Oschiri, Assemini e Maiorca unite dalla Madre di Dio della Panada
Lo scultore asseminese, Antonino Ruggeri, dona una statua della Madonna della Panada alla Chiesa della Beata Vergine Immacolata del piccolo paese gallurese.
Oschiri. Da oggi anche gli oschiresi possono contare su una figura mariana che esalta il loro piatto tipico, sa panada, un vero gioiello della cultura alimentare sarda. Sì tratta della nuova opera dello scultore ipovedente Antonino Ruggeri, che raffigura la Madonna della Panada, realizzata in omaggio ai Cavalieri e alle Dame d’Onore di Santa Maria della Panada, che 40 anni fa, a Maiorca hanno creato questa figura religiosa.
L’idea di forgiarla è nata perché l’antropologa Veronica Matta ha spiegato allo scultore asseminese, che a Maiorca esisteva una Vergine il cui simbolo era la panada, alimento tipico anche delle Isole Baleari. Così dopo aver realizzato e donato a Don Paolo Sanna della Chiesa di San Pietro, ad Assemini, una scultura lignea raffigurante la Madonna della Panada, ha seguito la via della Panada, arrivando fino a Oschiri :« Ho deciso – spiega lo scultore – di omaggiare Oschiri con questa mia nuova opera in onore di Santa Maria della Panada.
Una statua in ceramica, 65 cm di altezza, in pieno stile sardo, dai lineamenti duri e fieri, che con una mano sorregge il bambin Gesù con un libro aperto e dall’altra mostra una panada». Dopo il suo completamento lo scultore ha voluto donarla a Don Luca Saba che ha accettato di accoglierla nella Chiesa della Beata Vergine Immacolata a Oschiri.
La vocazione della Vergine della Panada e la sua diffusione in Sardegna.
Nacque in modo semplice e spontaneo durante una riunione in una libreria, Jovellanos, il Sabato Santo del 1980, a Palma di Maiorca. Poco a poco, con l’appoggio dei Cavalieri e delle Dame, andò consolidandosi, così che la Vergine si sedette sul trono nell’eremo di San Onorato della montagna di Randa.
La sua diffusione fuori dall’isola di Maiorca, grazie anche allo studio iconografico di Padre Mario Alonso Aguado, si è consolidata grazie all’appoggio dei Cavalieri e delle Dame, e del fondatore Don Francisco Juan Salleras che in Sardegna ha incoronato nel 2018 l’antropologa Veronica Matta, prima Dama de honor di Santa Maria della Panada per l’inchiesta Panada on the road che ha unito la Sardegna alle isole Baleari nel nome della panada e dopo qualche anno, nel 2021 Carlo Matta, primo cavaliere dell’ordine per aver diffuso l’antica arte della panada.
L’omaggio dei poeti isolani
«Ho movimentato – dichiara Ruggeri amici, poeti e intellettuali, come l’amico Lussorio Cambiganu, poeta di Pattada, e Angelo Carboni “Angheleddu”, grande intellettuale di Pattada, ex assessore alla cultura, specializzato in storia e in linguistica della Sardegna oltre che uomo di fede cristiana che, da 20 anni, combatte contro la Sla e comunica con gli occhi ed una tastiera digitale che traduce e lettere in suoni, dando voce al pensiero. Così hanno trovato espressione le sue parole di pace e umiltà e conforto in sostegno della Madonna. :«La Madonna della panada – dichiara Veronica Matta – incoraggia il dialogo, l’amicizia e la cultura, e l’opera di Ruggeri – parafrasando la bellissima poesia di Lussorio Cambiganu – accarezza i mari delle due isole lontane, accorciandone le distanze e unendole – perché – sono bagnate dallo stesso sentimento verso la Vergine.
Da 40 anni, a Maiorca, nel periodo pasquale i cavalieri celebrano l’eucarestia e il culto mariano con i balli popolari maiorchini e la produzione di panadas, protetti nell’eremo da Padre Miquel Mascarò. A luglio – conclude Matta – una delegazione di giovani Caballeros arriverà in Sardegna per suggellare il gemellaggio tra le isole in nome di Nostra Signora della Panada».
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