Canto a tenore, a Monti e a Loculi la chiusura della rassegna “In Tzilleri”
Ultimi due appuntamenti dopo l’esordio nei comasinos di Scano di Montiferro e le successive tappe nei bar di Bolotana, Lodine e Bultei. L’attività fa parte del progetto Isre “Istèrridas” seguendo il solco tracciato dal programma “Modas”.Canto a tenore, a Monti e a Loculi la chiusura della rassegna “In Tzilleri”
Termina con le tappe di Monti e Loculi, in programma rispettivamente per martedì 23 e venerdì 26 luglio, la nuova serie di “In Tzilleri, vecchi e nuovi contesti del Canto a Tenore“. La rassegna canora itinerante, iniziata nei comasinos di Scano di Montiferro il 10 luglio, è proseguita nei bar di Bolotana, Lodine e Bultei.
“In Tzilleri” è una delle azioni programmate all’interno di “Istèrridas: Ricerca, salvaguardia e diffusione della pratica del canto a Tenore” (progetto dell’Istituto Superiore Regionale Etnografico finanziato con fondi ministeriali della L. 77/2006) che quest’anno coinvolge i bar delle comunità citate dopo una prima edizione del 2022 disseminata in quelli di Pattada, Padru, Orotelli e Dorgali.
L’appuntamento di Monti di martedì 23 si terrà nei bar Mameli, Pierotto e Carpe Diem e nella Vineria Miriu: dalle 20 alle 22.30 si alterneranno i padroni di casa del Tenore Montinu e due gruppi di canto ospiti: il cuntratu de Sèneghe e il tenore Sa Maddalena di Silanus.
Dal Montacuto alla Baronia per concludere definitivamente la rassegna, venerdì 26 si farà tappa a Loculi (stessi orari) tra i bar San Pietro e La Coccinella, il bar pizzeria il Gufo e il circolo La Rondine con il tenore locale Santu Pretu de Lòcula e con ospiti i tenori Janna Bentosa di Nuoro e il Santu Gavinu di Illorai.
“Istèrridas” si inserisce sul solco tracciato da “Modas“, progetto finanziato dal MIBAC con i bando 2018 della Legge N°77 a tutela del patrimonio immateriale Unesco, ereditandone l’attenzione per la diversità culturale e musicale e l’inclusione di questa in un percorso di ricerca omnicomprensivo di più approcci: da quelli accademici e di studio a quelli relativi alla disseminazione pubblica dei risultati e alla promozione regionale, nazionale e internazionale del bene. In primo piano, come sempre, i cantori, il loro saper fare e la cura della propria arte, oggetto di ricerche, momenti performativi, laboratori scolastici, pubblicazioni e dischi.
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