proprio Fratelli d’Italia in Senato ha proposto e approvato un emendamento per garantire che senza Livelli Essenziali delle Prestazioni garantiti e senza una copertura economica degli stessi, l’autonomia non potrà essere riconosciuta.
Sarebbe meglio che la classe dirigente regionale grillina adottasse un atteggiamento propositivo e collaborativo con il Governo nazionale. Attualmente sembra più orientata a opporsi al Governo con pregiudiziali esclusivamente ideologiche e per una faida tutta interna alla leadership pentastellata, piuttosto che proporre soluzioni concrete per il progresso della Sardegna. È essenziale che l’amministrazione regionale lavori in modo propositivo per affrontare le sfide energetiche, sanitarie, infrastrutturali e occupazionali dell’isola. La priorità deve essere lo sviluppo dell’Isola e la difesa dei sardi, senza lasciarsi distrarre da strategie di opposizione che non giovano alla nostra comunità.
Fratelli d’Italia Alghero