L’architettura di qualità premiata a Marceddì e nel Sinis
Un’antica torre costiera che diventa un punto di vista privilegiato su mare e lagune. E una sala espositiva dalle pareti traforate che ricongiunge un museo alla natura circostante. L’Osservatorio delle zone umide di Marceddì e la Sala del Paesaggio del Museo archeologico del Sinis sono due delle otto opere che hanno ricevuto il PREMIO IN/ARCHITETTURA Sardegna per il 2023-2026.
Saranno presentate al pubblico sabato 15 giugno all’Hotel Mistral 2 di Oristano, in via XX Settembre, durante un incontro organizzato da IN/ARCH Sardegna e dagli Ordini degli Architetti. L’appuntamento è per le 18. Sono invitati i committenti, i progettisti e le imprese esecutrici dei lavori. Aprirà i lavori il presidente di IN/ARCH Sardegna Andrea Casciu.
Un’alleanza tra mondo della progettazione e mondo dell’impresa per intercettare la qualità nelle architetture costruite: questo sono i PREMI IN/ARCHITETTURA promossi da Istituto nazionale di architettura (fondato da Bruno Zevi) e Associazione nazionale dei costruttori edili.
Dal 2020 i Premi, a cadenza triennale, partono da una fase regionale. IN/ARCH Sardegna seleziona le migliori architetture realizzate nell’Isola, valorizzando tutte le figure coinvolte: committenti, progettisti e imprese.
Quarantasei (su circa 1200 in Italia) le architetture sarde esaminate nell’ultima edizione, con otto vincitrici nelle due sezioni “Nuove costruzioni” e “Riqualificazione del patrimonio edilizio esistente”.
«Non abbiamo una idea precostituita di qualità. Siamo curiosi di tutto ciò che emerge nel panorama regionale», dice Giuseppe Vallifuoco, componente del direttivo IN/ARCH e presidente della Giuria. «La qualità in architettura si riconosce osservandola da punti di vista diversi, senza pregiudizi».
L’Osservatorio delle zone umide di Marceddì nasce alla fine del XVI secolo come torre di guardia. Faceva parte del sistema di fortificazioni voluto dalla Corona di Spagna per difendere l’Isola dalle razzie dei pirati saraceni. Realizzata in pietra basaltica, ospitava una guarnigione composta da un comandante, un artigliere e quattro soldati.