Non si arresta l’onda suicidaria nelle carceri del nostro Paese, è di ieri sera l’ennesimo suicidio. Un giovane di 21 anni della provincia di Salerno verso le ore 22 circa, si è tolto la vita impiccandosi nella doccia presso la casa circondariale di Paola. Il ragazzo avrebbe finito di scontare la sua pena nel maggio del 2027.
21enne salernitano si toglie la vita in carcere
Questo è il 49esimo suicidio tra i detenuti dall’inizio dell’anno, unitamente al suicidio di cinque poliziotti della penitenziaria. Il LI.SI.PO. ed il PNFD, si uniscono all’immenso dolore della famiglia del giovane detenuto che si è tolto la vita. A tal riguardo il LI.SI.PO. / PNFD in considerazione dell’elevato numero dei suicidi avvenuti, chiedono ai signori del “palazzo romano” quale strategia di contrasto è stata messa in campo dal ministro competente?
Il governo cosa ha fatto e cosa intende fare per debellare l’onda suicida che miete sempre più vittime? Giova altresì evidenziare che le scriventi organizzazioni sindacali per la delicata tematica cui trattasi hanno tenuto anche manifestazioni di protesta al fine di sensibilizzare ancor più chi è preposto alla risoluzione della delicata problematica. Ad oggi a giudizio del LI.SI.PO. / PNFD – hanno concluso de Lieto / Picardi – nulla è cambiato, ed il numero dei suicidi sale sempre più in alto.
Il LI.SI.PO. ed il PNFD tenuto conto dei tanti suicidi verificatosi nelle forze di polizia, considerato l’insuccesso dei governi precedenti e perché no, anche dell’attuale, chiedono al Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana di adoperarsi per la risoluzione della delicata problematica sopra evidenziata che ha registrato tantissimi suicidi. Signor Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana, troppe mamme, troppe mogli e figli di tanti servitori dello Stato piangono i propri cari che si sono suicidati.
Roma,1 luglio 2024