Da Confartigianato Sardegna messaggio ai cittadini: attenti agli
abusivi perché rovinano l’ambiente e vi fanno rischiare multe.
Giuseppe Tatti (Delegato Impianti Confartigianato Sardegna): “Solo le
aziende certificate garantiscono efficienza e qualità del prodotto
installato”.
Le estati sempre più calde incrementano la domanda di climatizzatori
che rinfrescano le abitazioni e i luoghi di lavoro e migliorano la
qualità della vita. E con l’aumento delle temperature crescono, però,
sia l’offerta di personaggi abusivi che si spacciano per elettricisti,
installatori termoidraulici senza alcun tipo di formazione e
certificazione, sia la domanda da parte di ignari cittadini che,
troppo spesso, cadono nella tentazione di affidare il proprio impianto
e la propria sicurezza domestica a veri sconosciuti. A tutto questo si
aggiungono anche le “vendite parallele” che invitano al “fai da te”
nonostante la firma di liberatorie nelle quali ci si impegna a far
installare ad un tecnico specializzato. Insomma, un mercato che pare
esenti da controlli.
Confartigianato Sardegna ha stimato che il 30% del mercato dei
climatizzatori sia in mano a personaggi non certificati, che lavorano
a dispetto delle norme di legge e dell’ambiente e che rischiano, e
fanno rischiare, conseguenze legali e sanzioni amministrative che
partono da 5mila euro. Per questo gli Impiantisti dell’Associazione di
Categoria vogliono lanciare un messaggio ai clienti affinché non si
facciano trarre in inganno da personaggi senza patentino e partita IVA
e che non offrono garanzie e certificazioni del lavoro svolto.
Confartigianato Sardegna ricorda come a disposizione degli oltre
370mila impianti di condizionamento presenti nelle abitazioni
dell’Isola, vi siano a disposizione ben 1.140 imprese di impiantistica
che si occupano di riscaldamento e aria condizionata.
“Si rischia di incorrere in sanzioni pesanti per lavoro abusivo e
danneggiamento ambientale – commenta Giuseppe Tatti, impiantista e
dirigente regionale di Confartigianato Imprese Sardegna – inoltre solo
le aziende certificate garantiscono efficienza e qualità del prodotto
installato”. “Il motivo è anche quello che i climatizzatori contengono
F-Gas (gas fluorurati) come gli impianti di refrigerazione – prosegue
– si tratta di gas inquinanti responsabili dell’effetto serra per
questo soggetti a una rigida sorveglianza e possono essere trattati
solo da operatori specializzati in possesso di regolare
certificazione”.
Per l’Associazione Artigiana è necessario vigilare attentamente anche
su chi vende gli apparecchi e non si attiene alle disposizioni di
legge a tutela delle imprese regolari che oltre, a tutte le tasse,
imposte e contributivi vari, fanno investimenti per sostenere
annualmente anche i costi per ottenere e mantenere i requisiti imposti
dalle norme ambientali e professionali come gli F-GAS (gas fluorurati)
ed i FER (gli impianti a Fonte di Energie Rinnovabili), sono stanche e
deluse nel vedersi giornalmente sottrarre il lavoro dalla sleale
concorrenza degli abusivi e da chi non è in regola.
“L’installazione di questi componenti – insiste Tatti – deve essere
eseguita da imprese abilitate dalla Camera di Commercio. Se il lavoro
non è eseguito a regola d’arte e certificato, oltre a non rispettare
la legge, in caso di incidenti, il proprietario ne risponde penalmente
e non potrà beneficiare del risarcimento previsto dalla stipula di
eventuali assicurazioni sulla casa”. “Non è plausibile – aggiunge
l’esperto impiantista di Confartigianato Sardegna – che con poche ore
di corso in negozio o seguendo dei video tutorial sui canali web si
abbia la presunzione di aver acquisito la competenza impiantistica e
la cultura della sicurezza che le nostre aziende hanno maturato con
anni di esperienza in cantiere e con la partecipazione ad una
formazione continua”. Tatti, inoltre ricorda come “una installazione
non corretta di una pompa di calore, valutati i gas attualmente in
commercio, oltre il danno ambientale, pregiudicherà in modo certo il
rendimento della macchina e la sua durata in termini di tempo, quindi
quella macchina avrà quasi certamente problemi più o meno gravi sul
circuito frigo. Inoltre la garanzia prodotto decade se il
climatizzatore non è installato da un tecnico certificato che,
ultimato il lavoro, iscrive l’unità al portale FGAS del Ministero
dell’ambiente. Allo stesso modo i relativi lavori non potranno essere
portati in detrazione IRPEF al 50 o 65% in 10 anni (percentuale dei
requisiti che varia in base alla tipologia dei lavori svolti)”.
Le norme parlano chiaro: il D.Lgs n. 1632019 disciplina le sanzioni
per la violazione delle disposizioni di cui al regolamento (UE) n.
517/2014 sui gas fluorurati a effetto serra. L’installazione dei
condizionatori, anche quelli domestici, può essere effettuata solo e
soltanto da imprese specializzate e munite di certificazione F-GAS
regolarmente conseguita, con i loro tecnici in possesso del patentino
F-GAS, al fine di prevenire eventuali dispersioni di gas e
salvaguardare la salute dell’uomo e dell’ambiente circostante. Le
sanzioni amministrative e pecuniarie che variano da 7.000 a 100mila
euro sia per l’installatore non certificato che per il cliente finale
se si avvale di persone non certificate per l’installazione o recupero
dei gas durante le fasi di installazione, manutenzione e smaltimento.
Il negozio che fornisce apparecchiature non ermeticamente sigillate
contenenti gas fluorurati a effetto serra agli utilizzatori finali,
senza acquisire la dichiarazione dell’acquirente recante l’impegno a
far installare l’apparecchiatura ad un’impresa certificata, è punito
con sanzione amministrativa pecuniaria da 1.000 a 50.000 euro.
Le norme prevedono, infatti, per i commercianti il divieto assoluto di
vendere al privato un condizionatore domestico già carico di gas, se
il potenziale acquirente non si presenta in negozio con un documento
firmato che attesti chi sarà l’operatore specializzato e autorizzato
che installerà il condizionatore a casa o nel suo ufficio. Quindi
bisogna solo avere l’accortezza di rivolgersi prima ad un’impresa di
installazione ed assistenza condizionatori competente in materia, e
cioè in possesso di questi requisiti previsti per legge:
– essere regolare impresa iscritta alla Camera di commercio ed in
possesso della LETTERA C (Impianti di riscaldamento, di
climatizzazione, di condizionamento e di refrigerazione) come da DM
37/08;
– possesso della vigente certificazione F-GAS.
Solo i tecnici con regolare patentino F-GAS possono acquistare il gas
refrigerante e sono autorizzati ad effettuare la ricarica gas al
condizionatore.
“Insomma – prosegue Tatti – rivolgersi a personale specializzato in
possesso di patentino per l’installazione, e successivamente per la
manutenzione, di uno o più condizionatori domestici in questo caso può
giovare a tutti”. “Un tecnico competente e autorizzato svolgerà con
molte probabilità un lavoro certosino ed a norma di legge, a tutela
del proprio cliente e del pianeta – conclude il Dirigente di
Confartigianato Sardegna – in più vi è anche un discorso di sicurezza
per le persone e le cose, meglio che si sappia, in quanto il gas dei
condizionatori R32 è infiammabile”.