(Adnkronos) – "Prima che Biden possa salvare l'Ucraina, deve sfruttare il vertice della Nato per salvare sé stesso". Questo il titolo di un'analisi dell'analista politico della Cnn, Stephen Collinson, che fotografa il momento che sta vivendo il presidente degli Stati Uniti – deciso a restare in corsa per la Casa Bianca fino alla fine – mentre a Washington si apre il vertice per celebrare il 75esimo anniversario dell'Alleanza atlantica. Vertice che ci si aspettava avesse come obiettivo quello di ribadire il sostegno militare a lungo termine all'Ucraina ed eventualmente – secondo Collinson – preparare l'Occidente a un possibile secondo mandato di Donald Trump. Ma nessuno si immaginava che l'incontro di Washington si trasformasse in un test pubblico sulla salute e sulle capacità cognitive dell'81enne presidente, la cui campagna di rielezione si trova a un crocevia decisivo dopo la sua disastrosa performance nel dibattito di Atlanta. "Sono giorni surreali a Washington", scrive l'analista, sintetizzando bene lo stato dell'arte. I successi di Biden in ambito Nato, dall'aver scongiurato l'occupazione totale dell'Ucraina all'ingresso di Svezia e Finlandia nell'Alleanza, saranno eclissati dalla battaglia per salvare il suo futuro politico. Ogni passo, ogni gesto che farà e ogni parola che pronuncerà saranno sottoposti a un attento esame, soprattutto nei momenti in cui "andrà a braccio", sottolinea Collinson, secondo cui il presidente dovrà lottare parecchio per ricostruirsi un'immagine dopo i momenti di difficoltà mostrati nel faccia a faccia con Trump davanti a 50 milioni di telespettatori. Gli occhi di tutti, prosegue il giornalista, saranno puntati sulla conferenza stampa finale di giovedì quando "un presidente più vecchio dell'Alleanza stessa sarà sottoposto a un'enorme pressione per mostrare vigore e lucidità mentale" e "qualsiasi accenno di confusione o debolezza potrebbe scatenare una nuova ondata di panico tra i democratici e far deragliare gli sforzi di Biden per sedare le voci sul suo abbandono" dalla corsa alla rielezione. Il presidente senza dubbio sarà bersagliato da una serie di domande sulla sua salute e sulle sue cartelle cliniche. "Biden avrà un pubblico importante anche oltreoceano. Gli effetti dell'età avanzata del presidente non sono solo un problema per il suo futuro politico. Ora sono il problema dell'Occidente, dato che rappresenta l'ultima difesa contro il ritorno di Trump, che ha trascorso il suo primo mandato rimproverando gli alleati della Nato e ad ingraziarsi il presidente russo Vladimir Putin", aggiunge il giornalista, ricordando come Trump abbia suggerito di voler lasciar fare a Mosca, "faccia quello che diavolo vuole", e di non onorare l'Articolo 5 del trattato nordatlantico qualora ritenesse che uno Stato membro non abbia rispettato le linee guida di spesa per la difesa dell'Alleanza. Ma Biden, conclude Collinson, anche se questo non gli sarà di grande conforto, non è l'unico leader al vertice Nato debole a livello politico. Il presidente francese Emmanuel Macron arriverà a Washington a pochi giorni da elezioni legislative che non sono riuscite a produrre una maggioranza di governo chiara. Il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, deve ancora metabolizzare la sconfitta alle Europee. E persino il primo ministro canadese, Justin Trudeau, si trova ad affrontare speculazioni sul suo futuro in vista delle elezioni generali del prossimo anno, dopo che il suo partito liberale ha perso un'elezione in un distretto di Toronto che governava da decenni. —internazionale/[email protected] (Web Info)
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