Cagliari, 22 luglio 2024. Dopo “Avanguardia“, il ciclo di due anteprime del Festival delle Musiche dei Mondi, UCRONIE 2024, in scena tra ieri (a Macomer) e oggi – lunedì 22 luglio alle 20:30 al Parco dell’Ex Vetreria di Pirri (CA) – a cura dell’Associazione Culturale Tra Parola e Musica, si entra finalmente nel vivo del Festival: appuntamento martedì 23 luglio alle 20:30 al Nuraghe Cuccurada di Mogoro (OR) per la prima di una lunga serie di performance che si svolgeranno a partire da domani fino a domenica 28 luglio tra Mogoro e Cagliari. Ad aprire la manifestazione nel villaggio nuragico, in cui artisti isolani divideranno il palco con ospiti provenienti dallo Stivale, ci sarà l’attrice e cantante Caterina Pontrandolfo; mercoledì 24 e giovedì 25 sarà ospite il performer Mauro D’Alessandro.
Il Festival sarà al Nuraghe Cuccurada, a Mogoro (OR), il 23 e 24 luglio. Subito dopo si sposterà a Cagliari: il 25 e il 26 al Parco dell’Ex Vetreria di Pirri, il 27 e il 28 al Villaggio Pescatori di Giorgino. Gli spettacoli saranno tutti alle 20:30. Il pubblico è invitato a partecipare agli eventi indossando capi di colore nero. L’ingresso a tutte le attività del Festival sarà libero e tutte le offerte ricevute durante le serate saranno utilizzate per la realizzazione del festival UCRONIE 2025.
Mentre il Festival – giunto alla sua ottava edizione – sarà occasione di incontro tra fantasia e musica, che quest’anno presenterà il mondo di Next Motus (performance artistica che racconta la musica di luoghi fantastici e ipotetici dove il movimento e il suo significato saranno ridefiniti), “Avanguardia” è il nome scelto dall’Associazione Culturale Tra Parola e Musica – Casa di Suoni e Racconti, sotto la direzione artistica di Andrea Congia, per il ciclo di anteprime che lo precedono.
Obiettivo di “Avanguardia” è quello di radunare gli artisti e dialogare insieme sul futuro dell’arte performativa in Sardegna, soprattutto con riguardo all’evoluzione dei linguaggi e alla loro commistione. Due serate in cui vengono fatti emergere i grandi interrogativi sulle aspettative e sui desideri dell’arte, in cui si indaga sulle volontà progettuali e sui doveri di coloro che, a vario titolo, operano in ambito culturale e artistico. Un invito quasi a profetizzare sulla sorte dell’arte performativa nell’isola.
‹‹Il nome che abbiamo scelto per questo evento che al dibattito alterna le performance dei vari artisti, “Avanguardia“, sta a indicare uno sguardo che va oltre il tempo presente e che si interroga sui modi con cui il mondo dell’arte performativa possa, voglia, e debba costruire il futuro delle discipline espressive in Sardegna. “Avanguardia” vuole quindi essere una “chiamata alle arti” che con sguardo lucido sul presente, ma orientato al futuro, si pone delle domande sugli esiti in divenire dell’arte e dell’intero comparto artistico, anche alla luce e al di là degli effetti generati dalla profonda crisi del settore avvenuta negli scorsi anni››, spiega il direttore artistico Andrea Congia.