Per vincere a Sambuci, a Canterano e a Gorga De Pierro punta sulle donne
L’Italia dei Diritti – De Pierro candida a sindaco Irene Pastore aSambuci e Anna Nori a Canterano sostenute da liste tutte al femminile. A
Gorga schiera ben 5 donne ai primi posti _
Roma, 6 giugno 2024 – In occasione delle elezioni amministrative del
2024, a cui partecipa con una propria lista in molti comuni, il
movimento Italia dei Diritti – De Pierro, fedele alla sua linea politica
da sempre orientata a tutelare i diritti delle donne, ha fatto
registrare tra i candidati una cospicua presenza femminile. Da anni la
compagine partitica che fa capo al giornalista romano Antonello De
Pierro è in prima linea contro la violenza di genere e si batte per un
intervento integrativo del legislatore sull’art. 612 bis, che ha
introdotto il reato di stalking, ritenuto insufficiente per arginare
significativamente il fenomeno. De Pierro ha partecipato a un’infinità
di manifestazioni a tema, in cui ha sempre espresso con fermezza il suo
punto di vista personale, che ha poi fatto diventare una battaglia
basilare della formazione politica che presiede. Una piaga sociale, che
solo in casi estremi degenera nel femminicidio, ma fa registrare
quotidianamente violenze fisiche e psicologiche che spesso vengono
sottovalutate, tra la quasi indifferenza delle istituzioni, pronte però
a stigmatizzare ed ergersi sul proscenio mediatico ogni volta che le
cronache accendono i riflettori su eventi esiziali, che vanno a
incrementare la lugubre contabilità di donne uccise e che spesso
potevano essere evitati se la produzione normativa fosse stata già
corroborata sotto il profilo dell’efficacia con le proposte promananti
da De Pierro e dall’IdD, per lo più mirate alla prescrizione di misure
di supporto psicologico preventivo, oltre che repressive, nei confronti
di alcune tipologie di stalker. E se a parere del leader del movimento
l’impianto normativo è ancora molto lacunoso per dispiegare effetti
adeguati e concreti, dall’altro egli stesso ammette che molti passi in
avanti sono stati compiuti, ma ancora tanto deve essere fatto al di
fuori dell’alveo penalistico, soprattutto sotto il profilo culturale. La
sfida principale, secondo De Pierro, si gioca proprio in campo
culturale. E’ la cultura del rispetto per la donna che spesso fa fatica
a farsi largo anche in alcuni contesti istituzionali. A questo proposito
i riflettori dell’Italia dei Diritti – De Pierro sono puntati da tempo
sul rispetto delle quote di genere nella formazione dell’organo
esecutivo delle amministrazioni comunali, specie dei comuni sotto i 3000
abitanti, dove spesso le norme sono disattese dai sindaci in fase di
nomina della giunta. Una battaglia che il movimento sta conducendo senza
se e senza ma per mezzo del responsabile nazionale per la Politica
Interna e segretario provinciale romano Carlo Spinelli, al quale il
leader ha affidato il compito di monitorare e denunciare il fenomeno,
come è stato ribadito anche nei comizi tenuti in questi giorni a
sostegno dei vari candidati, l’ultimo a Gorga, dove l’argomento è stato
affrontato da Spinelli e dallo stesso De Pierro, riscontrando molta
approvazione tra il pubblico di un comune dove peraltro le quote rosa in
giunta comunale sono state rispettate e dove l’IdD apre la lista a
sostegno del candidato a sindaco Paolo Nanni con ben 5 donne ai primi 5
posti, che sono nell’ordine Alexsia Crialesi, Simona Zanella, Floriana
Ventura, Ylenia Massimini e Beatrice Marchica.
“_Se non sono prima le istituzioni a dare l’esempio non possiamo poi
lamentarci se il rispetto delle donne fa registrare standard da Medioevo
o da paesi islamici, che spesso contribuiscono alla degenerazione
violenta con esito fatale_”. E’ questo il ritornello concettuale
ripetuto fino alla nausea dal presidente De Pierro e da Spinelli.
