“Fàula Birdi”
“Fàula Birdi”, ovvero “bugia verde”, racconta la storia di Carla Madeddu, una giovane neolaureata all’Università di Torino che riesce a tornare in Sardegna, precisamente a Portucollu, suo paese natale, grazie a un’opportunità di lavoro offerta da una multinazionale green.
Carla deve sostenere il colloquio per poter iniziare a lavorare in questa grande fabbrica ma le cose non vanno come sperava: l’opportunità tanto attesa sfuma ma la protagonista non si perde d’animo e inizia così un viaggio che la porta a conoscere un altro personaggio importante, Su Dottori, Gaetano Murru, un medico che ha lavorato per l’industria militare e non solo, grazie al quale cambierà la sua visione del futuro e la sua prospettiva sulla Sardegna. Anche Su Dottori, che ha lavorato per l’industria militare, cambierà la sua percezione della vita e del lavoro nell’isola quando la moglie si ammala e cercherà di trovare in Carla la speranza per un futuro diverso per la sua terra.
Carla Madeddu è un personaggio immerso nella logica che potremmo definire autocoloniale: il confronto fra i due personaggi farà emergere in lei il conflitto etico e personale che la popolazione sarda, ma non solo, vive costantemente da troppo tempo.
L’assedio estrattivista e la speculazione energetica in Sardegna
Il lavoro dell’autore parte dalla richiesta dell’Associazione ReCommon di raccontare la questione gas in Sardegna ed ErrePush ha voluto contestualizzare la storia attraverso una narrazione complessiva di situazioni che egli stesso ha vissuto e vive da quando è piccolo. Roberto Pusceddu, infatti, viene dal Sulcis e conosce bene le dinamiche dell’industria nell’isola. È cresciuto con quella narrazione distorta che vede il futuro dei giovani sardi legato esclusivamente a modelli di sviluppo fallimentari che distruggono il territorio e che hanno fatto sì che non si trovi una valida alternativa praticabile.
Una storia che si ripercuote nell’ambito del lavoro attraverso un ricatto generazionale che continua tutt’oggi senza mai considerare il rispetto per l’ambiente e il benessere e la salute dei cittadini. Ambiente, turismo, cementificazione delle coste, occupazione militare e invasione green (gas e eolico) sono temi legati fra loro da una logica fallimentare e distruttiva per il territorio. Anche l’utilizzo della lingua sarda nel fumetto è un altro elemento importante della storia, una scelta identitaria che restituisce dignità ed orgoglio.
L’idea alla base della realizzazione del fumetto è quella di restituire dignità ai territori e alla popolazione sarda per poter dare loro la possibilità di essere attivamente coinvolti in queste scelte fondamentali.
Elena Elisa Campanella