Cagliari, 21 giugno 2024 – L’inserimento al lavoro delle persone con disabilità è un punto centrale del programma dell’assessorato al Lavoro. Ed è per questo che uno dei primi passi del nuovo assessorato è stata la delibera che mette a disposizione dell’Aspal 11 milioni di euro per tre anni per la promozione di azioni con questo obiettivo.
Lo ha detto Eugenio Annicchiarico DG dell’Asssessorato al Lavoro che è intervenuto ieri alla nella sede del CRFP di Cagliari alla tavola rotonda “Collocamento mirato: l’efficacia del lavoro di rete e le prospettive future”, organizzata da Aspal nell’ambito del progetto N.O.I – Network per l’Occupabilità e l’Inclusione, che l’Agenzia promuove e coordina.
Collocamento mirato: l’efficacia del lavoro di rete
La nuova delibera regionale prevede un riconoscimento di 50 mila euro per le aziende che si impegnino ad assumere almeno una persona con disabilità. Tra gli interventi finanziabili ci saranno i cosiddetti accomodamenti ragionevoli (es. abbattimento barriere architettoniche, domotica, software ecc.), attività di formazione e accompagnamento non solo per la persona con disabilità ma anche per tutto il personale coinvolto, tutor aziendale, trasporto e mobilità casa-lavoro, strumenti per favorire la flessibilità, elaborazione di progetti di inserimento e tirocini formativi e di orientamento finalizzati all’assunzione.
Nella tavola rotonda enti, aziende e associazioni si sono incontrati per dialogare e confrontarsi su buone pratiche e criticità con l’obiettivo di costruire un modello condiviso per la presa in carico della persona disabile affinché l’inserimento nel collocamento mirato possa avvenire in maniera semplice, lineare e tempestivo, senza intoppi burocratici a prescindere dallo sportello al quale ci si rivolge. Tutti d’accordo sul fatto che sia necessario un nuovo approccio: mettere al centro il disabile con le sue aspettative, competenze e talenti e insieme a lui costruire un progetto di vita che comprenda anche un proficuo inserimento lavorativo
Al dibattito è intervenuta anche Antonella Delle Donne, direttrice generale facente funzioni dell’ ASPAL, che non ha esitato a definire questo momento una rivoluzione culturale: “la persona disabile viene finalmente messa al centro di un progetto di vita – ha detto – quindi non si parla solo di inclusione lavorativa ma della vita complessiva delle persone. L’Aspal – ha continuato – ha l’ambizione di farsi parte attiva nella costruzione di una rete che possa agire nella piena condivisione di obiettivi e strumenti di cui si è parlato durante questa tavola rotonda”
Animazione territoriale, dialogo efficace fra gli attori e costruzione di una solida rete: sono queste le tre condizioni per un pieno inserimento lavorativo della persona con disabilità. Sono queste le condizioni per un pieno inserimento lavorativo delle persone con disabilità. È quanto è emerso dalle due le sessioni del dibattito alle quali hanno preso parte moltissimi esperti sia delle istituzioni pubbliche che private, moderate dall esperta di Politiche sociali e del Lavoro Maria Pace: “Il lavoro di rete: esperienze, opportunità e criticità” e “Un occhio al futuro: la programmazione di interventi concreti per animare le reti”.
La tavola rotonda è stata tradotta in LIS (Lingua Italiana dei Segni) e trasmessa in streaming.