Droga: facciamo prevenzione per arrivare prima che arrivino gli spacciatori
Trattare situazioni di tossicodipendenza è più difficile che fare prevenzione. I volontari sanno bene che, se si vuole garantire un futuro ai giovani, è necessario tenerli lontani dalla droga
“Prevenire è meglio che curare” è sempre stata la filosofia dei volontari di Mondo Libero dalla Droga e della Chiesa di Scientology impegnati da 25 anni nella campagna di prevenzione alle droghe più diffusa al mondo, impegno che proseguirà nelle giornate tra lunedì 3 e mercoledì 5 giugno nelle strade ed esercizi commerciali di Olbia, Nuoro, Cagliari e Serrenti.Quando parliamo di prevenzione alla droga, – dichiara Ignazio il coordinatore regionale dei volontari – miriamo a fare in modo che, in primo luogo, non ci siano consumatori di sostanze, evitando attraverso l’istruzione e la corretta informazione sugli effetti delle droghe, che qualcuno cada nella tentazione di “provare” quella infausta esperienza.
Si sa che i giovani, da sempre, sono spinti a cercare nuove sensazioni ed emozioni, disposti, consapevolmente o meno, a sperimentare qualsiasi cosa pur di sentirsi “liberi” e autodeterminati nelle loro azioni.
Tutti abbiamo attraversato il periodo in cui qualsiasi “predica” dall’alto otteneva il risultato opposto. Più era proibito più ci attraeva. Ma quando si parla di droga stiamo trattando con qualcosa di imprevedibile che rischia di sfuggire di mano a chi pensa di essere sufficientemente “forte” per uscirne a piacimento. Dal gioco “innocente” del passarsi la canna per divertirsi durante una serata tra amici, a quello meno innocente di cercare qualcosa di più stimolante, “provando” la sostanza che il bullo di turno fa passare tra gli “amici”, il passo è più breve di quanto non si pensi. Quella “prova” potrebbe essere il passo decisivo, lo spartiacque tra il “gioco” e la possibile spirale discendente.
Trattare con situazioni di tossicodipendenza è ben diverso che fare prevenzione. Siamo già ad uno stadio successivo; dobbiamo parlare di recupero e l’azione da fare è ben più lunga e dolorosa per tutti: l’individuo, la famiglia, gli amici quelli veri allontanandosi da quegli altri “amici” che, consapevolmente, lo hanno messo nei guai. Una situazione per niente facile che a detta di chi l’ha vissuta sulla propria pelle ed è ancora in grado di raccontarla, è stata devastante per tutti da ogni punto di vista.
“Le droghe privano la vita delle gioie e delle sensazioni che sono comunque l’unica ragione di vivere” disse il filosofo L. Ron Hubbard. I volontari sanno bene che, se si vuole garantire un futuro ai giovani, è necessario tenerli lontani dagli stupefacenti. Ad ogni distribuzione di materiali informativi i volontari parlano con i ragazzi, coi genitori, cittadini ed educatori.
Tutti sono contro la droga ma non sanno come fare per combatterne l’uso. L’informazione è lo strumento principale per far sì che la prevenzione sia efficace; per questo motivo i volontari distribuiscono i materiali in quantità e ne mettono a disposizione extra affinché tutti possano attivarsi per tenere i ragazzi informati e liberi dalla droga, convinti che fare prevenzione significa salvare vite umane.