Biennale Barbagia presenta le ultime attività in programma per l’estate 2024
Biennale Barbagia presenta le ultime attività in programma per l’estate 2024. Appuntamento al museo Nivola di Orani il 5-6-7 luglio per parlare di questo intenso biennio. Si celebra con: Here i stay festival 2024 – xiv edizione, la tre giorni di musica, laboratori e arte contemporanea, e la mostra dal titolo “Pratza ‘e domo. Una casa semiotica mai costruita” di Nairy Baghramian.Biennale Barbagia presenta le ultime attività in programma per l’estate 2024
Orani, 25 giugno 2024 – Si terrà a Orani (NU) nel fine settimana tra il 5 e il 7 luglio la presentazione delle attività e dei risultati di chiusura di Biennale Barbagia, la rete degli operatori culturali della Barbagia che unisce più di 30 tra enti pubblici, imprese e associazioni culturali e che mira a rafforzare la cooperazione fra gli operatori culturali dell’area GAL Barbagia per la progettazione, organizzazione e gestione di servizi in rete ed eventi. Esito del progetto guidato dalla Fondazione Nivola e finanziato dal GAL Barbagia con il secondo bando dell’intervento 19.2.16.10.2.1.1 “Costruire la rete degli operatori per gestire i sevizi culturali con l’utilizzo di nuove tecnologie“), riunisce i comuni di Fonni, Mamoiada, Oliena, Orani, Orgosolo, Orotelli, Ottana.
La chiusura di questa edizione di Biennale Barbagia si celebrerà con una tre giorni di HERE I STAY FESTIVAL 2024 – XIV edizione (appunto dal 5 al 7 luglio al Museo Nivola a Orani) e un programma live set con Black Lips (USA), Porridge Radio (UK), Camilla Sparksss (CH/CA), Crocodiles (USA), Dame Area (IT/ES), Leatherette (IT), Gentilesky (IT), Angus Bit (IT) oltre a dj set e laboratori. Durante il festival sarà inoltre possibile visitare la mostra organizzata dal Museo Nivola dal titolo “Pratza ‘e domo. Una casa semiotica mai costruita“, un progetto realizzato da Nairy Baghramian per il museo a seguito dell’assegnazione del Premio Nivola per la scultura 2023. La mostra comprende opere degli artisti e designer Nairy Baghramian, Phyllida Barlow, Nicolas Hsiung, Janette Laverrière, Rosemary Mayer, Win McCarthy, Julie Mehretu, Oscar Murillo, Paulina Olowska, Monika Sosnowska, Mariantonia Urru.
Durante il biennio 2023-2024 arti visive, musica, teatro, danza e arte del vivere sono state protagoniste di un cartellone di eventi pensati per le comunità e aperti ai viaggiatori in cerca di momenti da condividere, con la voglia di divertirsi e di scoprire l’anima profonda della Barbagia. Tutto sotto il brand di Biennale Barbagia che ha lavorato per posizionare il territorio in modo solido all’interno del circuito del turismo culturale e al tempo stesso di valorizzare i singoli paesi e partner della rete. Un biennio, quindi, che ha visto avvicendarsi eventi come Here I Stay a Orani, Identidades e Brathallos festival internazionale del Folkore a Fonni, Nepentes a Oliena, Armonias in s’ammentu a Mamoiada, EstaTeatro a Ottana e Festinart a Orotelli. Iniziative seguite da appuntamenti come Sero de Istiu a Orgosolo, Innestiurbani a Oliena e Caratzas in istiu a Ottana, l’edizione estiva della festa, le cui origini si perdono nell’antichità.
Biennale Barbagia è un progetto che ha la sua ragion d’essere nelle idee di sistema territoriale e di networking culturale. Si è focalizzato sull’organizzazione e gestione di eventi culturali nei 7 comuni del territorio del GAL Barbagia, inquadrati in una cornice unitaria, capace di restituire un’immagine del territorio positiva e coerente, attrattiva sia per le comunità e il pubblico locale, sia per i turisti.