E proprio per corroborare il messaggio identitario del movimento in
afferenza alla tutela dei diritti delle donne De Pierro ha voluto
fortemente, come già avvenuto in passato, la composizione di alcune
liste tutte al femminile. Infatti, dopo aver incassato l’approvazione
del direttivo, sono state formate le liste totalmente rosa di Sambuci e
Canterano, nelle quali figura un uomo solo perché la norma in vigenza
lo impone.
A Sambuci, dove già nel 2019, era stata presentata una lista composta
da solo donne, che vedeva candidata a sindaco Dantina Salzano, la quale
ottenne un risultato plebiscitario, se si considera che era formata da
nessun candidato residente a Sambuci, ed entrò in consiglio dove,
insieme agli altri consiglieri eletti nelle file dell’Italia dei Diritti
– De Pierro, tra cui si distinse particolarmente Maria Condrò, diede
vita a una durissima opposizione all’allora sindaco Francesco Napoleoni,
che portò poco più di una anno dopo alla caduta dello stesso. A
Sambuci si concretizzò quel nuovo modo di fare politica che il
presidente De Pierro aveva introdotto nella Valle dell’Aniene dopo
essere entrato nell’assemblea consiliare di Roccagiovine l’anno
precedente.
Quest’anno per vincere a Sambuci De Pierro si è affidato alla
vicesegretaria provinciale di Roma Irene Pastore, candidata a sindaco e
sostenuta da una squadra di donne agguerrite, molte delle quali si sono
già distinte nei territori di competenza, in cui rappresentano l’IdD.
Capolista è Chiara Granello, l’insegnante padovana che, supportata
dalla stessa Pastore, sua collega nell’alveo scolastico, sta inanellando
una serie interminabile di risultati in qualità di responsabile per il
XV Municipio di Roma, dove le condizioni del quartiere sono notevolmente
migliorate proprio grazie all’attività incessante di monitoraggio
svolta dagli esponenti dell’Italia dei Diritti – De Pierro, tra cui
Edoardo Aduani e Katia Simeoni, vice della Granello nell’organigramma di
quel territorio. Un elenco di grande spessore che vede a seguire Monica
Persiani, storica dirigente del movimento di De Pierro, e la già citata
Maria Condrò, che si ripresenta agli elettori di Sambuci per chiedere
il consenso necessario per ripetere la positiva esperienza già vissuta
tra gli scranni consiliari del suggestivo borgo della Valle del
Giovenzano, In lista anche Simona Zanella e Beatrice Marchica,
responsabili rispettivamente per i Municipi romani VII e VI, seguite da
Maria Alba Maiorana, vice responsabile per il XIV Municpio capitolino.
Ai più non sfugge la presenza della nota Mary Gaetani, titolare di uno
dei più gettonati centri estetici del litorale romano.
Alla carica di Primo Cittadino per Canterano l’Italia dei Diritti – De
Pierro schiera l’ex modella Anna Nori, nota organizzatrice e
presentatrice di eventi di moda. Nella lista tutta al femminile spiccano
i nomi della capolista Marina Tavano, responsabile per il III Municipio
di Roma, della responsabile per Guidonia Montecelio Alexsia Crialesi,
dove è attentissima nel denunciare ogni criticità territoriale, di
Floriana Ventura e Ylenia Massimini, rispettivamente responsabili per
l’XI Municipio di Roma e per l’Area del Lago di Bracciano, dove vigila
sull’operato delle amministrazioni di Bracciano, Anguillara Sabazia,
Trevignano Romano e Manziana.
