La pagina del più celebre instagrammer di Cesena ospiterà tre video-clip di Marco Giangrandi. Da una parte il candidato sindaco dall’altra il prototipo del ‘maranza’: “Non ho chiesto ai giovani di sostenermi, ma solo di esercitare il loro diritto al voto”.
“Questo é P.O.V”. Il “ciclone Pasini” irrompe nella campagna elettorale
“Questo é P.O.V. e io sono Pasini!”. Che cosa c’entra il “grido di battaglia” del più sarcastico instagrammer di Cesena con la campagna elettorale per le Comunali? C’entra eccome.
A gettare un ponte verso l’universo “Young” ci ha pensato Marco Giangrandi, candidato sindaco di “Cittadini al centro” che, per uscire dagli schemi dell’ordinaria comunicazione elettorale, ha scelto una piattaforma molto nota nell’universo social. Obiettivo: promuovere tra i giovani la sua idea di politica.
“Sappiamo già – spiega Giangrandi – che, nel prossimo fine settimana, molti giovani purtroppo diserteranno le urne. E’ un vero peccato perché ogni neo-elettore che non vota é una sconfitta per la politica. Il coinvolgimento delle nuove generazioni é uno dei punti centrali del nostro programma elettorale perché le scelte del futuro non possono non riguardare chi quel futuro lo vivrà. Abbiamo provato ad organizzare tanti eventi, ma i giovani hanno i loro codici ed i loro linguaggi e, quando sentono parlare di comizi elettorali, subito si scherniscono e passano oltre”.
“Per questo – prosegue il candidato sindaco – con Federico Pasini, ci siamo inventati uno spazio social in cui dialogare direttamente con i ragazzi. Sfruttando la sua piattaforma di oltre 15mila followers, perlopiù cesenati, gli ho chiesto di aprirci una finestra di dialogo, dove potermi confrontare con tutti, dagli studenti ai ‘maranza’. Il risultato sono tre video-clip che, tra il serio e il demenziale, rappresentano una sorta di esperimento sociale, un estremo tentativo di confronto con una generazione che giudica la politica con pregiudizi e luoghi comuni. A loro non ho certo chiesto di votarmi, ma semplicemente di esercitare il loro supremo diritto a partecipare alla vita istituzionale, esprimendo l’8 e il 9 giugno una preferenza. Gli esiti? Se ne ho convinto almeno uno – conclude Giangrandi – ne é valsa la pena”.