Lai (Pd), detenuto si da fuoco a Sassari, Nordio nei festival mentre carceri fuori controllo
Lai (Pd), detenuto si da fuoco a Sassari, Nordio nei festival mentre carceri fuori controllo ,A pochi giorni da un suicidio, episodi prevedibili, carceri al limite, Governo assente
“A pochi giorni dall’ultimo suicidio nel carcere di Bancali ieri un detenuto dell’istituto di pena sassarese si è dato fuoco ed ora è ricoverato al Santissima Annunziata. Sulla situazione del carcere sassarese ho presentato numerose interrogazioni alle quali il Ministro Nordio ha risposto promettendo interventi che non ci sono mai stati.” Così il parlamentare dem Silvio Lai sull’ennesimo gravissimo fatto avvenuto ieri nel carcere sassarese.”
L‘episodio è avvenuto nell’infermeria e sono rimasti feriti anche gli agenti della polizia penitenziaria che hanno immediatamente soccorso il detenuto.
“Questo fatto – prosegue Lai – conferma una volta di più quanto la situazione del carcere di Bancali sia diventata insostenibile. La mancanza di personale, soprattutto il numero insufficiente di figure intermedie, sta determinando condizioni di pericolo gravissime per gli agenti e per gli stessi detenuti. Avevo denunciato, nel corso dell’ultima visita al Penitenziario solo poche settimane fa, l‘assenza di quasi il 90% di personale rispetto alle unità necessarie per una corretta gestione. E senza dimenticare che manca anche da tempo un direttore in pianta stabile mentre finalmente è stato nominato il capo delle guardie con una procedura che va applicata anche alle direzioni sulle quali troppo spesso gli incarichi vengono rifiutati.” Prosegue il deputato dem.
“Tra le altre cose, sempre al termine di quella visita, avevamo evidenziato proprio la situazione di grande difficoltà nel reparto speciale che accoglie detenuti difficili tra cui quello che si è suicidato qualche giorno fa e probabilmente dal detenuto che ieri si è dato fuoco.”
Nel mentre il ministro Nordio, anziché occuparsi del suo ministero lo troviamo in tour per i festival che tenta di difendere la sua “riforma”.
Insomma, non è più accettabile che chi ha diretta responsabilità non intervenga davanti all’evidenza di una situazione gravissima che sta portando a continui episodi come quello di ieri. A questo punto, oltre alle interrogazioni già presentate, porteremo la questione delle carceri sarde nell’aula di Montecitorio e in quella sede non accetteremo più promesse che non siano seguite da atti concreti.”