Costruzioni: Pelazzi (Argenta Soa): settore costruzioni resiliente, superati ampiamente i livelli pre Covid, ma cautela è la parola d’ordine
Costruzioni: Pelazzi (Argenta Soa): settore costruzioni resiliente,superati ampiamente i livelli pre Covid, ma cautela è la parola
d’ordine. La sicurezza sul lavoro deve essere la priorità per tutte
le normative per il settore a tutela degli operatori economici e dei
cittadini
_Negli ultimi mesi, l’economia internazionale ha mostrato segnali di
rallentamento a causa degli effetti di politiche monetarie restrittive,
delle conseguenze del conflitto in Ucraina e in Medioriente e delle
tensioni geopolitiche. Le principali banche centrali, BCE e Fed, hanno
aumentato i tassi di interesse per contrastare l’inflazione, accentuando
la frenata. La Commissione Europea ha rivisto le previsioni di crescita
per l’UE e l’area euro per il 2024. In Italia, dopo una crescita del PIL
dello 0,9% nel 2023, si prevede un aumento analogo nel 2024 e dell’1,1%
nel 2025, con un’inflazione attesa scendere sotto al 2%._
“La filiera delle costruzioni è stata il principale motore della
crescita italiana dopo la pandemia, con un livello del valore aggiunto
che oggi è superiore di oltre il 30% rispetto a quello pre-covid. La
ripresa, iniziata nella seconda parte del 2020, è stata spinta dagli
incentivi fiscali e dalle misure previste nel PNRR, ma ha rallentato
dopo l’inizio del conflitto russo-ucraino a causa dell’impatto degli
elevati prezzi energetici sul potere d’acquisto delle famiglie e per
gli effetti dell’aumento dei tassi della BCE sugli investimenti delle
imprese. Gli incentivi hanno spinto gli investimenti in costruzioni che
hanno accelerato nella seconda metà del 2023, nonostante l’aumento del
costo del denaro e dei prezzi delle abitazioni, raggiungendo un picco a
fine anno. Quello delle costruzioni è un comparto che da sempre
rappresenta uno dei settori chiave per la crescita economica
dell’Italia”.
Lo dichiara Giovanni Pelazzi, Presidente di Argenta Soa
(http://www.argentasoa.it [1]), una delle principali società organismo
di attestazione che certifica le aziende per la partecipazione alle gare
pubbliche, in occasione della pubblicazione del Report sul 2023 e sui
primi mesi del 2024 della filiera delle costruzioni” realizzato dagli
analisti del suo Centro Studi e inviato alle Commissioni competenti di
Camera dei Deputati e Senato.
“La sicurezza sul lavoro-prosegue Pelazzi- deve essere la priorità
per tutte le normative per il settore. E’ fondamentale garantirla,
come ribadito anche da Ance, Confindustria e dai sindacati, sia nei
cantieri pubblici che nei cantieri privati a tutela non solo degli
operatori economici ma anche dei cittadini”.
COSTRUZIONI TRAINANTI PER L’OCCUPAZIONE
“661.000 unità rispetto al pre-Covid, con il settore delle
costruzioni che ha contribuito maggiormente (+203.000 unità) – secondo
i dati del Centro Studi – tuttavia, nel quarto trimestre 2023,
l’occupazione nel settore delle costruzioni era più bassa del 3,7%
rispetto al picco, avendo colpito soprattutto i giovani lavoratori. Il
PNRR potrebbe contribuire a sostenere una ripresa dell’occupazione nel
settore, con oltre 60.000 nuovi posti di lavoro annuali previsti nel
periodo 2024-26. Ma ci sono difficoltà nel reperire giovani lavoratori
mentre vi sono molti addetti prossimi al pensionamento (baby boomers).
Il rapido aumento dei prezzi tra il 2021 e la prima metà del 2023 e i
rialzi dei tassi di interesse decisi dalla BCE hanno avuto un impatto
negativo sul settore delle costruzioni. Il tasso di riferimento, portato
al 4,5% a settembre, ha fatto salire il costo del credito, riducendo gli
acquisti di abitazioni e i lavori di ristrutturazione. I prezzi delle
abitazioni sono aumentati del 20% tra il 2021 e il 2023, stabilizzandosi
fino a febbraio 2024”.
CAUTA ATTESA: L’INCERTEZZA DEL SUPERBONUS
“Secondo l’indagine mensile ISTAT sulla fiducia – spiega Pelazzi – gli
imprenditori del settore edile mantengono una cauta attesa. Le
aspettative sui piani di costruzione sono in lieve peggioramento,
influenzate negativamente dalle modifiche al Superbonus ma, in
prospettiva, saranno impattati positivamente dai progressi del PNRR. I
prezzi delle materie prime necessarie per le costruzioni sono in
decelerazione, ma persistono preoccupazioni per l’incertezza determinata
dal Superbonus, l’aumento dei prezzi delle case e la carenza di
lavoratori. Il governo, limitato dal nuovo Patto di Stabilità e
crescita, ha ridotti margini per politiche fiscali espansive,
necessitando maggiore prudenza economica”.
COSA PENSANO LE IMPRESE?
“Ciò che è emerso dall’andamento delle survey nel 2023 – dichiara
il presidente di Argenta SOA – rileva che il settore delle costruzioni
in Italia è influenzato da diverse criticità. Nonostante l’impatto
significativo del PNRR, con 108 miliardi di euro destinati al comparto,
ci sono preoccupazioni per la rimodulazione delle misure del Piano e
ritardi nei pagamenti della PA. Solo il 39% delle imprese è ottimista
sulle prospettive future, mentre il 48% teme che i progetti
infrastrutturali non verranno realizzati. Inoltre, il 70% delle imprese
preferisce rimandare nuovi investimenti a causa delle incertezze
economiche e dei costi di finanziamento elevati. Il nuovo Codice degli
Appalti è visto positivamente per la semplificazione normativa, ma
richiede tempo per essere applicato efficacemente”.