Guerra, Forza Italia per il dialogo democratico e la Pace: presentato alla Camera “La comunicazione creativa per lo sviluppo socio–umanitario”. Bergamini, Vicesegretario FI: “La politica dia esempio sull’uso delle parole”
Il giornalista Biagio Maimone è Direttore dell’Ufficio Stampa dell’Associazione Bambino Gesù del Cairo Onlus, il cui Presidente è Monsignor Yoannis Lazhi Gaid, già Segretario personale di Sua Santità Papa Francesco
Roma, 17 luglio 2024 – “Credo che questo sia un saggio molto importante e utile da leggere, sul valore e il peso della parola. Quello che vediamo in questi giorni con l’attentato a Trump, candidato alla presidenza americana, ci dimostra quali possano essere gli effetti più scioccanti e degradanti di un dialogo ormai non più tale, ma improntato alla polarizzazione su ogni cosa: bianco e nero, bene e male, tutto diventa assoluto e chi la pensa diversamente non merita di esistere, perché ormai siamo arrivati a questo.
Chi fa politica conosce molto bene il valore delle parole e sa, che se buttate alla rinfusa, perdono senso e valore. Con la digitalizzazione poi esprimiamo parole con grande facilità buttandole in un universo senza forma e rimuovendo l’impatto che queste possono avere. La politica ha il compito di dover guardare a questo fenomeno ed affrontarlo dando l’esempio sull’uso della parola e sulla moderazione dei modi e dei toni. Così è impostata Forza Italia, a non estremizzare i toni violenti e svelando invece le complessità del dialogo democratico. La parola deve recuperare un senso di connessione alla realtà”.
Così, Deborah Bergamini, deputata e vicesegretaria nazionale di Forza Italia, è intervenuta ieri alla Camera alla presentazione del libro del giornalista Biagio Maimone “La comunicazione creativa per lo sviluppo socio – umanitario” a cui hanno partecipato lo stesso autore, Gianni Todini, giornalista, Anna Maria Folchini Stabile, presidente della casa editrice studiosa Tracce per La Meta e Maria Maimone, studiosa della filosofia della comunicazione.
La Conferenza ha trattato le seguenti tematiche: la comunicazione e la sua centralità nel contesto socio-umanitario, la cultura del dialogo e la cultura della pace.
“La parola per creare dialogo e cose importanti per l’umanità. Il mio testo nasce dalla constatazione dell’affermarsi di una subcultura della comunicazione che rischia di impoverire le relazioni umane. Quel che manca è la ‘Cultura Umana’, la ‘Cultura della Fratellanza Umana’ e la ‘Cultura’ intesa come conoscenza profonda della realtà e del significato autentico del valore dell’essere umano, in quanto soggetto pensante, nel cui mondo interiore vivono i valori che gli attribuiscono un valore regale rispetto a tutte le altre creature ed, ancor più, rispetto alle cose.
E’ compito di chi comunica porre al centro la ‘Cultura Umana’ ed, in tal modo, rimarcare il valore supremo dell’essere umano, che lo distingue dalle cose materiali.
Per tale motivo intendiamo promuovere partendo dai rudimenti della conoscenza, quell’arte che già Fromm rivendicava come valore supremo, che è l’arte di amare. Occorre insegnare, pertanto, ad amare. Occorre, pertanto, comunicare l’amore.
Si tratta di ritrovare la bellezza morale attraverso la comunicazione, che diviene, innanzitutto, insegnamento morale, talmente incisivo da poter migliorare l’interazione umana.
In veste di Direttore della Comunicazione dell’Associazione “Bambino Gesù del Cairo“, fondata da Monsignor Yoannis Lahzi Gaid, già Segretario personale di Papa Francesco, ho avuto la possibilità di fare esperienza della bellezza interiore, cogliendola nell’impegno di coloro che si prodigano a favore dei bambini abbandonati e poveri, di coloro che vivono nella povertà, di quanti non godono i loro fondamentali diritti sociali, umani e civili.
spiega Biagio Maimone autore del libro Maimone ha dedicato il saggio a Monsignor Gaid Yoannis Lahzi e a Sua Santità Papa Francesco, in quanto promotore della realizzazione dei progetti per i quali ho potuto collaborare nell’impegno di divulgazione, che ha visto l’opinione pubblica destinataria di un’informazione inerente all’impegno del dialogo interreligioso.
“La comunicazione non è solo uno strumento professionale ma si fa anche con una sorta di vocazione con contenuti di utilità sociale, per costruire un confronto, di attenzione verso la persona che è al centro dei ragionamenti che si fanno”. Conclude il giornalista Gianni Todini.