“Apprendiamo dalla stampa che, ad appena un mese dall’evento, non sono ancora stati definiti dettagli cruciali per l’accoglienza dei circa 3000 partecipanti attesi in città – spiega Cadeddu –. Non è chiaro dove alloggeranno, dove mangeranno e quali servizi igienici saranno a loro disposizione. È impensabile che vengano trattati come dei profughi. Confidiamo che sarà garantito un livello di accoglienza adeguato, con sistemazioni dignitose per dormire, mangiare e lavarsi”.
Europeade a rischio flop, Aspen e Confesercenti: “siamo preoccupati per l’accoglienza dei partecipanti e per le ricadute sul turismo”
“Siamo estremamente preoccupati per la totale assenza di una campagna pubblicitaria riguardante questa importantissima manifestazione – prosegue il presidente dell’Aspen e di Confesercenti Nuoro-Ogliastra –. A poco più di 30 giorni dall’evento, non è stata avviata alcuna iniziativa per promuovere l’Europeade. Con un investimento di circa 1,5 milioni di euro per ospitare 3000 partecipanti, ci aspettiamo una significativa ricaduta economica e turistica, con almeno 30.000 visitatori. Tuttavia, senza una campagna di comunicazione efficace, ritentiamo alquanto improbabile raggiungere tale obiettivo”.
“Temiamo che la manifestazione sia stata concepita esclusivamente per i partecipanti e per i pochi residenti nuoresi che non si recheranno nelle località marittime a fine luglio – precisa Cadeddu –. Se i tantissimi turisti presenti in Sardegna in quel periodo non saranno informati dell’evento, è difficile pensare che possano dedicare uno spazio della loro vacanza a visitare la città che ospita l’Europeade. Si rischia, quindi, un flop sia in termini di accoglienza sia in termini di impatto sul turismo locale”.
Un altro aspetto che desta perplessità è la decisione del Comune di Nuoro, presa con una delle ultime delibere della giunta Soddu e senza consultare gli operatori commerciali, di attivare un servizio sostitutivo di catering per la somministrazione di alimenti ai gruppi dell’Europeade attraverso buoni pasto da consumare nei pubblici esercizi: “Questa scelta – spiega Cadeddu – suggerisce che non si prevede l’arrivo di turisti, poiché i ristoranti locali saranno impegnati a servire i partecipanti, lasciando poco spazio per i visitatori”.
“Ci auguriamo che il commissario Pirisi prenda in considerazione queste preoccupazioni e adotti misure urgenti per garantire il successo dell’Europeade, sia in termini di accoglienza che di promozione turistica”, conclude Roberto Cadeddu.