Si è conclusa con gran successo la decima edizione del festival IRONIK, con ospiti tanti big del panorama nazionale e internazionale.
Il Festival Ironik chiude la sua decima edizione in positivo. L’evento che anno dopo anno cresce sempre di più, con l’obiettivo di abbracciare il territorio in cui è nato, ha festeggiato il suo decimo compleanno con ospiti d’eccezione, che, dal primo pomeriggio sino a tarda notte, hanno reso questo anniversario indimenticabile. Il Museo Archeologico e Paleobotanico di Perfugas, ha ospitato ancora una volta l’associazione Sonos & Sounds, concretizzando la fusione tra antico e moderno e regalando al pubblico esperienze sensoriali uniche. Synth Pop, Avant -pop, Urban dance, Drone, Techno, Elettronica e tanto altro, hanno fatto danzare centinaia di persone, mosse dalla passione per la musica.
Tante cose sono cambiate in 10 anni, ma tra le tante difficoltà, paradossalmente, il festival è cresciuto, diventando un punto di riferimento per festival alternativi della nostra Isola. Nel corso degli anni, Ironik, si è istituzionalizzato: ha scoperto gli spazi del MAP di Perfugas e del nostro territorio, ha ritrovato un pubblico attento e affezionato, senza mai perdere il gusto per le proposte più alternative e la ricerca, per una musica da ballare e da ascoltare.
La line up di questa decima edizione si è rivelata vincente: eclettismo
puro, innovazione e grande libertà artistica, live e djset, dal tramonto a notte fonda. É Hilmar Arnason ad aprire con un bel set introduttivo, esteso e ricercato. A seguire, Angela Colombino, il suo ultimo disco, É Festa!, è stato osannato in modo trasversale dalla critica e quindi, in tanti hanno atteso la sua performance. Fabio Tallo, si è esibito accompagnato dalle sue macchine e loop station, offrendo al pubblico un live fresco ed eterogeneo, in piena chiave Drone e Dub Techno. Sonic Pulse, il duo formato da Max Scanu b2b Simone Soya, si è esibito in due step: al tramonto e alla chiusura del festival.
Per i nostalgici della Club Culture, sono stati momenti di pura magia. Direttamente dal Nord dell’Islanda, precisamente da un piccolo paese riscaldato solo dalle luci dell’aurora boreale, The Hunk of a Man, membro fondatore della band di musica elettronica GUS GUS, si è esibito completamente al buio, deliziando il palato dei presenti con la sua elettronica ricercata e cerebrale, tenendo fede al solito approccio Iceland music. Kabaret Maker, un uragano di perdizione sonora, con il suo stile unico e difficile da definire, ha alzato i ritmi e preparato il campo per il padrino del sound electro rap americano AFRIKA BAMBAATAA. Classe 1957, originario del Bronx, ha aperto il suo tour Europeo proprio alla decima edizione del festival Ironik, accompagnato dal leggendario James Austin Whipper, meglio conosciuto con il suo nome d’arte, Prince Whipper Whip, artista urban dance, di origine portoricana.
Per tutta la durata del festival, gli spazi del Museo, si sono trasformati in veri e propri laboratori di idee e si sono rivelati un’importante vetrina per le eccellenze eno-gastronomiche anglonesi, ospitando diversi stand di artigiani e produttori. Dal Laboratorio Tessile Il Fuso, di Andrea Serra, ormai noto in tutta l’isola per le sue realizzazioni uniche, sino ad arrivare ai prodotti tipici locali, come la birra artigianale Canesciolto, il vino Deperu Holler, il formaggio della Cooperativa Pastori Perfughesi, i gelati artigianali di Oriolos e i deliziosi biscotti di Gustos Antigos de Ciccia.
Ironik Festival si conferma dunque come un evento di grande rilevanza culturale, in grado di unire arte, musica e sostenibilità ambientale. L’Associazione Culturale Sonos & Sounds, che da anni porta avanti il progetto, si prepara per l’undicesima edizione, con tante sorprese e con una line up spaziale.
Ironik festival è stato realizzato, con il sostegno del Comune di Perfugas, della società Sa Rundine, della Proloco di Perfugas, di Salude & Trigu e grazie alla collaborazione con tante realtà locali.
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