Loceri, Lanusei, Ilbono: l’edizione 2024 di Sardegna Accessibile
Il progetto Sardegna Accessibile della sezione nuorese dell’I.ri.for di Nuoro finanziato dalla Regione Sardegna e dalla Fondazione Sardegna, ha toccato l’Ogliastra, portando il gruppo, 30 fra ciechi ed ipovedenti, a trascorrere alcuni giorni nella cultura, nella tradizione e nelle bellezze offerte dal territorio.
Esperienze coinvolgenti, con i partecipanti che hanno potuto assistere e poi provare direttamente la manifattura dei culurgiones e dei malloreddus, cimentarsi con la tessitura al telaio, essere coinvolti nel laboratorio di ceramica. Visite guidate poi al museo etnografico ‘sa domu de s’olia’ ed il museo ‘vecchi frantoi’ di Loceri, al parco archeologico di Scerì, ad Ilbono, con le sue particolarissime domus de janas, e al parco archeologico del bosco di Seleni, a Lanusei, per un passeggiata nel bosco di lecci e castagni dove sorge il nuraghe Gennacili, attorniato da oltre 200 capanne, e due tombe di giganti.
Relax poi con la ginnastica del risveglio al mattino e lo yoga alla sera. E grande divertimento con le lezioni di ballo sardo. Le Tenute Gebelias situate nelle colline in prossimità dell’altopiano di Barisardo hanno ospitato la comitiva di Sardegna@ccessibile per una raffinata degustazione di vini
Grande soddisfazione è stata espressa da Gianni Marongiu, presidente dell’I.Ri.For di Nuoro. “L’accessibilità è un requisito imprescindibile per poter parlare di turismo: ogni territorio che vuole essere protagonista nel mercato turistico deve impegnarsi su questo tema.
Questo progetto – ha concluso Gianni Marongiu – che Regione Sardegna e Fondazione Sardegna hanno deciso di finanziare, va a scoprire quelle realtà che prima di altre, con lungimiranza, hanno puntato su questo segmento del turismo comprendendo i vantaggi che può portare a tutta la comunità”.
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