Oltre i Muri – Volontari a Bancali
Oltre i Muri – Volontari a Bancali. Sabato 8 giugno 2024, alle ore 18:00, nel Centro Culturale Arci – il Colombre, a Sassari, in Via Carso 28 e con ingresso accessibile al 30, mostra, incontro – dibattito sul tema del carcere, promosso dall’Associazione Oltre i Muri, volontari a Bancali ODV con il Colombre Aps e Arci Nord Sardegna.
“Educare _ dal latino educĕre_ condurre fuori / Carcere _dall’aramaico carcar_ sotterrare”, un titolo chiaro che attraverso l’etimo delle parole ci prospetta il tema e l’approccio della serata, dedicata al complesso e delicato tema del carcere, promossa dall’Associazione Oltre i Muri, volontari a Bancali ODV, Il Colombre Aps e Arci Nord Sardegna.L’incontro si svolgerà con diversi momenti che stimoleranno la riflessione arricchendo il dibattito e ampliando gli orizzonti attraverso le opere nate dal progetto Poeti Ambulanti, realizzato da Marco Boscani, Ronnie Orroz, Zuanna Maria Boscani, Joe Perrino con l’associazione OLTRE I MURI – volontari a Bancali ODV e grazie al contributo della Fondazione di Sardegna.
L’associazione OLTRE I MURI – Volontari a Bancali ODV, costituita e attiva a Sassari dal 2018, oltre a svolgere all’interno della Casa Circondariale “Giovanni Bacchiddu” di Sassari Bancali, interventi finalizzati a ridurre le condizioni di bisogno e di disagio individuale e familiare conseguenti allo stato di detenzione, ha come ulteriore finalità quella di favorire “attività di sensibilizzazione e d’informazione sul territorio e nelle scuole sulla situazione nelle carceri e sul tema dei diritti e delle garanzie delle persone nell’ambito del sistema giudiziario” come si legge nello statuto dell’Associazione.
Tale finalità è alla base dell’ideazione e della creazione del progetto POETI AMBULANTI che attraverso incontri pubblici, intende avviare una conoscenza condivisa e una rifleAzione partecipata sull’attuale realtà detentiva nel nostro Paese. I quattro artisti di Poeti Ambulanti hanno riportato in opere pittoriche e in immagini i testi e le poesie scritte dai detenuti in vari Istituti di pena della Sardegna, testi raccolti da Giovanna Maria Boscani e Jo Perrino nel loro impegno costante e nei vari progetti portati avanti negli anni.
Poeti ambulanti perché come dei cantastorie, che grazie alla loro affabulazione nomade trasformavano le storie ascoltate di paese in paese in racconti esemplari, si è voluto privilegiare le narrazioni dei detenuti per cogliere e trasmettere la specificità della condizione detentiva, dei vissuti “ristretti”, al di là delle diversità delle singole realtà esistenziali. Una molteplicità di voci, di storie e esperienze che prendono forma nelle opere di Marco e Giovanna Maria Boscani mentre Ronnie Orroz riporta sulla tela i volti, le espressioni e gli sguardi, nei ritratti di chi, all’interno del carcere, ha deciso di togliersi la vita. Jo Perrino, ha invece tradotto in canzoni i testi, incastonando suoni e parole, un lavoro interrotto a causa dei problemi di salute che il cantautore cagliaritano ha affrontato nei mesi passati, un lavoro che aspettiamo, con impazienza, si completi e si realizzi. I testi e le immagini di Poeti ambulanti ci testimoniano la necessità di andare “oltre i muri”, di far interagire “il dentro e il fuori”, perché lo esige la reale comprensione, non unilaterale e parziale, della nostra condizione di esseri umani.
Una serata stratificata dicevamo, all’esposizione delle opere e alla presentazione del progetto seguira un momento di incontro e rifleAzione sul sistema penitenziario con gli interventi di: Marco Dossoni, promotore di Oltre i Muri ODV , Volontari a Bancali; Marina Maruzzi, presidentessa di Oltre i Muri, Volontari Bancali ODV; Daniele Pulino, rappresentante dell’Associazione Antigone Sardegna e Franco Uda, Presidente Arci nord Sardegna.
Un incontro aperto al pubblico e in cui il confronto e lo scambio saranno l’elemento fondamentale per contribuire a condurre fuori, oltre i muri ciò che il carcere sotterra, per portare ad evidenza che l’Istituto penitenziario è parte della città e le condizioni di vita al suo interno sono indicatori di quanto la nostra democrazia sia o meno in buona salute.