Dopo New York, Berlino, Stoccarda, Dublino, Valencia e Madrid arriva al Teatro Massimo di Cagliari lo spettacolo The Dress of Memories.
Dopo una lunga e prestigiosa tournée internazionale che in queste settimane ha toccato New York, dove ha debuttato lo scorso 25 aprile all’Istituto italiano di cultura di Park Avenue, Berlino, Stoccarda, Dublino, Valencia e Madrid, si chiude sabato 1 giugno con una doppia recita alle ore 20 e alle ore 22 al Teatro Massimo di Cagliari il cammino dello spettacolo The Dress of Memories, ultima produzione teatrale della Compagnia B di Alice Capitanio, centro di produzione specializzato in teatro performativo contemporaneo.
Uno spettacolo teatrale e musicale dedicato alla condizione dell’addio, esplorataattraverso un mondo sospeso tra ciò che si è stati e si è e ciò che si diventerà.
“The Dress of Memories – scrive Alice Capitanio nelle note di regia – si concentra sul momento esatto in cui l’ordinaria esistenza che ci tiene saldamente legati alle nostre vite viene stravolta in modo irreversibile da eventi al di là del nostro controllo, mettendo fine a come eravamo. Esplora il delicato equilibrio tra il desiderio di conservare la vita che si conosce e la necessità di partire e cambiare, tra l’illusione di eternità e la crudeltà dell’addio”.
Il lavoro ha già avuto una prima edizione nel 2019 ed è stato in tour in diversi paesi come la Francia, la Russia e il Qatar. Nel 2023 The Dress of Memories ha ottenuto il sostegno del Ministero italiano della cultura e del programma SIAE Per chi crea.
La tournée è realizzata con il sostegno del MiC e di SIAE, nell’ambito del programma Per Chi Crea e con il contributo della Regione Sardegna e della Fondazione di Sardegna.
Scritto e diretto da Alice Capitanio The Dress of Memories porta in scena Agnese Fois, Emanuele Bosu, Roberta Crivelli, Leonardo Tomasi con i costumi di Filippo Grandulli. Assistente alla regia e organizzazione Elena Piseddu, responsabile di produzione Luca Sorrentino.
La tournée. Dopo la tappa newyorkese lo spettacolo ha affrontato a maggio una lunga tournée europea ed è andato in scena il 7 a Berlino nel Theater Expedition Metropolis, il 9 al Theater Atelier di Stoccarda, il 16 allo Smock Alley Theatre di Dublino, il 21 nella Scuola statale italiana di Madrid, il 26 a Valencia.
Note di regia. Una donna ricorda il momento in cui il marito si prepara a compiere un passo verso l’ignoto, il suo futuro è la guerra, ma poco prima di partire entrambi si attardano tra i ricordi evocati dall’abito della donna. Nella cultura della Sardegna, l’abito della tradizione illustrava nella sua tessitura i segni del vissuto di colui che lo indossava.
Il vestito diventa il testimone silenzioso di eventi e storie personali, capace di contenere tra le sue trame le vicende della vita quotidiana, i fili intrecciati dell’amore e della morte.
Uno spettacolo teatrale e musicale dedicato alla condizione dell’Addio, esplorata attraverso un mondo sospeso tra ciò che si è stati e si è e ciò che si diventerà.
Lo spettacolo si concentra sul momento esatto in cui l’ordinaria esistenza che ci tiene saldamente legati alle nostre vite viene stravolta in modo irreversibile da eventi al di là del nostro controllo, mettendo fine a come eravamo.
The Dress of Memories si dipana come un viaggio emozionale attraverso i confini del dolore e della resilienza umana, in cui i protagonisti si trovano a confrontarsi con l’amara realtà della separazione che determina trasformazione. Esplora il delicato equilibrio tra il desiderio di conservare la vita che si conosce e la necessità di partire e cambiare, tra l’illusione di eternità e la crudeltà dell’addio.
I personaggi si misurano con l’incertezza del futuro tra paure e speranze, aggrappandosi al passato e ai loro ricordi. La chiamata al fronte, sebbene sia la ragione dichiarata per la separazione fisica, diventa il palcoscenico su cui si dipana la tensione dell’impermanenza, il dramma della precarietà di qualsiasi condizione umana.
Attraverso una mescolanza di poesia, musica e movimento scenico, la performance esplora i confini dell’animo umano e offre uno sguardo sulle sfide universali legate alla necessità di affrontare la separazione