Patteri, intervento atteso e fortemente sollecitato dalla Copagri; ora estenderlo anche ai bovini al pascolo
Cagliari, 11 luglio 2024 – “Il Ministero della Salute ha finalmente autorizzato, come più volte richiesto dalla Copagri, l’identificazione in deroga di ovini e caprini con tatuaggio in sostituzione del marchio auricolare, andando in tal modo ad accogliere le istanze del comparto zootecnico in materia di semplificazione delle procedure per la gestione del sistema di identificazione dei capi nella BDN”. Lo sottolinea il presidente della Copagri Sardegna Giuseppe Patteri, ringraziando il governo nazionale e regionale per tale intervento.
Copagri Sardegna: zootecnia, bene deroga per identificazione ovini e caprini con tatuaggio invece di marchio auricolare
“Tale atteso provvedimento arriva in risposta alle tante lamentele degli allevatori che stigmatizzavano l’impraticabilità del marchio auricolare, sistema che comporta evidenti sofferenze per gli animali, con particolare riferimento a quelli condotti al pascolo estensivo, che rischiavano di subire continue e dolorose lacerazioni dei padiglioni auricolari”, rimarca il presidente, secondo cui “è ora necessario estendere tale apprezzabile intervento anche al bestiame bovino condotto al pascolo, così da andare nella direzione di semplificare i numerosi e gravosi adempimenti a carico degli allevatori e di rispondere alle sempre più pressanti e condivisibili indicazioni comunitarie in materia di rispetto del benessere animale”.
“Sempre a proposito di zootecnia, un’altra richiesta portata avanti dalla Copagri è quella relativa all’individuazione di norme semplificatorie in materia di macellazione per uso familiare del bestiame ovino e caprino, attività che non è al momento consentita in Sardegna, ma che storicamente è sempre avvenuta”, aggiunge il direttore della Copagri Sardegna Mario Putzolu, invitando gli assessorati regionali all’Agricoltura e alla Sanità ad attivarsi in tale direzione, così da “uniformare la normativa regionale a quella di altre regioni e recepire, inoltre, i dettami della normativa nazionale che consente le macellazioni per uso familiare nelle proprie aziende, come già avviene per i suini”.
“In questo senso, riteniamo doveroso, infatti, alleggerire il lavoro degli allevatori e di tutte le attività agrituristiche dell’Isola anche in funzione di un contenimento delle spese, specialmente nei territori interni da tempo interessati da una forte crisi economica e occupazionale e da un inesorabile fenomeno di abbandono delle campagne e spopolamento dei centri minori”, conclude Putzolu.