Dopo il quartetto del sassofonista Chris Potter con Brad Mehldau, John Patitucci e Johnathan Blake, protagonista del concerto inaugurale (venerdì 19), e quello della pianista giapponese Hiromi (sabato 20), le vestigia dell’antica città, fondata dai fenici alla fine dell’ottavo secolo avanti Cristo, saranno ancora la suggestiva cornice di uno tra gli eventi più attesi dell’estate musicale in Sardegna, come testimonia il tutto esaurito, già da tempo, per Fiorella Mannoia nelle uniche date in Sardegna del tour che per la prima volta la vede affiancata da un’orchestra. Un tour speciale, dal titolo Fiorella Sinfonica – Live con orchestra, per salutare i settant’anni dell’artista romana (compiuti lo scorso 4 aprile) e che nella sua tappa a Tharros incrocerà un’altra ricorrenza: organizzato dalla Fondazione Mont’e Prama nell’ambito de L’estate di Mont’e Prama, e in collaborazione con il festival Dromos, il doppio appuntamento rientra infatti nel programma di iniziative per i cinquant’anni dal ritrovamento dello straordinario complesso statuario dei Giganti di Mont’e Prama.
Fiorella Sinfonica – Live con orchestra rappresenta una nuova, emozionante avventura per la cantante romana, che di recente ha festeggiato le settanta primavere e che lo scorso febbraio ha raccolto gli onori della critica al festival di Sanremo con il brano “Mariposa”, vincitore del premio “Sergio Bardotti” per il miglior testo in gara. È proprio lei a tracciare un bilancio della sua vita e carriera artistica: «Mi sento fortunata perché ho avuto incontri speciali nel corso della mia vita, artisti che mi hanno aiutato a crescere e diventare quello che sono» dichiara: «ho vissuto anni meravigliosi come gli anni ’70, ho visto il meglio del mondo anche se adesso purtroppo vediamo anche il peggio. La mia vita è stata un viaggio bellissimo con alti e bassi, con gioie e dolori come per tutti e sono contenta di questa consapevolezza e leggerezza che mi porto dietro, credo che sia questa la chiave essenziale per invecchiare bene. (…) Continuerò a fare le battaglie in cui credo perché è la mia natura e non ne posso fare a meno, e a fare musica con la speranza di farla sempre con lo stesso rispetto con cui l’ho trattata in questi anni.»
Sul palco, Fiorella Mannoia regalerà al pubblico alcuni tra i brani che la sua voce ha reso intramontabili, tra i quali “Caffè nero bollente”, “Quello che le donne non dicono”, “Il cielo d’Irlanda” e “I treni a vapore”, accompagnata dall’Orchestra Saverio Mercadante di Altamura, diretta da Rocco De Bernardis e composta da ventun elementi. Ad affiancarla ci saranno inoltre Carlo Di Francesco (percussioni e direzione artistica), Raul Scebba (percussioni), Sebastiano Burgio (pianoforte), Pierpaolo Ranieri (basso e contrabbasso) e Massimiliano Rosati (chitarre). Gli arrangiamenti sono stati affidati a diversi maestri, tra i quali Valeriano Chiaravalle, Alterisio Paoletti, Clemente Ferrari, Emanuele Bossi, Stefano Zavattoni e Pippo Caruso.
Sempre domani (22 luglio), mentre Fiorella Mannoia sarà sul palco di Tharros, a Oristano prende il via la consueta mini-rassegna cinematografica promossa da Dromos in collaborazione con il Centro Servizi Culturali UNLA di Oristano, e in tema con questa edizione del festival, come dichiara il titolo: “Change Vision”. Per tre serate, tutte con inizio alle 21 e ingresso libero, il Giardino dell’UNLA, in via Carpaccio, 9, ospiterà le proiezioni di altrettanti film appositamente selezionati, ciascuna preceduta da un'”ouverture” musicale. Si comincia domani (22 luglio) con “Una volta nella vita” (2014), diretto da Marie-Castille Mention-Schaar, con Ariane Ascaride, Ahmed Dramé e Noémie Merlant. Musiche affidate per l’apertura della serata alla chitarra e alla voce di Tobia Poltronieri. Martedì 23, scorreranno invece sullo schermo le immagini di “Promised Land” (2013), di Gus Van Sant, con Matt Damon, John Krasinski e Frances McDormand, mentre per la parte musicale sarà il turno di Tancredi Emmi al contrabbasso. La serie di proiezioni si chiude mercoledì 24 luglio con il film di Clio Barnard “Ali & Ava – Storia di un incontro” (2021), con Claire Rushbrook e Adeel Akhtar. Di Marco Coa, musicista e sound designer oristanese, il preludio musicale dell’ultima serata di “Change Vision”.
La ventiseiesima edizione del festival Dromos è organizzata con il contributo di MiC – Ministero della Cultura, Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio, Fondazione di Sardegna, Fondazione Mont’e Prama, Amministrazioni Comunali di Oristano, Cabras, Fordongianus, Morgongiori, Neoneli, Nureci e Tadasuni e Ros’e Mari Farm & Green House. Con la collaborazione di: Arcidiocesi di Oristano, Monastero Santa Chiara di Oristano, Centro Servizi Culturali U.N.L.A. di Oristano, Music Academy Isili, Mariposas de Sardinia, ViaggieMiraggi, Intramadu, Radio Popolare, Sardinia Coast to Coast, Associazione Enti Locali per lo Spettacolo e la Fondazione Oristano.
Per informazioni, si può contattare la segreteria del festival al numero di telefono 0783310490, al numero whatsapp 3348022237 e all’indirizzo di posta elettronica info@dromosfestival.it. Notizie e aggiornamenti sul sito www.dromosfestival.it, sul canale Telegram e nelle pagine Facebook e Instagram di Dromos.
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M.V.