Emergenza sanità: perché non collaborare con i professionisti della Cooperazione internazionale che hanno expertise in contesti emergenziali? Così Tiziana Mori
Lancio un appello accorato affinché la Regione e nello specifico la Presidente Alessandra Todde e all’assessore alla Igiene e Sanità e dell’Assistenza sociale Bartolazzi perché chiamino a supporto anche e soprattutto organizzativo gli Operatori Sanitari e i Dirigenti (dai Coordinatori ai Logisti) delle Ong nell’Energenza sanitaria sarda.
Così Mori innun lungo post su Facebook “mentre noi del progetto internazionale ‘Sardinia blue Zone’ continuiamo quotidianamente a parlare di Salute e stili di vita, arrivano queste notizie che ci lasciano tanta amarezza.
La Salute è un bene primario, e ci si deve impegnare quotidianamente per metterne le basi per tutte le criticità che ci sono.
Non è argomento di destra o di sinistra MA di buon senso.
Serve in primis una task Force di operatori sanitari a vario livello.
Personalmente vedrei benissimo il supporto dei colleghi che lavorano nella cooperazione internazionale.
Ma allo stesso tempo, occorrono Manager che sappiano programmare e coordinare come farebbe un buon padre di famiglia.
Anni fa fui tra i tanti che avrebbero voluto Gino Strada come Ministro della salute.
Non ho cambiato idea sul supporto operativo di Noi professionisti del Terzo settore e in questo caso in ambito di Cooperazione Internazionale perché per reagire alla Emergenza in atto in Sardegna che dura da decenni, serve conoscere il territorio, serve pure essere conosciuti in quanto operanti in tale ambito e, serve inserire gente ‘scafata’, non gli specializzandi in questo caso, che devono essere valorizzati diversamente perché restino in Sardegna.
E prima lo si capisce, meglio è, e lo dico anche da paziente che ha avuto non pochi problemi a prenotare visite di controllo post-operatorio”.
Conclude Mori: “noi siamo disponibili a collaborare, parliamone seduti ad un Tavolo operativo”.