Sviluppo di una rete di laboratori domestici di produzioni agroalimentari tipiche: l’esempio del Fatu in domo, un modello da replicare
Al via il I° Incontro di animazione territoriale per la creazione di una rete di laboratori domestici di produzioni agroalimentari tipiche, promosso dall’Unione dei Comuni “Area Interna di Troina” in collaborazione con l’associazione culturale e di promozione sociale Sa Mata, l’albero delle idee che in Sardegna anima il progetto Fatu in domo (fatto in casa).
Quattro le tappe in cui saranno coinvolti ben 14 amministrazioni (Troina, Cerami, Gagliano Castelferrato, Nicosia e Sperlinga Catenanuova, Regalbuto e Agira Nissoria, Assoro e Leonforte, Villarosa, Calascibetta e Valguarnera Caropepe) suddivise in 4 sub aree. Gli incontri avranno luogo a partire da lunedì 17 giugno nel Comune di Valguarnera per la Sub Area Sud dalle ore 18:00 presso l’aula consiliare; martedì toccherà a Catenanuova per la Sub Area Centro Est, mercoledì 19 sarà la volta del Comune di Nicosia per la Sub Area Nord e infine la IV° tappa sarà per giovedì 20 giugno e vedrà protagonista il territorio di Assoro per la Sub Area Centro Ovest.
Ad animare gli incontri l’antropologa sarda Veronica Matta che illustrerà la valorizzazione dei prodotti agroalimentari tipici con la sicurezza alimentare delle microimprese domestiche, che generano economia e strategie contro lo spopolamento nelle comunità rurali della Sardegna. «Un laboratorio quello siciliano che ha l’ambizione – dichiara la dott.ssa Matta – di proporre un nuovo modello del fare impresa sostenibile, buono e giusto. Per cercare di sintetizzare lo scenario che da qualche anno abbiamo preso in riferimento in Sardegna, quello domestico appunto, – continua Matta – possiamo forse affermare di assistere ad un incremento del lavoro indipendente e di autoimpiego, svolto all’interno delle mura domestiche. In prevalenza si tratta di lavoro indipendente femminile. Sono donne imprenditrici che, nella maggior parte dei casi, coinvolgono anche la figura dei familiari (coniuge, nonni, genitori, figli, fratelli, sorelle, nipoti, zii, suoceri, nonni del coniuge, cognati, zii del coniuge, nipoti del coniuge) che diventano coadiutori della ditta individuale. Sulla base di queste premesse è quindi facile comprendere come mai il recente emergere delle imprese domestiche agroalimentari di produzioni tipiche, targate Fatu in domo, si sia venuto a innestare non solo in Sardegna, grazie unicamente ai regolamenti comunitari in materia di igiene degli alimenti, dell’Unione Europea. Un fenomeno – conclude l’antropologa – quello delle imprese domestiche agroalimentari che richiede di essere elaborato con strumenti necessari a comprendere l’impatto sociale che esse hanno nella nostra economia e nella cultura d’impresa».
«Un incontro formativo e informativo del “fare impresa in casa” – dichiara Alfio Giachino, Presidente dell’Unione dei Comuni (Area Interna Troina) che da un lato sottolinea la forte identità agroalimentare dell’area interna di Troina, e dall’altro delinea un percorso per la sperimentazione di politiche territoriali sostenibile, partecipato delle aree urbane e rurali. Un’occasione per apprendere e sviluppare soluzioni per i nostri territori».
«Un progetto pilota in cui crediamo fortemente – dichiara Salvatore Buscemi, Presidente del Consiglio dell’Unione dei Comuni (Area Interna Troina), consapevoli che uniti e attraverso il coinvolgimento dei principali attori della filiera saremo più forti anche nel mercato».