Tamara Marcelli, segretario generale provinciale FSP Sassari parla del grave episodio accaduto a Sassari sottolineando la carenza di personale e la condizione in cui si trovano a lavorare i poliziotti assegnati alla “Squadra Volante”.
“Anche questa volta si è sfiorata la tragedia. Lo diciamo da molto tempo: per garantire la sicurezza di tutti servono uomini, coordinamento e ottimizzazione delle risorse.
Inutile girarci intorno o, peggio, farsi strumentalizzare. Le attività fondamentali delle Squadre Volanti dei Commissariati e dell’UPGSP della Questura di Sassari sono assicurate solo dal senso del dovere di pochi poliziotti che credono fermamente nel lavoro che fanno. Ma davanti ai kalashnikov non c’è da pensare troppo. Bisogna essere concreti e pratici.
L’ultimo grave episodio accaduto ieri a Sassari ha messo in luce, ancor di più, la gravissima carenza di personale e la condizione in cui si trovano a lavorare i poliziotti di questa provincia assegnati alla “Squadra Volante”. In ogni turno di servizio dovrebbero esserci almeno due o tre pattuglie, soprattutto in città come Sassari e Olbia, in modo da poter far fronte ai numerosi interventi richiesti dai cittadini e per mantenere un buon livello di autotutela degli operatori stessi. È più che evidente che in alcune situazioni operative non sia sufficiente la presenza di una sola Volante. Come ieri, di fronte a un commando armato che ha messo a ferro e fuoco la città di Sassari. Invece, a malapena ne abbiamo una in turno, se non nessuna.
Inoltre, è necessario un rinforzo adeguato agli uffici investigativi della Questura affinché possano gestire indagini sempre più complesse e delicate, per le quali serve maggiore impiego di risorse anche per realizzare il coordinamento.
Invece, come negli ultimi anni aspettiamo rinforzi che non arrivano, se non poche unità che non permettono di assicurare la presenza della Volante h24.
Ci chiediamo fino a quando la politica sarà sorda ai nostri richiami d’aiuto per la sicurezza di tutti. In fondo chiediamo solamente di poter fare il nostro lavoro.”