Il XLII Festival La Notte dei Poeti prosegue fino al 27 luglio nell’area archeologica di Nora, con un fitto carnet tra spettacoli e concerti, performances site specific e incursioni di danza urbana
Viaggio nell’Italia del Novecento, tra ironiche riflessioni e curiose divagazioni, con “Lettura Clandestina” da “La solitudine del satiro” di Ennio Flaiano, con Fabrizio Bentivoglio (voce recitante) sulle note “virtuose” e sorprendenti del contrabbasso di Ferruccio Spinetti (produzione AidaStudio Produzioni in collaborazione con Bubba Music, con il coordinamento artistico di Elena Marazzita) in cartellone DOMANI (sabato 20 luglio) alle 20 nell’area archeologica di Nora (Pula) sotto le insegne della XLII edizione del Festival “La Notte dei Poeti” organizzato dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna con la direzione artistica di Valeria Ciabattoni, con il patrocinio e il sostegno del MiC / Ministero della Cultura, della Regione Sardegnae del Comune di Pula e con il contributo della Fondazione di Sardegna. Un raffinato melologo – in replica lunedì 22 luglio alle 21.30 a Lo Quarter di Alghero nell’intrigante programma per l’Estate 2024 firmato CeDAC Sardegna nella citta catalana – per rendere omaggio al grande intellettuale e scrittore, drammaturgo, giornalista e critico cinematografico, autore del romanzo “Tempo di uccidere” (Premio Strega) e di racconti, pièces teatrali e sceneggiature, oltre agli illuminanti elzeviri, attraverso un’antologia di pagine dai “Fogli di via Veneto” e dai “Taccuini d’occasione”, oltre che dal capitolo su “La satira, la noia e la fede”, da cui emerge un vivido affresco del Belpaese.
Figura di spicco nella vivace temperie culturale del ventesimo secolo, Ennio Flaiano è «un uomo libero», come sottolinea Fabrizio Bentivoglio nell’intervista a cura di Rodolfo Di Gianmarco su Repubblica: uno spirito critico, attento osservatore degli usi e dei costumi, come delle anomalie e dei paradossi della società, «che ci insegna il valore dell’autonomia fisica e mentale, pagandone le conseguenze». Un attento studioso della natura umana, che «si analizza sul lettino, e semina cultura senza creare clamore, affrontando la distrazione di tutti»: “Lettura Clandestina” – un titolo che rimanda alla posizione apparentemente defilata, quasi da «passeggero senza biglietto a bordo del nostro mondo» di un autore i cui scritti risultano ancora di straordinaria attualità, «capace di temperare la vita in metafore inaspettate», dotato di un fine umorismo – è quindi un moderno “zibaldone” di pensieri, intuizioni, annotazioni in forma di diario impreziosito da suggestivi accostamenti musicali, da “Taxman”dei Beatles alla colonna sonora firmata da Nino Rota per le “Notti Bianche” di Luchino Visconti, alle musiche de “Les Parapluies de Cherbourg” di Jacques Demy (Grand Prix al Festival di Cannes nel 1964), oltre alle composizioni originali “a tema” di Ferruccio Spinetti, in un sapiente gioco d’incastri e libere associazioni di idee.
Tra le rovine dell’antica città sommersa, riportata alla luce dagli scavi (come nel cuore della città catalana a Lo Quarter) riecheggeranno le parole di Ennio Flaiano, con l’elegante e ricercata semplicità, la precisione e la proprietà di linguaggio che le rendono immediatamente chiare e comprensibili, nell’interpretazione di Fabrizio Bentivoglio, affermato e apprezzato attore di teatro e di cinema, nonché regista e produttore, dall’innegabile talento e dallo straordinario carisma, capace di spaziare dai classici di William Shakespeare e Molière ai testi contemporanei, dalla commedia al dramma, dai films d’autore alle fiction tv. Volto noto del grande e del piccolo schermo, da “Il bandito dagli occhi azzurri” di Alfredo Giannetti e “La storia vera della signora dalle camelie” di Mauro Bolognini a “La donna delle meraviglie” di Alberto Bevilacqua, da “Marrakech Express” “Turné” e “Puerto Escondido”, “Denti”,“Happy Family” e il più recente “Il ragazzo invisibile” di Gabriele Salvatores, che lo ha scelto come interprete del celebre seduttore e libertino ne “Il ritorno di Casanova” accanto a Toni Servillo, a “L’aria serena dell’ovest” e “Un’anima divisa in due”, ma anche “Le acrobate” di Silvio Soldini, “Americano Rosso” di Alessandro D’Alatri, e ancora “Un eroe borghese” e “Del perduto amore” di Michele Placido, “La scuola” di Daniele Luchetti e “L’amico di famiglia” di Paolo Sorrentino senza dimenticare “Le affinità elettive” di Paolo e Vittorio Taviani, “La lingua del santo”, “A cavallo della tigre” e “La giusta distanza” di i Carlo Mazzacurati e “La fine è nota” di Cristina Comencini, l’artista milanese ha vestito anche i panni dello spregiudicato imprenditore nel docufilm su “Raul Gardini”.
“Lettura Clandestina” è in fondo la realizzazione di un sogno, un progetto nel cassetto che approda finalmente sul palcoscenico in una forma, quella del melologo, particolarmente congeniale a Fabrizio Bentivoglio, in cui da sempre la vocazione dell’attore convive con l’anima da musicista (oltre alla collaborazione con la Piccola Orchestra Avion Travel ne “La guerra vista dalla luna” e l’album “Sottotraccia”, canta il brano “The Poet” nella colonna sonora de “L’eternità e un giorno” di Theo Angelopoulos, Palma d’Oro a Cannes), per un itinerario tra le righe del libro che raccoglie una serie di articoli emblematici di Ennio Flaiano, con il quale l’intellettuale, giornalista e scrittore si riprometteva di «riuscire a sbrogliare il filo della nostra vita italiana, capire perché in Italia la via più breve tra due punti è sempre l’arabesco».