A Cagliari coperta la targa dedicata ai giusti che salvarono vite umane durante il massacro del 7 ottobre 2023 – l’Associazione Chenàbura denuncia l’atto antisemita
L’associazione Chenàbura Sardos Pro Israele si chiede a chi può dar fastidio la targa in ricordo del Pogrom del sette ottobre 2023 e degli eroi che rischiarono la propria vita per salvare i civili chiunque essi fossero, dalla furia di Hamas.L’associazione Chenàbura Sardos Pro Israele durante un’occasionale visita al Giardino dei Giusti tra le Nazioni dei sardi da lei ideato e promosso in collaborazione con la Fondazione Siotto di Cagliari e per decisione unanime con la stessa Fondazione posto all’interno del cortile della sede della Istituzione Culturale, si è accorta che la targa dedicata al massacro del sette ottobre e degli eroi che salvarono donne uomini e bambini da quel massacro, era coperta da un ampio vaso di edera, unica targa volutamente nascosta tra tutte quelle presenti e che ricordano I Giusti sardi che si erano spesi per salvare gli ebrei dalla furia dei Nazisti.
Essendo il Giardino dei Giusti tra le nazioni nato in collaborazione con la Fondazione Siotto e inaugurato alla presenza delle massime autorità civili religiose e militari della Sardegna, così come la Targa dedicata al massacro del Sette ottobre inaugurata un anno dopo, sempre alla presenza di un esponente della Fondazione Siotto, il direttivo e ancor più sorpreso di quanto accaduto ed è ancor in attesa di una risposta ufficiale in merito.
L’Associazione che ha voluto fortemente quella targa ritiene che sia necessaria per ricordare che i Giusti tra le Nazioni sono ricordati proprio perché furono tra I pochi a ritrovare umanità e a rischiare la propria vita per salvare ebrei e famiglie di ebrei nonostante il pensiero comune dell’Europa intera fosse quello di accondiscendenza verso lo sterminio operato dai Nazisti. Come ci rivela la storia ormai chiara, tutti sapevano e si sono girati dall’altra parte, esattamente come oggi si copre una targa per non ricordare, per non vedere e in taluni casi per condividere. Oggi come allora, il mondo si gira dall’altra parte, giustificando talvolta ciò che è accaduto il sette ottobre o dimenticandolo e guardando solo quello che è successo dopo.
In attesa di comprendere come sia maturata un simile azione resta la delusione e il dispiacere verso un gesto dal chiaro significato antisemita.