Sardegna. Sanità, Tilotta (PD): Situazione disastrosa, Mef e Governo tengano conto dei danni ereditati e dotino di fondi supplementari la Regione
Palermo, 5 giugno 2024. “È caos sanità nella Regione Sardegna, occorre approvare con urgenza i bilanci e riorganizzare le ASL e il centro di prenotazioni su base territoriale e, mentre il governo Todde lavora in una situazione di fragilità, cercare di capire come dare risposte ai cittadini. Intanto, il Mef e il Governo nazionale lavorino a scongiurare che la situazione degeneri ulteriormente, dotando di fondi supplementari per la Sanità la Regione Sardegna in un momento in cui l’isola rischia di perdere persino decine di milioni per la ristrutturazione degli ospedali che non sono stati programmati”. Lo afferma in una nota Lidia Tilotta, candidata indipendente nelle liste PD alle elezioni europee dell’8 e 9 giugno prossimi per la circoscrizione Isole.
“Una situazione già grave è stata peggiorata negli ultimi anni dalla gestione della passata giunta di centrodestra, che con i suoi tagli e le sue scelte pare abbia voluto deliberatamente agevolare il privato. Mancanza di medici di medicina generale e di pediatri, personale degli ospedali ridotto all’osso, liste d’attesa infinite sono solo la punta dell’iceberg – prosegue Tilotta -.
In Sardegna, le Case di comunità che avrebbero dovuto partire già qualche anno fa al momento sono un nulla di fatto, e i centri delle aree interne non possono contare su strutture ambulatoriali di riferimento (molti medici rifiutano di spostarsi tanto lontano), costringendo i pazienti a recarsi nelle grandi città. Mancano risorse per permettere un numero maggiore di visite specialistiche in prossimità dei territori di necessità. Non esiste una rianimazione pediatrica, né un ospedale pediatrico e, in caso di necessità, i bambini sono caricati su voli militari e dirottati verso grandi strutture come il Gaslini di Genova o il Bambini Gesù a Roma. Bene, intanto, che la Commissione Sanità abbia incontrato l’assessore Bartolazzi: la sanità pubblica è prioritaria, difendiamola dai tagli.”
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