Il 25 giugno celebreremo la collegata ricorrenza dell’elezione dell’assemblea costituente, avvenuta nello stesso 1946, che, per disegnare la strada che avrebbe dovuto fare superare all’Italia la fase più difficile della storia a partire dall’unità in poi, si sforzò coralmente di superare le divisioni di schieramento e di amalgamare le diverse sensibilità per comporre le regole condivise del vivere comune, basate sulla centralità dei valori sociali e multidimensionali della persona, che venivano posti al centro del vivere civile e sui quali si è fondato il futuro di pace e di rinascita dell’Italia.
Tra questi valori vi sono quelli che presidiano la politica degli enti locali, ed in particolare dei comuni. Per costruire il nuovo Stato era necessario riconoscere che gli enti locali fossero addirittura preesistenti allo Stato, così come è nella storia, e che lo Stato ne deve garantire sempre e comunque l’autonomia. E’ tramite la difesa di questi valori che si concretizza la democrazia, e cioè la possibilità che vi sia una classe politica eletta che abbia la responsabilità delle funzioni amministrative proprie di una determinata organizzazione. Ed è innanzitutto il complesso dei Comuni, autonomi e con rappresentanze politiche elette, che costituisce la Repubblica insieme a Province, Città Metropolitane, Regioni e Stato.
Venendo alla nostra amatissima Nuoro e partendo da queste considerazioni, nonché volgendo lo sguardo alla supremazia della Politica come strumento di risoluzione dei problemi della società, ritengo necessario svolgere un ultimo appello a tutte le forze politiche affinché si mettano da parte le divisioni e le logiche particolari e ci si confronti sui progetti per il futuro, sulle idee di sviluppo e sulle attività necessarie per migliorare l’azione di governo, pronti a darci da fare per il bene di Nuoro e del territorio. Ciò nella consapevolezza che governando i processi politici ed i fatti amministrativi si possa fare sempre meglio, come è normale che sia, e che tutto possa essere migliorato, arricchendosi di altri e nuovi punti di vista, anche trovando intese su rivisitazione di programmi ed obiettivi, su traiettorie politiche e sulle forze in campo necessarie per rendere sempre più solida ed efficace l’azione amministrativa. Sarebbe invece molto grave rinunziare alla rappresentanza politica ed al funzionamento del consiglio comunale democraticamente eletto, essendo invece necessario svolgere tutti gli sforzi possibili per garantire alla città la permanenza di una rappresentanza politica che sia responsabile delle funzioni amministrative del nostro Comune.
Andrea Soddu, Sindaco di Nuoro