Il 29 giugno del 1951 uscì nelle sale L’asso nella manica (Ace in the Hole), diretto da Billy Wilder.
L’asso nella manica di Billy Wilder: un capolavoro intramontabile
Il 29 giugno del 1951 uscì nelle sale L’asso nella manica (Ace in the Hole), diretto da Billy Wilder. Nonostante oggi sia considerato un capolavoro, all’epoca della sua uscita fu considerato un flop.
Probabilmente, il film era troppo avanti per i tempi e non fu apprezzato dal pubblico. Infatti, la pellicola venne ritirata dalla Paramount e rilanciato successivamente con il titolo “The Big Carnival”.
Billy Wilder, con questo film, racconta proprio il “grande carnevale” o, meglio, il circo mediatico, in cui un fatto di cronaca ottiene una copertura mediatica sproporzionata. Wilder era riuscito ad anticipare la spettacolarizzazione delle tragedie, della morte e della sofferenza da parte dei media, un tema ancora attualissimo.
Con il passare del tempo, tuttavia, il film ha guadagnato una reputazione di cult, venendo rivalutato come un capolavoro del cinema noir.
Trama
“Se le notizie non ci sono, so lavorare di fantasia” è questa una delle frasi pronunciate da Chuck Tatum (interpretato da Kirk Duglas) un giornalista cinico e spregevole disposto a tutto pur di risollevare la sua carriera, ormai in avaria. In attesa di un grande scoop, trova lavoro in una piccola redazione di Albuquerque.
Il suo “asso nella manica” è Leo Minosa, un uomo bloccato in una caverna, a causa di una frana. Con la complicità dello sceriffo e Lorraine, moglie di Leo, (interpretata da Jan Sterling) riesce a rallentare le operazioni di salvataggio riuscendo così a sfruttare la tragedia a suo favore. Tatum riesce a trasformare la tragedia in un “grande carnevale” con giostre, musica e palloncini. Purtroppo il povero Leo muore dopo giorni di agonia.
L’asso nella manica racconta la spietatezza dello scoop, della manipolazione degli eventi e della corruzione, con il solo e unico obiettivo di mettere al primo posto i propri interessi e il proprio successo.
Un tema ancora attuale, dopo 73 anni dall’uscita del film, di un giornalismo sensazionalistico che sfrutta la curiosità e la carica emotiva delle persone, ingigantisce la storia e si fa di tutto pur di tenere la notizia in prima pagina.
Come cantava Giorgio Gaber “Sono tragedie oscene che soddisfano la fame di certi avidi sciacalli” (C’è un’aria-1994).
Nel film si evidenzia, inoltre, l’ipocrisia della società; centinaia di persone come “avvoltoi” si dirigono nel luogo della tragedia disposti anche a pagare pur di partecipare alla “festa”. E come accade nel film, alla fine del “grande carnevale” a piangere il povero Leo rimane solo il padre.
Scheda
Titolo originale: Ace in the Hole
Anno: 1951
Genere: drammatico (bianco e nero)
Regia: Billy Wilder
Cast: Kirk Douglas, Jan Sterling, Robert Arthur, Porter Hall, Frank Cady, Richard Benedict, Ray Teal, Lewis Martin, John Berkes, Frances Dominguez, Gene Evans, Frank Jaquet, Harry Harvey, Bob Bumpas
Giulia Mascia