Il proprietario di Aron, il cane bruciato vivo a Palermo non potrà più detenere animali
Carmelo Russo, proprietario di Aron, il cane pitbull bruciato vivo a Palermo, a causa della sua azione criminale e della sua responsabilità per la morte del cane Aron, non potrà più detenere animali.La decisione è stata presa da poche ore dall’assessore al benessere animale Fabrizio Ferrandelli e dal sindaco Roberto Lagalla che hanno firmato l’ordinanza, ordinanza accolta anche dal Garante regionale dei diritti degli animali, Giovanni Giacobbe Giacobbe.
Gian Marco Prampolini, presidente LEAL commenta: “Siamo soddisfatti che sia stata accolta la nostra istanza. La morte di Aron è stata atroce e ha suscitato una forte reazione di indignazione da parte di cittadini, attivisti, associazioni e istituzioni locali. LEAL ha immediatamente denunciato il reato e si è costituita parte civile. Abbiamo aderito a tutte le manifestazioni di piazza per Aron e ribadito in ogni sede la nostra richiesta di giustizia e di una maggiore tutela per gli animali”.
La legge italiana già stabilisce che i proprietari di animali domestici siano responsabili delle loro azioni e che debbano garantire la loro sicurezza e il loro benessere. In data 12 giugno anche il Comune di Palermo ha ufficializzato in un comunicato che il proprietario di Aron non potrà più “possedere, acquisire in proprietà e/o detenere animali di qualunque genere e specie a qualsiasi titolo, anche temporaneamente, su tutto il territorio comunale, ordinanza estesa anche per eventuali conviventi di Russo”.
Il Comune di Palermo nel comunicato assicura che il servizio veterinario della ASP Palermo e la polizia municipale ne controlleranno periodicamente il rispetto provvedendo al sequestro degli animali eventualmente rinvenuti.