Il festival si svolgerà a pochi giorni dalla inaugurazione della mostra Pratza ‘e domo. Una casa semiotica mai costruita, a cura di Giuliana Altea, Antonella Camarda e Luca Cheri, e comprende opere degli artisti e designer Nairy Baghramian, Phyllida Barlow, Nicolas Hsiung, Janette Laverrière, Rosemary Mayer, Win McCarthy, Julie Mehretu, Oscar Murillo, Paulina Olowska, Monika Sosnowska, Mariantonia Urru.
Il titolo “Pratza ‘e domo” (letteralmente “piazza di casa”) riprende l’espressione che in Sardegna designa lo spazio antistante un’abitazione, spesso provvisto di una panchina o di una sedia su cui è possibile sostare; un’area di transizione non chiaramente delimitata, al tempo stesso privata e pubblica, individuale e collettiva. Questo spazio, a un tempo fisico e concettuale, si lega all’idea della “casa semiotica mai costruita”, un progetto realizzato da Baghramian nel 2008 al NAK – Neuer Aachener Kunstverein insieme a Janette Laverrière e Henrik Olesen (Affairs. A semiotic house which was never built).
Here I Stay Festival è una tre giorni di musica, laboratori e arte contemporanea che ha l’obiettivo di stabilire, grazie alla musica, un ponte culturale tra l’Isola e il resto del mondo. Il Festival musicale internazionale, tra i più apprezzati nel panorama nazionale, giunge quest’anno alla XIV edizione e conferma la scelta di un luogo insolito e bellissimo, ovvero il Museo Nivola di Orani, spazio di arte contemporanea tra i più interessanti in Sardegna, che ha ospitato il Festival nelle ultime 4 edizioni. Il Festival nasce per arginare il più possibile l’isolamento musicale in Sardegna. Letteralmente “Here I Stay” – ovvero “IO STO QUI” – significa fare di necessità virtù, prendere atto che la Sardegna ha dei limiti geografici e provare, rimanendo nell’Isola, a creare una rete di contatti che permetta, da una parte, alle formazioni musicali sarde di suonare accanto a interessanti realtà nazionali e internazionali e, dall’altra, permetta al pubblico di assistere a concerti e situazioni alternative non frequenti sull’Isola.
Durante i 3 giorni di Festival si esibiranno, su differenti palchi, oltre 10 tra formazioni musicali sarde, nazionali ed internazionali, e poi dj set, laboratori per bambinə, stand di vinili: tutto nell’assoluto rispetto dell’ambiente che ospita l’evento. Il Festival infatti ha sempre avuto come prerogativa quella di svolgersi in aree interne dell’Isola, lontane dal clamore turistico e immerse nel verde, aspetto che ha aiutato la sensibilizzazione del pubblico al rispetto della natura grazie anche a una serie di iniziative eco-friendly che il Festival mette in pratica fin dal 2010, come l’uso di bicchieri riutilizzabili – quest’anno in una veste grafica totalmente rinnovata – per abbattere il consumo della plastica, la raccolta differenziata e la piantumazione di alberi in collaborazione con Alberea. Here I Stay Festival Festival è animato da una comunità senza steccati, dove tutti insieme si condividono momenti di cultura, relax, divertimento e scambio, con il coinvolgimento delle strutture ricettive e delle attività del territorio che lo ospita, fattore che ha permesso al Festival di crescere e a chi lo ha ospitato di godere di ricadute più che positive grazie a una collaborazione virtuosa.
Il programma prevede 2 serate, il 5 e 6 luglio, nel parco del Museo Nivola a partire dalle ore 17:00 e una, il 7 luglio, nel vicinissimo bosco di Monte Gonare a partire dalle ore 11:00. Ma non solo: nella giornata di sabato 6 luglio a partire dalle 11:00 del mattino e fino alle 18:00, la Terrazza del Museo Nivola ospiterà l’“Extra Fest”: una full immersion a base di musica con il live set del musicista sperimentale americano David Shea, in collaborazione con l’associazione Ticonzero, e i dj set di Spiritual Machines, Dave Wave e Don Draguano, un modo di vivere il Museo da un’altra prospettiva e godersi uno dei punti panoramici più suggestivi di Orani.
Per tutte le informazioni sugli eventi e sull’aggiornamento costante sui singoli programmi è possibile consultare la sezione del sito https://www.culturaalcentro.it/biennale-barbagia/