*di Giovanna Mulas
(Candidata al Parlamento europeo per PAI – Partito Animalista Italiano/ITALEXIT per l’Italia. Scrittrice premiata e tradotta nel mondo per la difesa dei diritti umani, già nominata all’Accademia dei Nobel per la Letteratura per l’Italia.)
Danni eolico in Sardegna: chi muove i fili?
(…) Invasione eolico in Sardegna: autonomia politica inesistente?. Danni, prospettive di una realtà allo sbaraglio. Il parco eolico più grande d’Italia è proprio in Sardegna: conta 69 turbine, è in provincia di Sassari. Quattromila ettari di territorio tra Buddusò e Alà dei Sardi. L’attuale Presidente di Regione, quella criticatissima Alessandra Todde, vanta, nel curricula, un ruolo di sottosegretario di Stato al Ministero dello sviluppo economico durante il Governo Conte, e un ruolo di vice ministro allo sviluppo economico nel Governo Draghi, fino al 22 ottobre 2022. Si data 22 aprile 2022 quel decreto Draghi rinnegato dalla Presidente Todde ma che disciplina l’individuazione di superfici idonee all’installazione delle cosiddette ‘fonti rinnovabili’. Pure un ‘guinzaglio elettrico’, come qualche coraggioso ha ironicamente definito il Tyrrenian Link: doppio collegamento sottomarino in corsa tra Sardegna e Sicilia, progettato da quel colosso che è il Gruppo Terna. L’isola dunque è destinata a produrre una quantità di energia da esportare, superiore a 5 volte le proprie esigenze. Ma quanti e quali interessi stanno manovrando impunemente, mascherati dall’innocua definizione di Green?. Il maggiore azionista di Terna è la CDP Reti SpA, con un 30% circa di azionariato dichiarato, Lazard 5%; banca statunitense ritenuta boutique finanziaria ché piccola ma cospicua, la Norges Bank con un 2%, Inarcassa e Banca d’Italia con un 1% ciascuna. Ricordiamo che azionista di maggioranza della CDA ovvero Cassa Deposito Prestiti, è il Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Correva l’anno 2021: pieno secondo round di pandemia da Covid,
quando il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani annunciò che “il governo intende installare 70 gigawatt di potenza da energie rinnovabili, in particolare solare ed eolico.” (…)
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(Vincenzo Sabini di Lotta alla Corruzione)