Penultima giornata del NURARCHEOFESTIVAL, targato Il crogiuolo, nel cartellone principale di Villanovaforru. Quella di domani, sabato 20 luglio, sarà un’altra serata dal menù ricco. Alle 20 approderà al Museo Archeologico (Piazza Costituzione) LA STRADA CHE VA IN CITTA’, di Natalia Ginzburg, con Valentina Cervi, attrice di teatro, cinema e tv, figlia d’arte (il padre Tonino) e nipote del celebre Gino, e la regia di Iaia Forte (videoinstallazioni: Giovanni Frangi; costumi: Francesca Di Giuliano; scenografia: Katia Titolo; produzione: Pierfrancesco Pisani – Infinito srl Coop. CMC – Nido di ragno, in collaborazione con Riccione Teatro/Spazio Tondelli).
Lo spettacolo è tratto dal romanzo d’esordio della Ginzburg, una delle più importanti scrittrici del Novecento italiano: la storia di una ragazza, Delia, che sceglie di fare un matrimonio d’interesse, di prendere la strada che va in città. Per poi accorgersi che il vero amore è altrove. Passioni senza via d’uscita, vite alla deriva, anime alla ricerca di un approdo sicuro dove lenire le proprie delusioni: con forte realismo ma senza alcun giudizio morale, l’autrice in questo romanzo descrive la solitudine di un’esistenza che nel gioco della memoria rievoca ciò che le è passato accanto come un mistero incomprensibile e inafferrabile.
Natalia Ginzburg (Levi) nacque a Palermo nel 1916 da padre ebreo e antifascista e madre milanese. Nel 1938 sposa Leone Ginzburg e con il cognome del marito firma tutte le opere successive. Pubblicò le prime, come “La strada che va in città”, sotto lo pseudonimo di Alessandra Tornimparte, a causa delle leggi razziali. E a questo romanzo Iaia Forte e Valentina Cervi restituiscono intensità nella regia e in scena.
A seguire, alle 22, in Piazza Municipio, un’altra attesa ospitalità nazionale: Saverio La Ruina, uno dei profili migliori dell’attuale panorama teatrale di casa nostra, porterà in scena il suo VIA DEL POPOLO, Premio Ubu 2023 come “Migliore nuovo testo italiano o scrittura drammaturgica” e una nomination come “Migliore novità” al Premio Le Maschere del teatro italiano 2023 (disegno luci: Dario De Luca; collaborazione alla regia: Cecilia Foti).
Così si legge nelle note dello spettacolo: “Via del Popolo, un tratto di strada di una cittadina del Sud che un tempo brulicava di attività: due bar, tre negozi di generi alimentari, un fabbro, un falegname, un ristorante, un cinema. Due uomini percorrono la via, un uomo del presente e un uomo del passato. Il primo impiega 2 minuti per percorrere 200 metri, il secondo 30 minuti. È la piccola città italiana a essere cambiata, è la società globalizzata. Ai negozi sono subentrati i centri commerciali e la fine della vendita al dettaglio ha portato via posti di lavoro, distruggendo un modello sociale ancora basato sulle relazioni personali. ‘A cu appartènisi’, chiedevano i vecchi paesani, a chi appartieni? E dalla risposta ricavavano le informazioni essenziali sulla tua identità. Via del Popolo è il racconto di un’appartenenza a un luogo, a una famiglia, a una comunità. Ma quei duecento metri rappresentano anche un percorso di formazione in cui sono gettate le basi della vita futura, dal quale emergono un’umanità struggente, il rapporto coi padri, l’iniziazione alla vita, alla politica, all’amore. E non solo, Via del Popolo è anche una riflessione sul tempo, il tempo che corre ma che non dobbiamo rincorrere, piuttosto trascorrere”.
La serata di domani (sabato 20) comincerà alle 18 nel cortile della Scuola Elementare con Cammina cammina lucertolina, produzione di Fueddu e gestu con Maura Grussu e Nanni Melis, musiche di e con Ottavio Farci e Veronica Maccioni, regia di Giampietro Orrù. Lucertolina, di pietra in pietra, gioca e danza, ma all’improvviso il tempo muta d’umore, il cielo si oscura e la pioggia battente costringe Lucertolina a cercare riparo. Intanto una lenta lumaca ride sorniona, tranquilla nella sua casa ambulante… Attraverso il linguaggio dell’arte e della poesia, Fueddu e Gestu trasporta la fiaba di Maria Lai e Giuseppina Cuccu sulla scena ed è gioco, magia di parole, gestualità e musica dal vivo.
Nell’Area archeologica di Pinn’e Maiolu domenica 21 luglio finale “elettrico”, alle 22, con il concerto IT’S NOT FAIR TO DIE – Soundtrack con R.Y.F. (alias Francesca Morello) e Silvia Calderoni della compagnia Motus.