De Pierro non nasconde la sua soddisfazione: “_Sono orgnoglioso del
gruppo numeroso e compatto che si sta formando sotto il simbolo del
nostro movimento. Sono sempre più numerosi coloro i quali ogni giorno
sposano il nostro progetto etico e legalitario e si avvicinano al nostro
movimento, dove trovano risposte che altre forze politiche non offrono
più. I cittadini ormai sono sempre più abbandonati nella tutela dei
loro diritti e diventano sempre meno elettori, affondando in un mare di
delusione e disertando le urne. Noi nel nostro piccolo queste risposte
le diamo e se un diritto viene negato facciamo le barricate .Buona parte
della rappresentanza politica odierna raccoglie consensi da elettori
incastrati in percorsi clientelari o da un humus subculturale in cui la
propaganda del nulla riesce ad anestetizzare le coscienze e ad
attecchire. I cittadini liberi tendono sempre più ad allontanarsi
dall’elettorato attivo e questa è una grande sconfitta per l’Italia
intera. Io non mi arrendo e voglio credere ancora in una palingenesi
peninsulare.
Nelle elezioni amministrative la nostra competenza si
scontra con una logica ancora più deleteria, quella del voto familiare.
I consigli comunali, specie nei piccoli comuni, sono pieni di figuranti
della politica, seduti su quegli scranni solo perché appartenenti a
famiglie numerose, ma che durante un intero mandato si limitano ad
alzare la mano per votare senza far registrare alcun tipo di attività.
Di fronte a queste realtà deprimenti spesso i nostri candidati, pur se
capaci di amministrare, restano fuori dai consessi consiliari. E questo
va a svantaggio degli stessi corpi collettivi che si sono piegati a
queste logiche paradossali. Dovunque i nostri candidati sono stati
eletti hanno sempre dimostrato di poter portare un valore aggiunto a
quel territorio. E’ per tutelare quei cittadini i quali, pur volendosi
opporre a certe logiche, sono costretti ad arrendersi, che ho creato
l’opposizione ombra.
Mi piange il cuore quando quasi quotidianamente mi
trovo a parlare con abitanti, specie di piccoli comuni, che disperati
sono in balia di maggioranze frutto di aggregazioni di consensi
familiari. Ed è esilarante assistere a scaramucce tra candidati che
vantano record di preferenze acquisite solo per meriti procreativi dei
loro antenati e quasi mai per capacità. Se poi si fa una disamina della
loro attività nei consigli ci si imbatte spesso in zero interventi e
totale inerzia operativa. Tutto ciò permette ad alcuni di poter
espletare un’attività gestionale di tipo feudale. La nostra azione
politica mira a scardinare tutto ciò. L’esercito dei nostri consiglieri
ombra registra sempre nuove adesioni e si stanno formando squadre di
controllo territoriale sempre più attive e organizzate anche nei
piccoli comuni. Pertanto il fatto di essere dentro o fuori dalle
istituzioni diventa quasi ininfluente. Tutelare i cittadini da gestioni
poco virtuose è la nostra missione. Pertanto i nostri riflettori
saranno sempre accesi.
Pertanto, a prescindere da chi vincerà e dal
fatto di entrare a far parte o meno dei consigli comunali chi
amministrerà virtuosamente riceverà il nostro plauso e la nostra
approvazione, chi non risponderà ai nostri standard valutativi dovrà
subire la nostra critica e le nostre azioni mediatiche e istituzionali a
tutela della collettività. Che piaccia o no noi saremo sempre presenti.
Chi soffre la nostra presenza dovrà farsene una ragione. Perché chi
amministra con competenza e nell’interesse collettivo ha un rapporto
ottimo con noi, vedendoci come una forza politica utile al territorio.
Mi piace sottolineare una cosa che mi ha dato grande soddisfazione, che
conferma tutto ciò.
Qualche sindaco, il quale ha avuto modo di
amministrare con noi, mi ha chiamato offrendomi un posto in lista a
qualche nostro candidato qualora avessimo deciso di non presentare la
nostra lista in quel comune. Sono certo che noi diamo fastidio solo a
chi non è capace oppure non vuole amministrare nell’interesse dei
cittadini. Ebbene per quella tipologia di amministratori, che non amo
chiamare politici, ma politicanti, credo che la pacchia sia davvero
finita. L’Italia dei Diritti non farà sconti a nessuno”.