Il “vento nero” di Savina Dolores Massa a Villa Mosca
Lunedì a Villa Mosca la presentazione del nuovo libro dell’autrice al festival “Mediterranea”
Nuovo cambio di scenario per Mediterranea, il festival letterario curato dall’AES, Associazione Editori Sardi, in corso di svolgimento ad Alghero. Dalla Villa romana di Sant’Imbenia la rassegna si sposta domani, 15 luglio, alla splendida Villa Mosca, nel lungomare cittadino. Protagonista della serata dalle ore 20 sarà il romanzo Perché il vento era nero di Savina Dolores Massa, pubblicato da Il Maestrale nei mesi scorsi. L’autrice oristanese narra una vicenda che spezza le barriere del tempo, in una Aristànis al centro esatto della Sardegna e in cui la Grande Pianura del Campidano è testimone dello svolgersi di esistenze sospese tra verità, leggenda, cecità e visioni. Tra le pagine del libro si incontrano dunque la Giudicessa Eleonora d’Arborea in insolite vesti nel ‘900 o il cavallo Ti Giuro il cui nome racchiude una promessa, così come Gianmaria Esposito, macchinista ferroviere autore di una strage di bambini in fuga sui binari proprio di fronte alla villa seicentesca convertita a orfanotrofio in cui un gruppo di suore e di orfani sono piegati a un destino incolore sotto lo sguardo vigile di un vescovo padrone. All’incontro, insieme all’autrice, parteciperà Elias Vacca.
Sono stati presentati intanto sabato scorso, all’ex Mercato civico, due romanzi dell’editrice Arkadia: Erano gli anni di Daniele Congiu e Il mare delle illusioni di Sebastiano Martini. Il primo, ambientato a Cagliari, è una fotografia di una città e in particolare del quartiere di San Michele in cui si incrociano storie di gente comune ma anche la storia di un Paese che cambia, come ha spiegato nella presentazione Raffaele Sari con una particolare attenzione all’universo femminile, cosa insolita per un autore uomo. La vicenda narrata nel libro di Martini, ha spiegato lo scrittore accompagnato da Stefano Resmini, ruota intorno a un protagonista che vive in un lussuoso albergo nel litorale viareggino, in attesa di qualcosa che nessuno conosce. È un romanzo sulla solitudine, sull’inadeguatezza, denso di richiami bibliografici ma anche cinematografici e musicali.
La serata di sabato è stata conclusa da Raffaele Sari e Flavio Soriga che, col supporto della musica elettronica e dei suoni di Francesco Medda Arrogalla, hanno riletto Odissea di Nikos Kazantzakis (Crocetti editore), poderoso sequel dell’omonimo poema omerico, in una performance letteraria che ha ripercorso non solo il testo di 33333 versi, ma la vita stessa di un controverso autore – creatore, tra l’altro, di Zorba il greco– fortemente osteggiato dal suo stesso popolo.
“Mediterranea”, arrivata alla quarta edizione, è organizzata con il sostegno di Regione Sardegna, Fondazione di Sardegna, Camera di commercio di Sassari attraverso il programma Salude&Trigu, Comune di Alghero e Fondazione Alghero, con il patrocinio e in partenariato con l’Azienda Speciale Parco Naturale Regionale di Porto Conte e un ampio parterre di istituzioni e privati.