Agrovoltaico su terre agricole in Sardegna e nella Nurra di Sassari
L’associazione centro studi agricoli ha organizzato per il giorno mercoledì 24 luglio dalle ore 10,30 presso i locali parrocchiali della borgata di Campanedda un incontro per illustrare le ultime novità nazionali e regionali sull’iter autorizzativo agli insediamenti agro voltaici in terreni agricoli. Bando Pnrr con contributi a fondo perduto del 40% agli agricoltori che investono sui propri terreni in strutture agrovoltaico. Csa giusto che si mettano regole precise e come Csa vogliamo ascoltare anche la voce degli agricoltori.Il direttivo dell’associazione Centro Studi Agricoli, ha organizzato nella Borgata agricola di Campanedda per Mercoledì 24 Luglio alle ore 10,30 presso il salone Parrocchiale un incontro per illustrare la situazione aggiornata sugli insediamenti di pannelli solari con il sistema Agro Voltaico senza consumo di suolo. La situazione appare di grande attualità, preso atto che il territorio della Nurra Sassarese è oggetto di richieste autorizzative di oltre 2000 Ettari su terreni agricoli di insediamenti Agro Voltaici. La situazione legislativa appare non troppo chiara ed oggi c’è molta confusione, dichiara il Presidente del CSA Tore Piana, ci sono norme Europee, norme Nazionali e Norme Regionali che a volte contrastano fra loro sulla materia di autorizzazioni. Siccome siamo in questo momento con un bando pubblicato di PNRR che concede contributi a fondo perduto del 40 % alle aziende agricole che costruiscono campi agro voltaici sui propri terreni atte a produrre energia per poi venderla al GSE.
Oggi Vi è la necessità di informare e chiarire quale è l’iter autorizzativo, cosa si può fare e cosa no. Inoltre il Governo Nazionale con la finanziaria 2024, ha introdotto sistemi di forte tassazione agli agricoltori che intendono vendere il diritto di superficie a grandi aziende energetiche che in Sardegna vogliono investire, il CSA intende dare tutte le informazioni necessarie agli agricoltori per poter poi loro le migliore decisioni. Certo è, continua Tore Piana, che un agricoltore che dopo 42 anni di contributi firmati, percepisce una pensione di 640 euro al mese e a volte produce sottocosto i prodotti agricoli, vedersi offrire 4.000 euro a ettaro ad anno per 30 anni, per la sola cessione del diritto di superficie, diventa una proposta difficile da respingere.
Noi come CSA non ci schieriamo ne a favore né contrari, sempre come Centro Studi Agricoli, siamo coscienti che la Sardegna, con la chiusura nel 2030 delle termocentrali presenti in Sardegna, rischia di non avere scorte e produzioni sufficienti al fabbisogno dei Sardi stessi, ecco che l’alternativa di produrre energia pulita e potendo continuare a coltivare lo stesso o pascolare le greggi sotto i terreni ceduti a campi agro voltaici diventa una azione molto importante e sentita dagli agricoltori, che si dichiarano da subito FAVOREVOLI agli insediamenti agro voltaici sui propri terreni a una cifra di 4 mila euro anno, con contratti anche di 30 anni. Ecco perché oggi vi è la necessità di far conoscere quale è la situazione normativa oggi, cosa si può fare e cosa no, quali insidie ci possono essere per le aziende agricole Sarde, firmando i contratti . A tutti questi dubbi, il Centro studi Agricoli, cercherà di dare la massima informazione,