Polizia Penitenziaria: a Catania l’USPP prima visita il circondariale di Bicocca e poi incontra gli allievi agenti e vice ispettori e presso la scuola di formazione di San Pietro in Clarenza
Giornata intensa quella di ieri per il Presidente dell’Unione Sindacati di Polizia penitenziaria (USPP) Giuseppe Moretti Presidente sceso da Roma insieme al Vice Presidente Francesco Laura che, accompagnati dal Segretario Nazionale Francesco D’Antoni e da molti dei dirigenti della Sicilia, hanno prima effettuato una visita sui luoghi di lavoro presso la Casa circondariale di Catania Bicocca e poi si sono recati presso la Scuola di Formazione e aggiornamento di San Pietro in Clarenza dove hanno incontrato gli allievi Agenti e i Vice Ispettori che stanno frequentando i rispettivi corsi di formazione.
L’attenzione si è rivolta a verificare la salubrità dei luoghi di lavoro del circondariale catanese che come dichiara il Presidente Moretti “si presenta con diverse problematiche strutturali a cominciare dalla assenza di una caserma e di uno spaccio funzionante e che, a livello di manutenzione generale, richiederebbe interventi straordinari per eliminare le infiltrazioni presenti in alcuni ambienti di lavoro ed in particolare presso la mensa dei detenuti”.
Per lo stesso rappresentante “Bicocca rispetto al vecchio carcere di Piazza Lanza è un carcere dove episodi di aggressione sono minimi. Da inizio anno risulterebbe un solo caso, ma ciò anche grazie alla professionalità del personale del circondariale catanese che anche se sotto organico del 25% nel ruolo degli agenti (su 201 da DM ne sono amministrati 178) a causa dell’impiego del NT provinciale (composto da 120 unità) che “drena” 36 unità del ruolo agenti dall’interno dell’istituto. Troppo poche se si considera che si tratta di un istituto dove sono ristretti solo detenuti c.d. A.S e dove anche il piano ferie consentirà al personale di usufruire solo di 15 giorni laddove lo stress lavorativo dovrebbe essere moderato almeno da un periodo più congruo di congedo”.
“A Bicocca” prosegue Moretti “nello specifico i detenuti presenti sono oggi 204 su una capienza regolamentare di 138 unità e una tolleranza di circa 250 detenuti. Ricordiamo con l’occasione che come Uspp ha chiesto intervento per il ripristino della sicurezza e della legalità nelle carceri sovraffollate, con oltre 63.000 detenuti su una capienza di 51357 posti compresi 3000 attualmente inagibili con istituti che superano il 150% di tasso di sovraffollamento, mentre in servizio ci sono circa 36000 unità su una pianta organica di poco inferiore alla 42000 unità totalmente insufficienti rispetto a quelle effettivamente necessarie che, secondo uno studio del DAP del 2018, dovrebbero essere 57.000.
Dopo la visita il Presidente USPP insieme a tutti gli altri delegati, ha incontrato gli allievi agenti del 183° corso e i vice ispettori presso scuola di San Pietro in Clarenza dove oltre a presentare l’offerta di tutela e i servizi messi a disposizione dall’organizzazione, ha illustrato ai partecipanti le principali rivendicazioni dell’organizzazione ed in particolare la necessità che “si dia seguito in primo luogo ad arruolamenti straordinari e massicci anche riducendo il corso di formazione degli allievi, a misure urgenti per riportare ordine e sicurezza registrando già alcuni successi rispetto alle rivendicazioni portate avanti come l’istituzione di un reato specifico per chi organizza, promuove e partecipa a rivolte in carcere e come l’istituzione dei G.I.O. (gruppo di Intervento operativo), ma anche rispetto all’emanazione di un manuale operativo che consentirà interventi omogenei in materia ripristino delle legalità e del rispetto delle regole penitenziarie. Sono stati richiesti più strumenti tecnologici come i dissuasori elettrici (taser) body cam a tutela del personale sugli interventi operativi necessitati, ovvero formazione e mezzi destinati a contrastare l’aumento dell’introduzione di sostanze stupefacenti anche attraverso il contrasto all’uso dei droni e con l’incremento delle unità cinofile.
Più in generale augurando ai neo agenti che entreranno in servizio a luglio pv, l’USPP si è impegnata a far ottenere migliori condizioni di lavoro, con un servizio che corrisponda a quanto prevede il contratto, ovvero le sei ore e non le 12/14/16 ore per turno come succede sempre più frequentemente e riconoscere il disagio lavorativo del personale attraverso incentivi specifici”.
Incontri pieni di significato in cui abbiamo spiegato il nostro modo di tutelare la Polizia Penitenziaria a 360° rappresentando tutta la categoria dall’ultimo agente al primo dirigente superiore.