Oristano, 2 luglio 2024 – “I dati presentati durante l’assemblea dei soci del Consorzio di tutela del Pecorino Romano, da cui è emerso un aumento produttivo del 12,4% su base annua e un incremento di oltre il 16% del valore annuale medio delle vendite, sono più che incoraggianti e danno egregiamente la misura dell’intensa attività di promozione del prodotto su tutti i mercati storici e su nuovi mercati dell’Est asiatico”. Lo sottolinea il presidente della Copagri Sardegna Giuseppe Patteri, congratulandosi con il presidente del Consorzio di tutela Gianni Maoddi e con tutto il Consiglio di amministrazione dell’ente.
Copagri Sardegna: pecorino romano, risultati incoraggianti frutto di intensa attività promozionale
“Anche se oggi stiamo riscontrando pagamenti del prezzo del latte alla produzione primaria che mai avevamo conosciuto prima, questo a nostro avviso è il momento di unire le forze dell’intero comparto per consolidare i risultati ottenuti e rafforzare ulteriormente l’intera filiera”, prosegue il presidente, ad avviso del quale “è necessario continuare a lavorare per stringere la collaborazione tra il Consorzio, i trasformatori e le associazioni di categoria, condizione fondamentale per far crescere il comparto”.
“Oltre alle eventuali modifiche statutarie che l’ente consortile riterrà di dover attuare, riteniamo altresì importante puntare su una politica della qualità del latte di pecora, migliorando le rese qualitative e operando nella direzione di un miglioramento genetico delle razze, così come su di un sistema di alimentazione foraggiera che esalti i pascoli della Sardegna, anche in ottica del rispetto dei vincoli del disciplinare e delle ricorrenti crisi climatiche”.
“Pari importanza avrà, poi, il confronto finalizzato a un accordo di filiera che contrattualizzi il giusto riconoscimento del valore alla produzione primaria, anche nell’ottica del D.Lgs 221/2001 e sulla base di una griglia di parametri sulla qualità del latte ovino, lavorando al contempo per garantire un sostegno pubblico alle misure di miglioramento della qualità e, non da ultimo, una premialità crescente degli aiuti comunitari per chi adotta azioni positive in quest’ottica”.
“Bisogna mettere in atto accordi interprofessionali volti a prevenire e gestire con strumenti appositi le possibili crisi di mercato”, aggiunge il direttore della Copagri Sardegna Mario Putzolu, suggerendo ad esempio di “valutare la costituzione di un fondo di mutualità o di ricorrere alla destagionalizzazione delle produzioni e ad altre misure che hanno bisogno di politiche di lungo corso e che vanno quindi avviate quando le acque sono più tranquille e ci sono margini più ampi per programmare il futuro del settore”.